IL CAMPEGGIO

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Kerem suona al campanello, Fiamma si affaccia alla porta accompagnando Eda e insiste per offrire la colazione a tutti prima di un lungo viaggio, anche perché vuole conoscere suo padre.

"Papà la ringrazia, ma l'abbiamo già fatta."
"L'avevo sospettato perciò vi ho preparato un termos con del caffè per il viaggio, e dei tramezzini per tutti"
"Grazie signora Demir, troppo premurosa! È un piacere conoscerla, io sono il padre di Kerem.
Elif Aslan."
"Il piacere è mio, mi chiami pure Fiamma. La ringrazio per la sua disponibilità, è un viaggio lungo da affrontare con questi quattro ragazzi, Emre lo conosce già, non sta zitto un secondo..."
Dice Fiamma sorridendo e salutandolo attraverso il finestrino.

"Io sono di poche parole, faccio i fatti. Quando sarò stanco di sentirlo, mi fermo e lo faccio scendere, l'ho già avvisato, vero Emre?"
"Si zio. Cercherò di non parlare troppo."
Risponde grattandosi la testa.

"Io vado avanti a dormire, ieri sera ho guardato una serie tv su Netlix e ho dormito poco."
Avvisa Asli spostandosi sul sedile per far posto a Eda.
Kerem mette lo zaino e il sacco a pelo di Eda nel bagagliaio e sale in macchine sul sedile anteriore.

"Io faccio da navigatore, o chissà dove ci porta papà!"
Scherza Kerem lanciando uno sguardo allo specchietto retrovisore sistemandolo per assicurarsi di vedere Eda.

"Fino ad ora, non ti ho mai fatto perdere! E leva le mani da quello specchietto, dove vuoi che scappi, è sul sedile posteriore!"
Fa notare il padre riferendosi ad Eda, e risistemando lo specchietto mentre Kerem volta la testa per guardarla!
Eda diventa un peperone per l'imbarazzo, mentre Emre e Asli si mettono a sghignazzare come scemi.

"Ciao mamma, ti mando un messaggio a tutte le ore, e ti chiamo appena arriviamo, stai tranquilla."
"Buon viaggio."

Fiamma saluta con un braccio alzato, mentre la macchina si allontana fino a scomparire alla fine della via.
Il viaggio è lungo, Asli si è addormentata davvero e fortunatamente anche Emre. Sperano tutti che dorma almeno un paio di ore. Kerem parla un po' con il padre del suo lavoro, e della prossima conferenza mondiale dei commercialisti che si terrà proprio a Istanbul la settimana seguente. Gli ultimi anni di vita della moglie ha dovuto trascurare la sua professione per seguirla, pertanto svolgeva mansioni di semplice impiegato presso uno studio, il cui stipendio era notevolmente più basso. Le cure sperimentali erano anche molto costose perciò ha dovuto far fondo ai loro risparmi. Ora che è tornato a Istanbul sta cercando di recuperare, ha aperto un suo studio e cerca di acquisire nuovi clienti.

"Vedrai papà che fra non molto tornerai alla ribalta. Sei un ottimo commercialista, di che ti preoccupi!"
"Lo spero, tra un anno andrai all'università!"
"Continuerò ad impegnarmi per ottenere la borsa di studio, non è un problema per me studiare! E  se non dovessi ottenerla, farò senza andare in Italia, finché non potremo!"

Eda ascolta ma non si intromette in certi discorsi, è convinta non avrà problemi ad ottenere la borsa di studio, anche se vorrebbe dire allontanarsi da lui di nuovo, ma sa quanto ci tiene! Guarda fuori dal finestrino, immersa nei pensieri quando le vibra il telefono.

-buongiorno tesoro. Volevo augurarti un buon campeggio.

- ciao papà! Ti ringrazio ancora per avermelo permesso. Mi manchi tanto, ma spero non passino molto velocemente queste ultime due settimane 😜.

-posso capirti, ma sarà inevitabile. Ora pensa solo a divertirti.

-Grazie papà. Ti voglio bene. A proposito... ieri sera sei stato super con la mamma. Non la vedevo così felice da settimane.

-serata stupenda! Mamma era uno schianto!

-sì! Era proprio bellissima.

-ciao tesoro. Salutami tutti.

DUE BACI E UN CUORE BLUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora