Il sole della mattina entrava fiocamente dalla finestra. Mentre i miei occhi cercavano di adattarsi alla luce mi stiracchiai e toccai l'altra metà vuota del letto.
"Buongiorno." Disse pacatamente l'uomo.
"Mhh..." Riuscii solamente a dire. Mi strofinai gli occhi e notai la sua figura slanciata seminuda appoggiata contro la parete mentre si stava accendendo una sigaretta.
"Non riesci nemmeno a parlare di prima mattina eh?" Mi prese in giro mentre dalla sua bocca uscì una nuvoletta di fumo.
La sua voce era molto particolare, quando lo ascoltavo mi rimandava alla mente l'immagine del miele: era come immaginarsi il liquido ambrato che si avvolgeva delicatamente attorno allo spargimele, per poi colare lentamente. In quel momento invece, dato che si era appena svegliato, era leggermente più grave e graffiante, conferendogli un tono ancora più sensuale.
Trascinandomi dietro il lenzuolo per coprirmi mi avvicinai a lui. Rindou sorrise ammiccante quando raggiunsi l'altezza delle sue labbra. Mi sporsi ulteriormente, ma invece di baciarlo gli rubai la sigaretta di mano e feci un tiro. Mentre mi appoggiavo con la schiena sul suo petto, lui mi cinse la vita e ridacchiò.
"Non pensavo fumassi."
"Ogni tanto capita."
Sussultai quando portai la sigaretta alla bocca, poiché sentii le sue mani stringermi leggermente i seni. Infatti quel sottile lenzuolo era ormai ai miei piedi e venne calciato via. Continuai a fumare mentre Rindou mi lasciava baci gentili sulla spalla e quando finii spensi la sigaretta in un posacenere là vicino.
Mi girai e questa volta baciai veramente l'uomo, attaccando il mio corpo al suo. Le sue mani viaggiarono prima sulla mia schiena, per poi posarsi sul mio sedere. Mentre stavo per levargli i boxer il mio telefono squillò.
"Pronto?"
"Akira ti ricordo che tra poco dobbiamo ritrovarci a casa della mamma"
"Mh mh si ehm.." Non riuscivo a concentrami perché all'improvviso sentii una mano che si avvicinava da dietro, si posò sulla mia pancia, per poi scendere lentamente verso la mia intimità.
"Tutto ok?"
"Si si sto benissim-" Attaccai di colpo quando infilò un dito. Mi girò verso di lui, bloccandomi tra il suo corpo e la parete. Il suo pollice girava sul mio clitoride mentre muoveva l'indice dentro di me.
"Tu sei completamente pazzo." Dissi tra un gemito e l'altro. Continuò con lo stesso movimento mentre mi fissava, soddisfatto alla vista di me che cercavo di trattenermi. Ad un certo punto aggiunse un'altro dito e le curvò leggermente, facendomi strabuzzare gli occhi.
"Non è la prima volta che me lo sento dire."
Poggiai la mia testa sulla sua spalla quando venni. Rimasi così per un po' e all'improvviso realizzai che dovevo tornare alla realtà e abbandonare quell'illusione che appagava la nostra lussuria. Scossi la testa per riacquisire lucidità e lo guardai mettendogli una mano sulla guancia.
"Mi dispiace ma devo andare, mia madre e mio fratello mi aspettano per pranzo e devo passare da casa per cambiarmi." Iniziai a infilarmi man mano i vestiti che trovavo per terra.
"Mi chiedo se è veramente qui che abiti, per caso è la casa segreta in cui vieni per tradire la tua ragazza?" Alzai lo sguardo ridacchiando, mentre mi stavo infilando le scarpe.
Rindou invece scoppiò in una fragorosa risata "Hai ragione in parte, non abito qui, ma ho questa casa solamente per motivi pratici siccome mi ritrovo spesso in zona, ma non c'è nessuna fidanzata al momento." Mi lanciò uno sguardo ammiccante. "Come hai fatto a capirlo?"
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| Affinità predestinata | Haitani brothers
FanfictionIl dualismo del carattere di Akira Mori è lampante: a lavoro è ambiziosa, sa cosa vuole e con determinazione porta avanti i suoi desideri; nella sua vita personale invece tende a farsi trasportare dal corso degli eventi, spinta da un'incurabile curi...