"Sei un cretino!"
Tirai un calcio violentissimo alla prima cosa che mi capitò di fronte e si sentì un rumore secco di legno che si rompeva. L'anta del mobile era aperta, perciò a causa del mio colpo l'oggetto fece un movimento innaturale e si scardinò. Potevo sentire i mormorii dei miei colleghi che preoccupati osservavano la scena, ma non mi curai molto di loro.
"Sei stato tu ad incoraggiarmi di accettare la promozione due mesi fa, tranquillizzandomi perché, citando ciò che mi dicesti al tempo, era l'opportunità della mia vita e non potevo farmela scappare. E adesso hai pure il coraggio di farmene una colpa? Te lo dico chiaramente, con o senza il tuo appoggio avrei comunque accettato l'offerta."
Avevo le orecchie che mi fumavano dalla rabbia, il viso paonazzo e una vena sul mio collo minacciava di esplodere da un momento all'altro.
"Poi come ti salta in mente di venire nel mio posto di lavoro per farmi una scenata del genere."
Lo fulminai con lo sguardo."Non ero venuto con queste intenzioni, ma l'unico modo per poterti parlare era bloccarti qui. Sto solo dicendo che questo tuo nuovo impiego sta impattando negativamente il nostro rapporto, io ti ho sempre voluto supportare, ma sei completamente sparita. Come mi dovrei sentire a proposito? Prima ci scrivevamo, ora hai praticamente smesso e quelle poche volte che ci ritrovavamo a casa tua o mia crollavi per il sonno. Mi sono sentito abbandonato."
"Takeo mettiamo in chiaro un paio di cose: è vero, sono stata più assente in questo periodo perché dovevo adattarmi alle mie mansioni, ma in una relazione le cose si fanno in due. Mi incolpi di essere stata sempre sotterrata nel lavoro, ed è stato così non posso che riconoscerlo, ma tu invece dove eri eh? Eri sempre in giro a bighellonare con quello scemo di Matsuo. Siccome mi stai dipingendo come la fidanzata negligente, saresti potuto intervenire per tempo. Qui la colpa è di entrambi ed evidentemente questa relazione non funziona più."
L'uomo era sbiancato, non si aspettava un finale del genere.
"T-tu non mi puoi lasciare!""Takeo ti prego, è meglio così per tutti. Sei evidentemente geloso del mio lavoro e della dedizione con cui lo faccio. Io purtroppo ho finito per metterti in secondo piano ed è una cosa che non si merita nessuno in una relazione. E soprattutto non riuscirei a stare con te e sapere che non sei al cento per cento felice per me."
Cercò di blaterare qualcosa ma ormai la decisione era presa. Mi sorpresi un momento per la freddezza che avevo appena mostrato, ma una relazione in cui non si viene data la giusta importanza al proprio partner non è sana. Lo accompagnai fuori dalla mia stanza e sospirando chiusi la porta.
Poco dopo mi raggiunse Tadashi che mi porse una calda tazza fumante."Sono solo due mesi che lavori con me e già hai potuto osservare in prima fila il mio lato peggiore." Ridacchiai prima di sorseggiare la tisana.
"Non si preoccupi Akira-san, anche questo fa parte del mio lavoro."
Sorrisi debolmente all'affermazione del giovane ragazzo. Era più giovane di me ed era abbastanza timido; il suo carattere era in netta contrapposizione con il mio. La scelta dei miei superiori di affiancarmi un giovane taciturno all'inizio non l'avevo ben compresa, ma la lenta evoluzione del suo carattere mi fece capire che stando con me il ragazzo si sarebbe aperto di più, preparandosi un giorno a prendere il mio posto o comunque un ruolo in cui bisognava essere tutt'altro che timidi.
"Gli impegni di oggi li ha completati tutti, perciò può anche ritornare a casa." Si congedò chinando il capo ed uscì dalla stanza, dopo che mi fece gli auguri per il mio compleanno.
Reclinai la testa all'indietro e iniziai a fissare il soffitto, dondolandomi leggermente con la sedia.Che bel regalo rompere con il proprio ragazzo eh
Sorrisi amaramente al pensiero continuando a contemplare il nulla.
La suoneria del mio cellulare mi riportò alla realtà.
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| Affinità predestinata | Haitani brothers
FanficIl dualismo del carattere di Akira Mori è lampante: a lavoro è ambiziosa, sa cosa vuole e con determinazione porta avanti i suoi desideri; nella sua vita personale invece tende a farsi trasportare dal corso degli eventi, spinta da un'incurabile curi...