DUE BACI E UN CUORE BLU

COMPLEANNO

1 Agosto 2036

"Kerem è in piscina per il solito allenamento, ancora pochi giorni prima della pausa estiva. Ottiene di lavorare al bar del centro sportivo per racimolare un po' di soldi. Ha in mente di fare un bel regalo a Eda per il suo compleanno.

"Aslan. Dalle 8:00 alle 13:00 il primo turno, dalle 13:00 alle 19:00 il secondo. Tutti i giorni, nessuna pausa. Se ti sta bene, cominci lunedì."
"Va benissimo signor Dogan!"
"Il tuo coach mi ha detto che sei in gamba, ti avverto però, nel periodo estivo passano molte ragazze ma durante le ore di lavoro sono off-limit."
"Nessun problema!"
"Passa in ufficio prima di andartene."
"Grazie signor Dogan. Faccio una doccia e arrivo."

Entra negli spogliatoi, ci sono alcuni suoi compagni che cazzeggiano e fanno commenti goliardici su alcune ragazze che hanno incontrato prima di entrare. Alcuni sono proprio osceni e Kerem ride aprendo il suo armadietto.

"Ehi Kerem, stasera ne possiamo portare alcune per ravvivare la festa?"
"Non voglio casini! Tenete a bada i vostri bollenti spiriti.
"Furkan, ma ...tu non stavi uscendo con Leyla?"
"Ah...tre settimane e ancora non è riuscito ad entrare nelle sue mutandine!"
Sghignazza Levent.
"Smettila scemo! Leyla non è come quelle che frequenti tu!"
"Puoi dirlo forte! Spero ti soddisfi almeno...manualmente!"
"Ma non avete altro in testa?"
"Cazzo no! Non capisco come tu faccia Kerem, non ce n'è una a scuola che non si divertirebbe con te e non le guardi nemmeno!"
"Ve le lascio ragazzi, io ce l'ho la ragazza."
Chiude l'armadietto e si dirige verso le docce.

"Ragazza? La ragazzina vorrai dire. Hai una lista lunga un chilometro e hai scelto di fare il babysitter."
"Levent smettila stronzo! Io vengo forse a dirti con chi uscire?"
Alza la voce dalle docce Kerem.
"Aspettate di vederla prima di dar aria ai denti. Io l'ho vista a scuola e lo capisco!"
"Bhe, detto da te Ferit! Hai visto ancora una ragazza a distanza ravvicinata?"
Lo prende in giro Furkan,
Ferit è così timido che preferisce puntare sullo studio.
Suona il telefono di Kerem nell'armadietto, e sempre Levent decide di rispondere al posto suo pensando sia Eda.

"Aslan, che ne dici, rispondo io al tuo telefono? Magari è la tua ragazzina!"
"Metti giù le mani, richiamo io dopo."
"Hai paura che te la rubi!"
"Smettila stronzo. Non ti degnerebbe nemmeno di uno sguardo."

Levent prende il telefono e lo sventola in aria facendosi vedere da Kerem che ancora insaponato esce dalla doccia per rubarglielo.

"Uhh Aslan, se ti vedesse adesso la ragazzina! Adesso glielo dico."
Guarda lo schermo e rimane deluso, non è lei. Numero sconosciuto.
"Un'ammiratrice segreta? Vediamo"
Risponde al telefono cercando di non farselo prendere da Kerem.

"Tu non sei Kerem."
"No, è occupato in questo momento. E tu non sei un'ammiratrice segreta!"
"Direi di no."
"Dammi il telefono Levent!"
Grida piuttosto alterato.
"Me lo passi per favore!"
"E tu saresti!"
"Sono un amico."
"Io sono un suo amico!"
"Mi sa che tu sei uno stronzo più che un amico. Sono Khan Demir, me lo passi?"
Si mette a ridere con arroganza.
"Kerem, uno stronzo dice di essere Khan Demir! Come se il vero Khan chiamasse te!"
"Dammi il telefono. È davvero lui! Ci siamo conosciuti dopo la scorsa gara, non ti ricordi che mi ha premiato?"
Glielo stappa dalle mani lasciandolo a bocca aperta.

"Ciao Khan, scusalo è un cretino. Ero in doccia e pensava fosse Eda e voleva darmi fastidio."
Levent non ancora contento continua a fare lo scemo e dalle spalle sue continua a vaneggiare.

"Khan ha raccontato anche a te che fa il babysitter? Khan perché non gli presenti una vera sventola delle tue, forse comincerà a ragionare!"
Kerem si allontana dai ragazzi, che continuano imperterriti le loro goliardie.

"Khan non lo ascolti è il classico ragazzo che fa parlare gli ormoni!"
"E chi sarebbe questa ammiratrice segreta?"
"Nessuno. Ha visto il numero sconosciuto. Ha scoperto che Eda ha quattordici anni e mi prende in giro."
"Per questo il babysitter! Non ti invidio proprio."
"Qualcosa non va? Come mai mi ha chiamato?"