Cap. 14 - Nuova vita

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NUOVA VITA








«Come procede con il ragazzo? Che impressione vi ha dato?», doman­dò Amir, mentre se ne stava poggiata su un muro dell'ufficio di Galaeth.

Il Maestro chiuse la serratura del cassetto e guardò la ragazza acca­rezzarsi le punte dei lunghi capelli rossi che le ricadevano so­pra il cap­puccio della tunica, fondendosi con esso.

«È diffidente, anche se si sta mostrando accondiscendente. Credo lo faccia per spingerci a raccontargli di più. Non ci conosce. Vorrebbe tor­nare alla sua vita e sebbene sembri accettare la situazione, ancora non rie­sce ad avere una chiara visione di ciò che lo circonda. Si assume­rà le proprie responsabilità e diverrà più fiducioso con l'evolversi dell'addestramento. Al momento ciò che dice nasce solo dalla sua curiosità. È un bravo ragazzo, ma non è abituato a interagire con persone al di fuori di Lezhen, specie se quelle persone lo rapiscono con il movente di ad­destrarlo per combattere una divinità: è questo quello che pensa.»

«Credo che dovrà assumersi le sue responsabilità il più presto possi­bile», appurò la ragazza con tono distaccato.

«Ogni cosa ha il suo tempo, ribatté Galaeth.

«Voi siete nostro Maestro e Anziano del Consiglio della Sala Circola­re da molti anni e tutti noi siamo cresciuti sotto la vostra ala protettri­ce; tuttavia anche noi abbiamo avuto un passato difficile, ma non per questo ci comportiamo come ci pare. Se Viktor ha intenzione di fare il diffidente e il difficile, credendosi l'unico al mondo a dover sop­portare il peso di un passato che non avrebbe voluto, sta sbagliando ap­proccio ed è bene che lo cambi il prima possibile.»

Galaeth colse dell'amarezza nelle parole di Amir, che aveva improv­visamente volto lo sguardo verso di lui.

«Questa è un'impressione che ti stai facendo tu, io non ho mai fatto allusioni a questo. Non ho mai detto che Viktor sta facendo il difficile approfit­tando di ciò che ha vissuto e, a differenza di quello che pensi tu, ho dedotto che il suo comportamento dipende dal non essersi mai rap­portato con altre persone al di fuori del suo vil­laggio. La situazione non è semplice e nessuno, tra i Membri della Stella, ha accettato su due pie­di una nuova vita, sebbene l'abbiate scelta voi stessi. Tutti voi siete giunti qui per il vostro vissuto. Sai bene che i Membri della Stella ven­gono scelti perché, avendo avuto un passato che sia stato in grado di ben definire i vostri caratteri, sie­te in grado di non fermarvi all'appa­renza e andare a fondo delle questioni. Una persona che non ha vissuto il dolore sulla propria pelle non comprenderà mai appieno l'importanza dei valori che ci tengono in vita. Questo è quello che vi differenzia da­gli altri, ciò per cui siete stati scelti; Viktor, a differenza vostra, non ha scelta, ma è costretto ad accettare una nuova realtà e se per voi è stato difficile nonostante siate stati voi a scegliere, pensa a quanto possa es­sere difficile per lui venire a sapere che il suo destino è già stato scrit­to.»

Amir aveva lo sguardo perso negli occhi di Galaeth.

«Ciò che voglio dire è che mentre noi abbiamo tanto atteso l'ar­rivo dell'eletto, questi si mette a fare sciocche domande invece di prendere la cosa sul serio!»

«Amir, dal momento che nessuno ha ritenuto sciocche le tue do­mande quando ti ho salvata dalla solitudine e dalla miseria, ti inviterei a te­nere per te i tuoi pensieri a riguardo. Quelle che ritie­ni sciocche sono le stesse domande che avresti fatto anche tu al suo posto. Spesso si reputa­no inutili i quesiti altrui solo per sentirci al di sopra di chi chiede: ciò è davvero vergognoso. Questo è lo stesso comporta­mento che stai avendo tu nei con­fronti di Viktor. Somiglia tanto a tuo fratello da portargli lo stesso rancore?»

Viktor (Il Ciclo della Rinascita, Vol. 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora