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Era mattina presto ma nell'ufficio già si sentiva il rumore delle dita che battevano sulle tastiere. Ogni tanto gettavo qualche sguardo fuori dalla mia stanza per osservare i miei colleghi intenti a lavorare. I miei occhi scorrevano pigramente sui fogli che avevo in mano, mentre ascoltavo la voce del mio fidato segretario che mi faceva un resoconto della riunione di ieri, a cui non avevo potuto partecipare.

"E quindi il presidente ha deciso di aumentare il budget per la pubblicità del nuovo prodotto...." Fece una pausa sospirando e alzai lo sguardo. Lo vidii mentre scuoteva  leggermente la testa con un sorriso esasperato.

"Akira-san la vedo più distratta del solito, c'è forse qualche problema?"

"Che vuol dire più distratta del solito?" Mugugnai come una bambina. Lui rise per la mia reazione e mi inoltrò il resoconto via email dal suo tablet.

"Tra tutte le cose che le ho detto ha sentito solo quello?" Ridacchiò "Le ricordo che tra un'ora ha un appuntamento con gli investitori, se le serve qualche documento me lo dica."
Osservai la mia scrivania alla ricerca delle cartelle che avevo messo da parte per l'occasione, le presi e sorrisi al segretario come per dirgli che avevo tutto sotto controllo.

"La vedo stanca, è sicura di star bene?"

"Non ti preoccupare Tadashi-kun, ho solo dormito male"

Non sembrava essere convinto dalla mia spiegazione ma senza aggiungere altro chinò leggermente il capo e uscì dalla stanza. Tirai un lungo sospiro massaggiandomi le tempie, quella stanchezza immotivata mi causava ancora più stress. Mi alzai dalla scrivania e osservai fuori dalla finestra il paesaggio sottostante con aria annoiata. Il traffico iniziò ad aumentare pian piano e di conseguenza le strade si fecero più affollate, mentre il cielo scuro minacciava di far scendere un brutto temporale.

Guarda caso mi sono scordata l'ombrello proprio oggi.

Sospirai prendendo il cellulare per vedere l'orario e nel frattempo notai che non c'era nessun nuovo messaggio, sbuffai. Non mi aspettavo chissà cosa, forse giusto qualche messaggio di auguri per il mio compleanno. Aggrottai le sopracciglia al pensiero che nemmeno  il mio segretario mi aveva fatto gli auguri,  ma non mi sembrava di aver recato alcun dispiacere a nessuno dei miei conoscenti. Forse i mille impegni e la mia sbadataggine mi avevano giocato un brutto scherzo, facendomi dimenticare qualcosa. 
Continuai ad interrogarmi sulla questione così intensamente che non mi accorsi dell'arrivo dei miei clienti: Tadashi che bussava alla porta era stato il segnale che mi riportò alla realtà. Andai ad aprire e accolsi gli investitori, i quali entrarono salutandomi cortesemente. Li feci accomodare, offrendogli del tè, e subito iniziammo quella che sarebbe stata un'interminabile riunione. 






"È stato un piacere, fate buon rientro"

Tutti quanti ci salutammo chinando leggermente il capo e appena fatti uscire gli ospiti mi buttai di peso sulla sedia.
"Ahh che fatica" sospirai "È stata una riunione troppo intensa, più di quanto mi aspettassi. E poi gli sguardi di quel Tanaka.." Strizzai gli occhi e rabbrividii.

"Mi dispiace che debba sopportare certi individui ogni volta Akira-san" mi sorrise teneramente il segretario. "È quasi ora di pranzo, che dice se andiamo a prenderci qualcosa da mangiare insieme?"

Osservai l'orologio al mio polso e con stupore vidi che avevamo già superato le 12. Presi la borsa e mi avvicinai alla porta per aprila quando all'improvviso sentii dei piccoli botti.

"Tanti auguri Akira-san!"

Sentii urlare da tutti i miei colleghi. Sorrisi mentre mi levavo dei coriandoli dalle spalle e ringraziai tutti quanti per la sorpresa. Ad un certo punto si aprirono le porte dell'ascensore e vidi comparire una figura tutta di fretta e affannata con una scatola in mano.

| Affinità predestinata | Haitani brothersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora