O N E

10.6K 158 31
                                    

Sospirò ansiosa

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Sospirò ansiosa. Sentiva le gambe che tremavano dalla pressione che le gravava sopra in quell'attimo eterno fra. In piedi, davanti alla porta che l'avrebbe condotta dentro lo studio, per la sua sfida. Stava attendendo il richiamo di Maria ad entrare nello studio, eppure quel momento sembrava non arrivare mai. Fino a qualche minuto prima era rimasta in sala relax con gli altri sfidanti, mentre guardavano in tranquillità la puntata, in diretta sullo schermo. «Fra, puoi venire» l'aveva chiamata una dei professionisti, piegando due dita verso di se. Era guizzata da sopra lo scalino, subito in piedi. I lunghi capelli legati in una coda, erano stati rimbalzati da una parte all'altra, solleticando le sue spalle con le punte rovinate. Saltellò per il corridoio, nervosa, emozionata, impaurita, seguendo il passo sicuro di Elena. La ballerina ridacchiava, guardandola, pensando quanto fosse buffa così ansiosa e spaventata.

Il segnale della conduttrice per farla entrare arrivò dopo poco, fortunatamente. «Facciamo entrare la sfidante» si lanciò dentro lo studio, in sottofondo le urla e gli applausi del pubblico, che la accoglievano. «Lei ha diciannove anni, viene dal Brasile e studia danza da quando ha tre anni, nella sua lettera Veronica scrive Guido non mi piace, ammetto che ha una tecnica incredibile, è veramente bravissimo da quel punto di vista. Ma non è tutto ciò che conta nella danza, come sappiamo per me contano soprattutto versatilità e espressività, entrambe caratteristiche che in Guido io non riesco a vedere, perché ne è sprovvisto. Ha ancora tanto da imparare, ma può farlo fuori da qui. È giusto che nella scuola ci stiano talenti veri, come Francesca. Lei oltre che una grande tecnica, è versatile e trasmette tantissime emozioni a chi la guarda» La conduttrice lesse la lettera rossa tra le sue mani, la scritta amici in bianco che spiccava lucida sullo sfondo omogeneo. La maestra Peparini non potè fare a meno di annuire in accordo, a quelle parole. Intanto, la Celentano, non convinta, corrucciava la fronte, rabbiosa. Francesca si sedette sullo sgabello color fuoco, come la busta, sorridendo al ballerino di fronte a lei, che aveva fatto lo stesso.

«Il giudice di questa sfida è... Garrison» sorrise, mentre applaudiva per l'entrata dell'uomo. Salutammo, mentre il clamore del pubblico si calmava. Dopo che ebbe rivolto un caloroso saluto a tutta la commissione, si concentrò nuovamente sui due ballerini che, tremanti, lo guardavano ansiosi. «Ciao ragazzi» ricambiarono il saluto, con un breve inchino di circostanza. Rivolse a entrambi un sorriso rassicurante, dando un occhio al foglio tra le sue mani. «Guido mi fa fiamme di Parigi, Francesca invece skinny love» entrambi annuirono, iniziando a riscaldarsi in quel poco tempo. Il primo fu lui, che si recò al centro del palco per eseguire la sua variazione di classico.

L'ansia della ragazza saliva a ogni piccolo movimento del biondo. Vedeva una grande tecnica, delle linee paurose, che la fecero sprofondare del terrore più profondo. Battè le mani fra di loro, al termine dell'esibizione, in segno di ammirazione per quel talentuoso ballerino che aveva appena visto. «Francesca» scosse la testa in assenso, prendendo posto dove prima c'era il suo sfidante. Lasciò andare la mente, eliminando ogni piccolo pensiero, negativo o positivo che fosse. Lasciò che il suo corpo fosse trasportato dalla musica, ballò come se fosse trasportata dal vento, perché lei quando ballava sembrava un soffio d'aria. Era delicata, e non rompeva l'armonia che si creava nello studio, lei sembrava essere trascinata dalle note, tanto che era brava.

Al termine della musica, si fermò, posando le mani sulla ginocchia. Riprese fiato, godendosi le acclamazioni del pubblico per la coreografia che aveva appena eseguito. Fu raggiunta subito dall'altro ragazzo, che la strinse in un forte abbraccio. Si complimentarono fra di loro, scambiandosi dolci parole di ammirazione reciproca. Restarono uno vicino all'altro, il braccio di lui intorno ai fianchi della ragazza, stringeva la pelle del suo fianco tra le sue dita, delicatamente. Lei posò la testa sulla sua spalla, rilassandosi. Si lasciarono andare a un momento di fraternizzazione, cercando di non pensare che tra pochi minuti uno dei due sarebbe dovuto uscire da quello studio e tornare a casa rinunciando, momentaneamente, al suo sogno.

«voi due vi conoscevate già, giusto?» sorrise la conduttrice, a quella scena che era rara da vedere fra due sfidanti. Cercò di smorzare la tensione, lasciando al giudice il tempo necessario per riflettere. Non era una scelta facile, si trovava davanti due ragazzi pieni di talento, tecnica e passione. La mora annuì sorridendo, dando una veloce occhiata al suo amico. «sì, da molto prima del programma. Ci siamo conosciuti anni fa ad uno stage, abbiamo fatto amicizia e ci siamo scambiati il contatto sentendoci svariate volte» lei spiegò e lui non potè fare a meno di ridacchiare. La conduttrice inarcò il sopracciglio destro, confusa. Il biondo provò a trattenersi, ma non ci riuscì e dovette aggiungere. «quando ha scoperto di essere in sfida con me, mi ha chiamato in lacrime dicendo che voleva rinunciare alla sfida, che avrebbe potuto ritentare un'altra volta» la prese in giro. Lei gli riservò uno sguardo minaccioso, seguito da un flebile pugno sulla spalla. Il pubblicò intonò un coro sdolcinato di awww alla dolcezza della mora, che metteva il broncio offesa. Qualche applauso accompagnava quel mormorio sconnesso e disordinato, mentre lui aveva stampato sulla faccia un sorriso beffardo. Lei invece lo guardava imbronciata, corrucciando il viso dolce, quasi da bambina.

Garrison dovette spezzare quel dolce momento, riportando su di lui l'attenzione della sala. «allora» iniziò sorridendo, i due ricambiarono tesi come due fili. «avete entrambi una tecnica e delle linee davvero formidabili, fatemi vedere il piede» scherzò, i due obbedirono, i loro colli si scontrarono, tanto che erano inarcati. Il giudice applaudì, fiero, continuando poi a parlare. «proprio quello che intendevo. Siete entrambi molto bravi, però devo prendere una decisione. Guido sei davvero bravissimo, ma in questo caso penso che Francesca abbia qualcosa in più, mi ha trasmesso veramente tantissimo, pensavo di scoppiare a piangere guardandola, per fortuna ho ancora un po' di dignità alla mia età» scherzò, un velo di auto ironia nelle sue parole. La mora sentì il viso venir rigato dalle lacrime, miste fra gioia e dispiacere. Strinse l'altro tra le sue braccia scusandosi.

«te lo meriti, piccoletta» la rassicurò lui, asciugandole le lacrime. Mentre lei afferrava la felpa e riceveva i complimenti, l'altro salutava i suoi compagni, con abbracci e baci. Gli sguardi tristi della classe, e quello distrutto del biondo che usciva dallo studio. Le riservò un sorriso prima di sparire, facendole un occhiolino e mimando un telefono con la mano. Annuì, scuotendo le dita per salutarlo, sapendo che come aveva fatto negli ultimi anni, lo avrebbe chiamato piangendo alla prima difficoltà o al primo momento di sconforto.

__________________________________________

Ciao! Ben tornate o benvenute, se è la prima volta che leggete una mia storia. A grande richiesta (più o meno) eccovi l'inizio della mia storia su Luigi. Per chi non l'avesse ancora lette, vi informo con piacere che ho altre tre storie su amici (Alex in corso, Luca e albe concluse) e una su Jorginho (in corso; lui sarà presente in questa storia, se non si fosse capito lo adoro) se vi va di farci un salto, mi farebbe molto piacere. Detto questo, cercherò di aggiornare in maniera più regolare rispetto alle altre storie (per chi non lo sapesse, sparivo per 1-2 giorni e poi riapparivo postando 3000 capitoli tutti insieme) ma non vi prometto nulla. A presto, vi voglio bene !
FrancescaDiTalia ecco a lei

Ps. La foto a inizio capitolo è la protagonista!!

Dancing with wind | Luigi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora