“Mi guardano e dicono che non parlo quasi più, cosa dovrei dire? Io non sono capace a fingere, io non ci riesco a far finta che tutto va bene, e che vado d’accordo con tutti.
Mi guardano e dicono che non rido mai, e non sorrido nemmeno, cosa si aspettano da una che ha il cuore in mille pezzi?
Ti ho accontentato, sono sparita dalla tua vita, ti ho lasciato andare, e sto cercando di andare oltre. Non dico che ti ho dimenticato, non potrei dimenticarti mai. Ti dico pero’ che sono stanca di aspettare, ma non te, sono stanca di aspettare il tuo ritorno, perché so che non è possibile. Ho ripreso la mia vita in mano, e sono cambiata. Ho smesso di essere immatura su certe cose, e non ti nego che su altre invece devo crescere ancora, non ti nego nemmeno che fino a un po’ di tempo fa’ volevo che me le insegnassi tu, come hai fatto per un po’. Non è possibile nemmeno questo.
Ti dico però che sono cambiata, non parlo più con la prima persona che mi capita davanti, e ho smesso di fidarmi degli altri e di vedere il lato buono nelle persone, perché molte non lo hanno. Ho capito che non tutti sono ‘amici’ proprio come dicevi tu, e ho imparato perfino a farmi i fatti miei. Non parlo più a sproposito e conto fino a 10 prima di dire le cose, perché una volta dette non possono essere dimenticate. Non faccio più le scenate di rabbia, ma uso l’indifferenza, perché fa più male, come fai sempre tu. Ho smesso di essere ancora del tutto ‘bambina’ ed ho iniziato a prendermi le mie responsabilità, ho imparato ad ammettere quando sbaglio e non cerco più di avere tutta la ragione del mondo, che a volte poi nemmeno serve.
Ho smesso di scappare, e ho imparato a prendere le situazioni di faccia.
Sono cambiata. Non faccio più di una persona il senso dei miei giorni, perché dopo se va via a me non resta più niente. Ho imparato ad amarmi, a starmi accanto perché io sono l’unica che mi starà sempre accanto, non mi metto più la dignità sotto i piedi, e non mi annullo più come persona per qualcuno o qualcosa, sopratutto per un uomo. Adesso mi rispetto. Ho imparato perfino che non bisogna perdonare sempre le persone solo perché non voglio perderle, anche perché poi alla fine le perdi lo stesso. Ho imparato che quando qualcuno ritorna, gli si deve dire anche di no, se lo merita.
Non so pero’ se con te lo farei, infondo tu sei sempre stato una cosa diversa da tutto e tutti. Anche se come ho detto l’amore per se stessi viene prima di tutto. Ma tanto lo so’ che non torni. Ho iniziato a fare come dicevi tu, di prendere il lato positivo delle cose, ed ho acquistato esperienza. Forse se mi parlassi adesso t’accorgeresti che non son più la stessa. Forse se ci vedremo adesso io non rovinerei tutto.
Non ti penso più. O almeno non tutto il giorno. Ho visto altre persone, in questo periodo. Ma non sono riuscita a vederli più di una volta. Insomma, chi cazzo voglio prendere in giro? Ti penso sempre, e mi manchi tanto. Non riesco a farmi toccare da nessun’altro che non sia tu e negli altri cerco sempre te, qualcuno che mi faccia ricordare te. Che abbia il tuo sorriso, le tue mani, il tuo sguardo che sembra sempre arrabbiato, la tua voce o magari la tua risata. Niente. Non ti trovo, ti cerco, ma non ti trovo. Tra poco fa’ un anno che ti conosco, ma fanno ben 5 mesi che non ci sei. Non so’ se festeggiare, o piangere. Credimi è straziante, per adesso quello che riesco a fare e piangermi addosso, anche se non lo faccio vedere a nessuno, evito di dare soddisfazioni, ma se tu mi guardassi negli occhi lo capiresti subito. Chissà forse l’hai già capito qualche volta guardando per caso. Non ho smesso di aspettarti, ho smesso di sperare che torni, ma non ho smesso di aspettarti, credimi. Io sono qui che non mollo, e ce ne vuole di coraggio ad aspettare chi non torna, ma io sono forte, credimi. Lo faccio per me, e magari per te che se torni vedi come son forte, e lo faccio per noi, se magari ci sarà un noi, lo so’ non dovrei sperare, ma dimmi cosa altro mi rimane?
Mi ripeto che non posso stare ferma qui ad aspettare te, ma vedi io per adesso preferisco distruggermi con te, che salvarmi con qualcun altro che non sia tu. Io t’aspetto finché posso, finché duro, magari chissà ti manco e torni. T’aspetto finché non crollo.