UN SENTIERO CONOSCIUTO
Il sole nascente irradiò i prati di Lezhen cosparsi di rugiada. Alcune farfalle mattiniere danzavano sul vasto letto di steli giovani e forti.
Un leggero soffio di vento fece oscillare l'insegna in legno della nuova locanda del villaggio.
Il cartello cigolò un paio di volte, poi si fermò. Un piccolo uccello turchese planò sul cordolo della locanda.
Improvvisamente si udì un leggero chiacchiericcio provenire dall'interno.
Selene era seduta a uno dei tavoli di quercia e picchiettando l'indice con fare lento e indeciso.
La partenza con Viktor la spaventava, ma era infastidita dal fatto che lui la trattasse come una bambina da proteggere. Non avrebbe permesso che il suo amico arrivasse da solo in capo al continente per affrontare chissà quali pericoli.
«Tara, ho bisogno di un favore», s'avvicinò al bancone.
La locandiera esplose in urla euforiche. «Non sapevo fossi tornata! Credevo fossi in viaggio con quel ragazzo... Gabriel...»
«Beh... ero con lui, ma sono tornata.»
«Fuga d'amore fallita?», scherzò la donna.
«Tara, Gabriel ha quattro anni in meno di me!»
«L'amore non ha età, cara... soprattutto quando è un numero a fare da ostacolo e, diciamocela tutta, un numero tanto piccolo!»
Selene tacque, poi cambiò discorso.
«Non sono qui per questo... ho bisogno di un favore.»
«Ossia?», chiese la locandiera.
«Niente di particolare. Sto partendo per un altro viaggio e non so per quanto starò fuori. Mi chiedevo se tu potessi conservare le chiavi di casa fino al mio ritorno.»
«Strana una richiesta simile da parte tua.»
«Perché mai?»
«Hai un paio di persone più intime a cui avresti potuto chiedere!»
«Loro hanno già abbastanza grattacapi e di te mi fido...»
«Va bene, allora... ma, toglimi una curiosità, dove andrai stavolta? Ci diamo alla pazza gioia, eh?»
«Ho delle commissioni da sbrigare... nessun viaggio di piacere!» rispose Selene sorridendo alla curiosità della signora e porgendole le chiavi.
«A presto, allora. Spero di rivederti da queste parti!»
«Lo spero anch'io!», rimandò Selene, congedandosi.
Si trovava in prossimità dell'uscio quando sentì due uomini parlare a un tavolo non poco distante e, incuriosita da alcune loro parole, prese posto dietro alle loro spalle.
«Ormai si vociferano queste cose da giorni. Creature delle Montagne marciano verso la civiltà e sono tutt'altro che pacifiche...», rivelò uno dei due.
«Ho giurato di sentire proprio qualche tempo fa la storia di un contadino a Est privato della sua mandria di pecore... dicono che i goblin siano già scesi a valle e si muovano in branco. Se così fosse, dovremmo stare attenti», rispose l'altro.
«Tempi bui, amico mio... tempi bui!»
Selene si alzò lentamente dal proprio posto e uscì dalla locanda.
Si diresse verso la casa di Viktor.
Riconobbe subito First seguito da Gabriel, diretti verso i campi per lavorare; li chiamò a gran voce.
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Viktor (Il Ciclo della Rinascita, Vol. 1)
FantasyRegno di Mirthya, Ciclo dell'Oblio. Le otto divinità, detentrici del potere degli elementi, crearono il mondo e le razze per condividere con loro la vita. Il tradimento di una di queste peró, scatena una guerra che coinvolge ogni essere vivente. È u...