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"Akihiro muovi quel sedere e aiutaci a sparecchiare!" Mio fratello si stava lentamente spalmando sul tavolo mentre io io stavo tirando fuori una piccola torta dal frigo.

"Se non ti muovi mi mangio la torta qui e ti lascio solo le candeline."

"Si si ho capito." Quel pigro finalmente si alzò per porgere i piatti a mia madre mentre Mina ne prendeva di altri puliti per il dolce.

Mi schiarii la voce per richiamare l'attenzione degli altri.
"Si lo so, sono molto egocentrica, ma stavolta voglio fare un discorso serio. Akihiro, nonostante le mie costanti prese in giro sul tuo essere il secondo gemello, sappi che circa il novantotto per cento delle volte non sono seria..." Mi arrivò uno scappellotto da mia madre e la guardai facendo una finta faccia offesa" Comunque, non lo dico spesso e men che meno in modo aperto, ma sappi che il mio affetto per te è smisurato. Ti ho sempre trattato come il fratellino minore, che per certi versi lo sei, ma allo stesso tempo ti considero come un'altra parte di me. Nonostante le nostre differenze e il nostro essere gemelli in modo atipico, siamo sempre stati insieme, sin dal principio e ci siamo supportati a vicenda nei momenti belli e in quelli più bui. Quindi continuiamo ad essere i gemelli diversi, ma rimani sempre con me."

Le mie parole inusualmente tenere fecero commuovere tutti quanti, specialmente mio fratello che cercava di fare il duro trattenendo le lacrime e guardando verso un punto indefinito della stanza. Risi a quella scena e Akihiro bofonchiò due parole di ringraziamento, facendo ancora fatica a guardarmi negli occhi.

"Akira dai aiutami con la torta." Mentre mia madre tagliava il dolce io le passavo i piatti.

"Mina è deliziosa, bravissima!!" Urlai un po' troppo estasiata per il dolce fatto da lei. Come risposta al mio complimento ricevetti un'occhiata scocciata per le mie reazioni incontrollate.
"Sei proprio irrecuperabile."





La mamma era uscita per fare delle compere mentre io, Akihiro e Mina eravamo rimasti nella nostra vecchia casa a poltrire.

"Mina-chan, indovina un po' che ha fatto Akira stanotte"

"Non mi dire che-"

"Si sono andata a letto con quel tipo del bar." La mia amica scoppiò a ridere come se avessi detto chissà che cosa divertente e mi scambiai un'occhiata stranita con mio fratello.

"Me lo sentivo proprio, ero particolarmente ubriaca ma avevo notato che lo fissavi un po' troppo."

"Non è vero!"

"Questa scostumata mi ha addirittura risposto al telefono mentre stavano facendo...cose" Era stato un po' imbarazzante  ma l'espressione disgustata di mio fratello aveva ripagato tutto il disagio.

"E quindi, che pensi di lui? Comunque fattelo dire amica mia, ma sei veramente caotica, non si capisce mai cosa ti passa per la testa e soprattutto cosa andrai a fare"

"Beh penso che sia divertente per il sesso occasionale, non lo molto vedo come persona da relazione stabile."

Mina strabuzzò gli occhi "E a te va bene così?"

"Non c'è molto che si possa fare, quindi aspetterò cosa ha in serbo per me il destino e si vedrà."

"Tu e il tuo destino, dovresti cercare di prendere più controllo." Mi rimproverò Akihiro.

"Tra il gestire il lavoro, te e la mamma ne ho ben troppo di controllo, per questa cosa sono curiosa di come potrebbe andare lasciando che si sviluppi in modo spontaneo." Osservai gli sguardi rassegnati dei due e non potei fare a meno di sorridergli per cercare di tirarli su di morale.

"Guardate che non è la fine del mondo, ogni tanto serve qualche distrazione per evadere dal quotidiano. L'importante è non diventarne dipendente."

L'ultima frase in realtà la dissi più per convincere me stessa che per tranquillizzare loro. Mi ero resa conto che quella notte, nonostante il mio atteggiarmi da dura, almeno per me non era stata del tutto indifferente. Non si trattava solamente dell'esperienza carnale, che si poteva fare con chiunque, volevo in modo sincero conoscerlo meglio. Ma in cuor mio sapevo che non sarebbe stato possibile, siccome quell'uomo si nascondeva dietro il suo atteggiamento da uomo alfa.

"Non dite niente?" Guardai gli altri due. Erano rimasti fortemente perplessi dalla mia affermazione, cosa del tutto normale perché le mie intenzioni erano state tradite dalla mia espressione.

"Sei una donna adulta e forte, perciò è inutile che sia io a dirtelo, ma vacci piano e non strafare. Alla fine è un signor nessuno, lui non ha obblighi nei tuoi confronti, quindi ricordati che vale pure per te."

"Concordo, è importante mettere le cose in chiaro qualora doveste rivedervi." Aggiunse Akihiro. Quei due avevano ragione, lo sapevo benissimo.

"Come farei senza di voi!" Allargai le braccia per abbracciarli ma entrambi mi respinsero e quindi tenni il broncio finché non si arresero alla mia espressione infantile.

"Come facevamo a chiamarti capitano da bambini proprio non me lo spiego."

"I cuori delle persone si vincono con la tenerezza non con la prepotenza."

"Non è che ieri tra una cosa e un'altra hai sbattuto la testa da qualche parte?" Mi prese in giro Mina.

Trattenni una risata prima che mi arrivasse uno schiaffo scherzoso sulla testa da parte della ragazza, quando capì il motivo della mia reazione.

"Sei proprio senza freni inibitori eh?"

"Ammetto di sentirmi particolarmente allegra oggi."

Nonostante le mie incertezze, passare il pomeriggio in quel modo a ridere e scherzare con Mina e mio fratello era stato molto piacevole, mi avevano distratta dalle mie infinite congetture. Preoccuparmi così tanto per una cosa del genere mi mandava totalmente in crisi perché non era una cosa da me. Gli altri due infatti avevano capito il mio turbamento e cercarono in tutti i modi di tenermi occupata.

Quando rincasò la mamma decisi di tornarmene a casa e Akihiro si offrì di riaccompagnarmi.
Il viaggio in macchina fu pressoché silenzioso, fino a quando non arrivammo a destinazione.

"Mi raccomando Akira, qualsiasi cosa tu scelga di fare, pensa prima al tuo benessere. Non ti sentire obbligata a fare qualcosa per le pressioni fatte dagli altri."

"Va bene, buon compleanno di nuovo fratello." Gli sorrisi chiudendo la portiera. Mentre osservavo la macchina allontanarsi sentii qualcosa sul mio polpaccio.

"Buonasera Momo." Presi il gatto in braccio ed entrai in casa.





Angolo autrice
Capitolo un po' breve ma tenero, con un piccolo focus sulle dinamiche del wonder trio :)
Grazie mille per i vostri commenti, mi diverto tanto a leggerli e mi fa piacere interagire con voi :3
A presto!

| Affinità predestinata | Haitani brothersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora