IL PESO DEL PASSATO
Quando la luce arcobaleno si sprigionò dalla lama celata nell'involucro rosso, Viktor era consapevole di essere sul punto di svegliarsi. Il sogno, come sempre, finiva nel momento in cui lo sconosciuto dal volto coperto sfoderava la spada.
Aprì gli occhi e avvertì una forte sensazione di formicolio alle gambe. Abbassò lo sguardo e notò di avere gli arti inferiori bloccati dal busto di Selene, che dormiva come se non sentisse la scomoda presenza dell'amico. Rifletté per qualche secondo in che modo avesse potuto infilarsi sotto l'amica, divertito, poi qualcosa gli passò per la testa. Più quel pensiero prendeva forma, più si riteneva un idiota a non averci pensato prima.
«Cosa succede, ragazzo?», chiese Trust, sentendo dei rumori.
«Tutto bene, mi sono solo svegliato di soprassalto...», rispose Viktor continuando ad avere la testa tra le nuvole, riflettendo su qualcosa di cui non riusciva a capacitarsi. «Trust... conosci vecchie storie del continente? Cioè... sai, quelle per bambini... o anche semplicemente quelle che si raccontano ai falò notturni nei periodi di festa, quando tutti attorniano i cantastorie e i bardi. Hai viaggiato, dovresti averne sentite molte, no?», chiese, sperando in una risposta positiva.«Sì, ne ho sentite molte... cos'è che ti preoccupa, esattamente?»
Era la risposta che il ragazzo voleva.
«Secondo te è possibile sognare qualcosa che non si conosce? Ho sognato uno di questi racconti prima di sapere della loro esistenza!»
«Sogni di cose a te ignote ma che esistono? Beh, alquanto buffo, magari dovresti solo riposare di più, non trovi?»
«È da tempo che faccio sempre lo stesso sogno, quasi come se volesse dirmi qualcosa!»
«Un sogno che vuole comunicarti qualcosa? Devi aver dormito poco», esclamò con sarcasmo il fabbro, facendo trapelare un sorriso dalle sue labbra quasi nascoste dalla barba grigia. «E cosa sogneresti, di preciso?»
«Conosci la storia della Stella della Profezia?»
«So solo che è una storia per bambini come un'altra, mi è stata raccontata molti anni fa. Il fatto che tu la sogni è perché evidentemente ne hai sentito parlare durante il giorno. Sai com'è, di notte spesso si sogna quello che si sente di giorno.»
«Quando ho iniziato a fare questo sogno non sapevo nulla di questo racconto.»
«Cosa vedi nel sogno?»
«Un uomo di nome Xemnath che cavalca verso delle rovine in cima a un colle e affronta Zergh.»
«Quindi hai capito che si trattava di questa storia perché hai sentito il nome di Zergh nel sogno?»
«Esatto... inoltre, alla fine della scena, questo Xemnath estrae qualcosa da un fagotto, che emette un forte bagliore: credo sia Arald, la spada del destino. Xemnath dovrebbe essere uno degli eletti della stella, in quanto portatore dell'arma.»
«Beh, da come stanno le cose sembra proprio così. Per quanto mi riguarda credo solo che tu abbia sentito questa storia così tanto tempo fa che ora non te la ricordi e la tua mente sta soltanto rievocando quelle memorie attraverso il sogno. Capita di sognare cose di cui ci si è completamente dimenticati.»
«Resta il fatto che per me è strano fare per lunghi periodi e per più volte lo stesso sogno, per quanto possa cercare di ricordare qualcosa o parlarne durante il giorno.»
Trust sbadigliò, poi socchiuse gli occhi un paio di volte per poi continuare, ormai esausto.
«Vuoi che prenda io il controllo del carro? Non avrei problemi fino a metà mattinata, tra non molto albeggerà.»
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Viktor (Il Ciclo della Rinascita, Vol. 1)
FantasíaRegno di Mirthya, Ciclo dell'Oblio. Le otto divinità, detentrici del potere degli elementi, crearono il mondo e le razze per condividere con loro la vita. Il tradimento di una di queste peró, scatena una guerra che coinvolge ogni essere vivente. È u...