TROPPO DA IMPARARE
L'alba non tardò a mostrarsi.
Dispiaciuto per come Selene aveva preso la discussione tenutasi sulla carovana, Viktor non aveva fatto altro che agitarsi per tutta la notte.
Tuttavia, non si sentiva stanco. Non ancora.
Si preparò rapidamente e scese le scale; fece colazione e si inoltrò tra le vie di Placym, dove la gente iniziava a sgusciare oltre le soglie delle case.
Il cielo era irradiato da luce celeste, rossa e rosa.
Arrivato al confine del villaggio, proseguì sulla passerella di legno che venne calata sulla terraferma dalle guardie.
Seguì la riva del lago, l'acqua lambiva gli stivali.
Un leggero vento proveniente da Sud gli sfiorò il viso e, subito dopo, una luce alla sinistra catturò la sua attenzione. Si voltò.
Un turbinio di luci dalle diverse tonalità di rosso danzava sullo specchio del lago, riflettendo la luce del sole.
In riva al lago vi erano Vroel, Devanorth e, in elegante anticipo, Selene.
«Buongiorno, Viktor», disse il lanciere con un cenno della mano.
Vroel salutò chinando appena il capo, le braccia conserte in attesa di un segno da parte di Devanorth.
Quando il compagno gli diede il via libera, fu lui ad aprire il discorso: «Ora che ci siamo tutti, possiamo iniziare. Premettendo che la ragazza rappresenta un'eccezione, Viktor, alleggeriremo il senso di responsabilità che avverti verso di lei: si vede da lontano quanto ti preoccupi per lei», sorrise il mezzo vampiro.
Alle parole di Vroel, Viktor e Selene si guardarono per un istante; lei si ritrasse subito per riversare l'attenzione sull'interlocutore.
«Parlando con Selene poco prima, ci è stato detto che una sua particolare attitudine riguarda la magia bianca e le arti mediche. Per cui ci concentreremo su quest'aspetto», propose Vroel.
Selene era entusiasta all'idea di migliorare la passione di una vita.
«Per quanto riguarda te, Viktor», continuò il mentore, «verrai prima d'ogni cosa addestrato nell'arte della spada e della magia. Nello stesso tempo, lavoreremo ad affinare i sensi e a risvegliare quelli assopiti: sono curioso di scoprire le abilità latenti che ha visto la stella profetica in te. Quando ti riterremo pronto torneremo al Covo, dove il Maestro ti dirà dove proseguire gli allenamenti.»
Viktor studiò ogni singola parola di Vroel sotto lo sguardo attento di Devanorth e l'impazienza di Selene.
«Vroel, non vorrei peccare di vanità, ma credo di poterti colpire in un duello anche nelle attuali condizioni. Insomma, non vorrai sottovalutarmi tanto, no?»
Vroel lo osservò intensamente: «Sentito, Dev? Ha ragione, non dovremmo sottovalutarlo tanto. Lanciaci Eren e Delir.»
Devanorth sorrise e lanciò le armi in alto in modo che sia Viktor che Vroel potessero afferrarle al volo, poi l'eletto sciolse il cinturone di Siride facendolo cadere sull'erba.
«Pronto a farmi rimangiare la parola, ragazzo?», chiese con sarcasmo Vroel.
«Non era a questo che volevo arrivare, ma... anche questo è allenamento... no?»
«Ovviamente. Coraggio, a te la prima mossa», esortò il mezzosangue.
Viktor assunse la posizione di guardia che Galaeth gli aveva mostrato durante la sua prima e unica lezione al Covo, poi si scagliò contro Vroel.
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Viktor (Il Ciclo della Rinascita, Vol. 1)
FantasiRegno di Mirthya, Ciclo dell'Oblio. Le otto divinità, detentrici del potere degli elementi, crearono il mondo e le razze per condividere con loro la vita. Il tradimento di una di queste peró, scatena una guerra che coinvolge ogni essere vivente. È u...