DUE BACI E UN CUORE BLU

NON CI VUOLE

L'aroma di caffè invade la casa arrivando fino alla camera svegliando Khan. Fiamma è avvinghiata a lui, fa caldo ma non glielo vieterebbe mai, la sua gamba liscia ripiegata sulla sua coscia che sfiora il suo sesso, un braccio sul petto ed il viso incastrato nell'incavo del suo collo. Lui la circonda con un braccio, ed ora che si è svegliato le tocca i capelli con la mano libera, gioca con una ciocca, la annusa, per poi chinare il viso sul suo e respirare il suo profumo, debole ma sempre presente, ora è il loro, il profumo che prevale, un miscuglio tra il delicato gelsomino ed il selvaggio Sauvage misto all'odore di fantastico sesso: il profumo del loro amore.
Delicatamente la sposta per alzarsi senza svegliarla, ma sente la sua mano accarezzargli la schiena.

"Dove scappi?"
Khan volta il viso e le sorride.
"Mai, e poi mai, scapperei da te!
Ma devo urgentemente fare pipì."
Si alza e avvolge la salvietta della sera precedente intorno alla vita, deve attraversare il corridoio e non vorrebbe incontrare la madre di Fiamma completamente nudo.

Si china su di lei per un bacio sulla spalla e le accarezza la schiena giù fino alle perfette curve delle sue natiche.
"Sbaglio o in mia assenza hai fatto palestra!"
"Amore, era l'unico modo per sentirti vicino. Ho passato molte ore nella tua adorata palestra!"
"Sei bellissima, ma non esagerare, non mi piacciono i muscoli troppo evidenti. La mia piccola deve essere donna. Il nuoto basta!"
"Invecchio amore! Potrei subire modifiche..."
"Sarai sempre stupenda, anche con piccoli difetti, ma sarai te stessa..."
Khan le morde una natica e aggiunge ridendo:
"...e poi... a letto sai come farti adulare!"
"Vai, sbrigati che poi ho bisogno di te per un risveglio come si deve."
"Visto? Credi che questo mi fermerebbe se anche avessi qualche chiletto in più. Io amo te, non solo il tuo corpo."

Pochissimi minuti e riappare nella stanza, che richiude a chiave dietro di lui, con grande maestria si toglie la salvietta e la lancia sul letto con un sorrisetto malizioso.
"Eccomi amore! Sarà uno dei risvegli che ricorderai per sempre."

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"Buongiorno mamma."
"Buongiorno dormigliona! Eravate proprio stanchi."
"Io ero talmente stanca che non riuscivo ad addormentarmi."
"Khan?"
"È in doccia! Preparo un caffè, lo vuoi?"
"No grazie, già preso. C'era anche per voi, ma ormai è freddo.
Cosa posso regalare a Eda per il suo compleanno?"
"Con un libro, non sbagli mai. Sai che lei non è da regali costosi."
"Voi cosa le fate?"
"A parte organizzarle la festa nel nostro giardino, non ha pretese! Oggi voglio comprarle un bel vestito a Milano."
"Impossibile che non desideri niente!"
"Mamma, in questo periodo vuole solo stare con Kerem, tra l'altro dopo la festa, sarà la loro ultima settimana insieme. Non oso pensare come sarà nervosa."
"Chi sarà nervosa?"
Chiede Khan spuntando all'improvviso.
"Eda. Stavo dicendo a mamma, che gli ultimi giorni non potremo rivolgerle parola per quanto sarà nervosa per dover lasciare Kerem."
"Pensa a lui che lo è già! Mi ha appena chiamato!"
"Adesso? Sabato mattina? Non ha altro da fare che chiamare il padre della sua ragazza?"
Sbotta Laura esterrefatta.

Khan sorride prima di spiegarle che tra lui e Kerem c'è uno strano, bel rapporto.
"Prima di un potenziale suocero mi considera un mentore, quando mi ha conosciuto non sapeva fossi il padre di Eda, e con me si confida, mi chiede consigli e stamattina non sapeva dove sbattere la testa!"
"Non puoi essere un suo amico! Come fai a rimanere imparziale!"
Khan si gratta la testa e prende la tazzina di caffè che Fiamma gli passa.
"Non so come, ma ce la faccio, son pure bravo! Mi scindo, e quando mi parla da amico, rispondo da tale."
"Cosa lo preoccupa?"
Chiede Fiamma.
"Non ha dormito tutta notte pensando a cosa regalarle. Non vuole farle qualcosa di banale, poi ha iniziato a farfugliare che non ce la farà mai, che impazzirà senza vederla, che sei mesi saranno lunghissimi. Per fortuna Eda le ha regalato un volo andata ritorno per Roma."
"Scommetto che non passerà molto tempo prima che lo usi!"
"È la stessa cosa che gli ho detto anch'io! Perciò gli ho consigliato di prendere un altro volo per farle il regalo."
"Un weekend ogni due mesi! Meglio di niente."
"Sono proprio curiosa di conoscere questo ragazzo! Se resistono a questi sei mesi, poi si stancheranno di vedersi tutti i giorni."
Khan posa la tazzina vuota sul tavolo.
"Dopo altri sei mesi sarà lui a partire! E se veramente saranno ancora insieme, prevedo una crisi."
"Perché dove va?"
"Proprio qui! Studierà medicina a Milano!"
"In pratica si rincorrono Istanbul Italia! Perciò imparerà l'italiano?"
"Già si destreggia. Eda gli dà lezioni!"
"La settimana prossima posso parlargli?"
"Certo mamma. Capisce bene, non tutto ma quasi."
"Mi piace già!"
"Ed è anche un bel ragazzo!"
Aggiunge Fiamma.
"Ehi ehi, non allargarti troppo! È carino!"
Khan geloso già della figlia, non sopporta che pure Fiamma gli faccia i complimenti, perciò cerca di alleviarli.
"No Khan. È proprio bello! È inutile che fai il geloso. La tua bambina ha preso da me il buon gusto!"
Gli dà un bacio sulla guancia, come fosse un premio di consolazione.
"Khan, se la cosa ti consola, tu sarai sempre il mio genero preferito!"
"Per forza. Sono l'unico!"
"Beh, questo è solo un particolare."