F I V E

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Francesca si lanciò sulle gradinate della sala relax, accanto a albe. Era felice, aveva appena avuto il suo primo incontro con la Peparini. Conoscere la sua insegnante era stato un'onore grandissimo, e non le era minimamente interessato che quello dovesse essere il suo giorno di riposo. La maestra si era scusata, dicendo che non vedeva l'ora di parlare con lei e discutere delle coreografie. La ragazza aveva sorriso, e aveva concordato. Anche lei, avrebbe preferito poter iniziare a provare, ma l'insegnante dopo un oretta di chiacchiere, l'aveva rimandata in casetta. Era passata a prendere il suo giubbotto in sala relax, la porta l'aveva spalancata con un calcio, allegra. Ma poi, il suo neo amico ricciolo le si era parato davanti. Uno sguardo distrutto e sconsolato sul volto, le mani tra i capelli arruffati. Era chiaramente scosso, avendo appena visto la Pettinelli.

«albe, come va?» si sedette al suo fianco, posandogli la mano delicata sulla schiena. Suo fratello l'avrebbe sicuramente presa in giro, diceva sempre che alla parola come la sua cadenza brasiliana si faceva sentire sempre, puntale come un orologio svizzero. La colonna vertebrale del castano ebbe un sussulto, si scosse sotto il tocco della mora. Preoccupata, gli carezzò la stoffa della felpa, la giacca mollata sul pavimento vicino a loro. «dimmi qualcosa» tentò ancora, come risposta solo i suoi singhiozzi. Quel rumore alternato a secondi di silenzio era tutto ciò che poteva sentire, e la mora iniziava ad innervosirsi. Non le era mai piaciuto il silenzio, o che qualcuno evitasse le sue domande, seppur non volontariamente. Decise di prendere l'iniziativa. «Credo di aver capito il tuo gesto» il colpo andò a segno, albe alzò di poco il capo guardandola sorpreso. «e non sono l'unica albe. Ho, abbiamo, capito che avevi buone intenzioni. Che non volevi per nulla sminuire Luca o il giudizio della pettinelli ma che semplicemente reputavi ingiusto il voto. Era un complimento per Luca, l'ho capito, e l'ha capito anche lui. Io ho apprezzato molto il tuo gesto, anzi ti ammiro, capisci?» annuì. La strinse semplicemente in un abbraccio, asciugando le proprie lacrime. Non rispose, e a lei andò bene così.

«andiamo, com'è andata con la peparini?» indagò, mentre entrambi si vestivano e uscivano da quella stanza. Lasciarono lì dentro la tristezza e la pressione, pronti a tornare dai loro amici. Nella cassetta li aspettavano solo gioia e felicità, quell'aria post puntata di chi ce l'ha fatta a vincere ancora. «benissimo! La adoro, mi ha fatto vedere le coreografie di questa settimana e sono tutte bellissime» ridacchiò, contenta. Le mani oscillavano avanti e indietro seguendo il movimento ondulatorio del suo corpo. Saltellava felice come una bambina, facendo ridere il suo amico. «sono molto felice per te. Non te l'ho detto ma ieri sei stata bravissima, ti meriti questo banco» le sorrise dolce, lei ricambiò. Gli zigomi quasi facevano male da quanto stava ridendo, ma non ne poteva fare a meno, il suo sogno si stava avverando. «grazie mille! Vale lo stesso per te, sei bravissimo e i tuoi inediti sono meravigliosi. Ho ascoltato anche brividi ed è bellissima!» si complimentò a sua volta, ottenendo un timido ringraziamento. Non si aspettava che lei conoscesse le canzoni uscite prima del programma. Ma la verità è che lei quando li aveva visti la prima volta era andata ad informarsi su ognuno di loro, conoscendo Luigi, perché pur non volendo ammetterlo pensava che lui si meritasse la vittoria. «solo non avrei voluto entrare al posto di Guido» sorrise malinconica, il suo sguardo non poté fare a meno di incupirsi. Si sentiva ancora in colpa, era inevitabile. L'altro le schiaffeggiò con delicatezza una spalla, ridendo. «non vorrebbe vederti così! Siete entrambi due talenti incredibili, sono sicuro che lui avrà un altra opportunità, tu non lasciare andare questa» le consigliò, aprendo il cancelletto.

Si salutarono, ognuno andò nella sua stanza dove i compagni li aspettavano. «ciao!» salutò le tre sedute in camera. Le due ballerine, accompagnate da Rea che occupava abusivamente il suo letto. Aveva avuto il piacere di parlare con lei quella mattina, si era rivelata davvero dolce e simpatica, oltre che estremamente brava a cantare. «ehi! Com'è andata?» si sedette sul materasso al fianco della bionda, iniziò a raccontare la breve lezione con la Peparini in ogni dettaglio, non potendo più trattenere l'eccitazione. Le tre l'ascoltarono con attenzione, non persero nemmeno un particolare del suo racconto, nonostante parlasse a raffica e velocemente, si mangiò anche qualche parola per la felicità. Quando finì, le dissero quanto fossero felici per lei, e a lei venne in mente albe. «sere! Andrei a parlare con albe fossi in te» consigliò, e lei non poté fare a meno di alzarsi e correre da lui. Non se lo fece ripetere due volte, era davvero presissima da lui.

«l'hai visto oggi?» indagò Carola, una volta che anche rea se ne fu andata. Scosse la testa, togliendo le scarpe e infilando un paio di calzini in pile morbidi. Si gettò stanca sul materasso morbido. Puntò la testa, torta, verso la sua amica seduta sul proprio letto. «nemmeno a colazione» specificò, sospirando fuori una nuvoletta d'aria. «e ti dispiace?» sorrise furba l'altra. Non ci voleva tanto a capire che per quanto volesse negarlo lei era ancora innamorata e non vedeva l'ora che lui le parlasse e le spiegasse. «no, non mi interessa» parlò velocemente, a disagio. Si alzò in fretta e furia, scappando nell'altra stanza, lontano da quelle accuse che le facevano battere il cuore troppo forte per i suoi gusti. L'altra scoppiò a ridere, scuotendo la testa, per poi alzarsi molto più lentamente della mora, e iniziarla a raggiungere. La guardò male, nonostante avesse un ghigno goliardico sul volto. Con gli occhi la prese in giro, con lo sguardo di una che la sa lunga. Francesca sbuffò. Girò gli occhi al cielo, evitandola ancora. Rea l'attendeva al bancone, per cucinare insieme il pranzo.

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Ricapitolando:
Storia su Luca -> migliore amico Alex
Storia su Albe -> migliore amico Luca
Storia su Luigi -> migliore amico albe
Mo vado a scrivere il nuovo capitolo su Alex e la faccio diventare migliore amica con Luigi sennò s' offende.

Dancing with wind | Luigi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora