MILANO

1.3K 91 43
                                    



15 Agosto 2036

"Ciao mamma, sono tornata!"
Eda entra in casa, appoggia lo zaino a terra e cerca Fiamma. Non risponde, entra nello studio ed è vuoto, corre su per le scale e la chiama aprendo una alla volta tutte le porte, ma di lei nessuna ombra.

"Dove sarà?"
Si chiede bussando al suo bagno.
"Mamma! Sei qui?"
Macché, si appoggia con la schiena alla porta del bagno e scruta la camera. Tutto in ordine, e sul letto nota una valigia aperta!
"Dove cavolo va? Mamma!"
Grida. Comincia a preoccuparsi.
"Non avrà litigato con papà!"
Lo chiama.
"Tesoro! Cosa succede?"
Khan si preoccupa sentendo la sua voce allarmata!
"Sono tornata e non trovo mamma. C'è una valigia sul letto aperta..."
"Eda tranquilla, sarà uscita!"
"Impossibile! C'è la macchina e la porta era aperta. E poi questa valigia cosa vuol dire?"
Papà. Non avrete litigato?"
"No tesoro! Cosa ti salta in mente!
Ci siamo sentiti poco fa. Hai provato a guardare in giardino?"
Eda corre giù per le scale a velocità da record, esce in giardino, tutto tace.
"Mamma!"
Grida.
Il nome riecheggia nell'aria.
Fiamma riemerge dall'acqua della piscina.
"Eda. Sei tornata!"
"Papà, l'ho trovata era in piscina. Scusa se ti ho fatto preoccupare."
"Non fa niente. Tu, tutto bene?"
"Benissimo! Il puledro è bellissimo, l'abbiamo chiamato Kerda, è la fusione tra Kerem e Eda."
"Ti pareva! Ora mi chiamano, più tardi mi racconti!"
"Ciao papà."

Fiamma esce dall'acqua e la raggiunge nel patio, avvolta nella salvietta, lasciando la scia di gocce d'acqua che perde dai capelli.

"Ciao mamma, sono appena tornata e mi hai fatto venire un colpo. Non ti trovavo da nessuna parte! Da quando vai in piscina a quest'ora? Di solito fai le tue vasche il mattino presto, e sono quasi le 15:00."
"Respira Eda! Sono così schematica?"
"Sì mamma, ogni cosa il suo orario, come a scuola!"
Fiamma sorride pensando a quanto sia vero, solo una cosa non ha mai orari e può succedere in qualsiasi momento della giornata, far l'amore con Khan.
"In effetti le ho fatte stamattina, ma prima ero qui in giardino a parlare con papà e ... e dopo mi è venuta voglia di tuffarmi, e così ho fatto!"
Risponde con un'aria da bambina soddisfatta di aver trovato una scusa plausibile.
Eda comprende, ora che sta con Kerem, capisce l'effetto di certe telefonate, sicuramente papà l'avrà ricoperta di complimenti e conoscendola si sarà imbarazzata al punto di sentirsi in fiamme, perciò niente di meglio di un tuffo in piscina.

"Raccontami! Come è andata!"
Eda comincia la sua lunga e dettagliata esposizione dei fatti, dal viaggio con l'aneddoto della gelosia di Kerem, al montaggio delle tende sotto la sua, e di Asli, supervisione, al meraviglioso ed indimenticabile evento della nascita del puledro con tanto di ricami sull'interessamento di Kerem sull'argomento, con i complimenti ricevuti dal veterinario.
"Lo ha riempito di elogi! Dovevi vederlo mamma, se solo avesse potuto avrebbe preso il posto del veterinario!"
"Quando si tratta di medicina, ogni campo è suo?"
Ride Fiamma vedendo la figlia euforica elencando i pregi del suo Ker.

Le racconta dei suoi zii, simpatici e molto ospitali, della grande mangiata di Emre dalla quale non si è trattenuto nemmeno in casa di estranei, elenca le risate fatte in riva al ruscello con Asli e Emre pazzi come al solito.
"E cosa mi dici del tuo dolce principe azzurro?"
Eda si sente avvampare dal caldo.
"A che proposito? Era con noi!"
"Non ho dubbi! Chiedevo, con te, com'è stato? Dolce?"
"Dolcissimo mamma! Abbiamo guardato il tramonto e non pensavo qualcun altro potesse essere così romantico oltre a papà. Nemmeno zio Melek l'ho mai visto con zia Eva. Pensavo fosse una vostra prerogativa!"
Le strizza l'occhio.
"Nient'altro?"
"Nient'altro! Stamattina ci siamo svegliati un po' tardi, abbiamo smontato le tende, abbiamo fatto colazione, offerta dagli zii di Kerem, visto che Emre si è mangiato tutti i biscotti in tenda!"
"E tu come fai a saperlo?"
"Me lo ha detto Asli!"

"Oh oh, mi sono tradita da sola."
Pensa vedendo la madre guardarla alzando un sopracciglio e sogghignando.
Le fa un cenno di testa aspettando che le dica altro.
Eda si porta una mano alla bocca, ma ormai il danno è fatto.
"Dicevi?"
"Mamma, non è come credi! Non è successo niente! Abbiamo solo dormito insieme abbracciati!"
Fiamma ride.
"Questo lo so!"
"Non dirmi che papà e Ker si sono già sentiti!"
Fiamma annuisce.
"Ci sarà qualcosa che non gli spiffera? Ma ti rendi conto? Si confidano come due amici, ma lui è... lui è papà!"
"Papà è molto contento di questo suo rapporto con lui!"
"E ci credo! Mi controlla a distanza! E scommetto che è andato fuori di testa!"
"No! Preoccupato sempre da padre, ma no. Ha voluto credere alla buonafede di Kerem"
"E ha fatto bene! Lui non approfitterebbe mai di me! Ed io non sono pronta per certe cose. Le lascio a voi ... per ora!"
Fiamma sgrana gli occhi spostando il viso di lato, e lei ride.
"Non resterò sempre una ragazzina! Ma state tranquilli non succederà molto presto."
"Che ne dici di un buon gelato!"
"Prima vado a fare una bella doccia, sento ancora di cavallo!"
Fiamma la annusa, e la prende in giro.
"Per me senti più di Kerem!"
"Dici? Allora non mi lavo per una settimana!"
Risponde alzandosi e entrando in casa, ma poi si blocca sulla soglia, appoggia le mani sullo stipite della porta, e volta il viso.
"Mamma! Che mi dici di quella valigia sul tuo letto?"
"Ti dico tutto dopo, davanti a un enorme gelato."
Eda è curiosa, va in bagno, si spoglia, lasciando i vestiti sul pavimento, entra in doccia e annusa il suo bagnoschiuma alla vaniglia. Si lava velocemente, si asciuga, lasciando bagnati i capelli, che spazzola e lega in una coda, indossa velocemente degli short neri, una semplice t-shirt bianca e le sue adorate converse, ed è pronta!
Esce dalla camera contemporaneamente con la madre, che invece, indossa un abitino color verde salvia, ed un paio di sandali bassi alla schiava.
"Pronta?"
"Andiamo!"
"Cremeria Milano quartiere Bebek?"
"Perfetto! È un po' che non trascorriamo un pomeriggio insieme!"

DUE BACI E UN CUORE BLUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora