(Ma si scrive così quattordici?)
«Luigi, scendi» Francesca era immersa nei suoi pensieri più profondi, distaccata dalla realtà dello studio. Comprensibile, dato tutto ciò che era successo in quelle che erano state poco più di due ore. Fu solo il nome del suo amato a risvegliarla, pronunciato da Maria. Il moro percorse i pochi scalini con il suo solito sorriso. Saltò da uno all'altro, la felpa era rimasta sul banco come indicato dalla conduttrice. «oggi presenti il tuo nuovo inedito, giusto?» annuì in assenso, il sorriso smagliante non accennava a sparire. Era felice, come sarebbe stato chiunque altro. Incredibilmente lo era anche lei, perché l'amore va oltre ogni cosa, diceva sempre. Lo studio calò ancora nel silenzio, Luigi non parlava, forse per l'ansia che aveva. «ci vuoi dire il titolo o è un segreto?» lo prese in giro, mentre arrossiva imbarazzato. Si spazzolò vergognosamente i ciuffi scuri con i polpastrelli. «si chiama partirò da zero» finalmente Francesca e il pubblico poterono sentire la sua voce, tanto amata dalle loro orecchie. Avrebbe dovuto già iniziare a capire qualcosa da questo titolo e, se l'avesse fatto, sarebbe potuta scappare in bagno e evitarsi quella visione straziante.
Sfortunatamente, era troppo accecata.
Continuò a sorridere, batteva le mani insieme al pubblico. Incantata dalla bellezza del cantante, che si posizionava al centro dello studio, pronto a cantare. L'ansia assalì entrambi. Uno nervoso, non sapeva se la canzone sarebbe piaciuta o se non sarebbe mai stata ascoltata da nessuno. Sperava avesse lo stesso successo di muro, che aveva spopolato su spotify. 'Tranquillo che l'ameranno tutti, sei fantastico!' Gli avrebbe detto lei, come faceva quando stavano ancora insieme. L'avrebbe abbracciato, un bacio sul naso è uno in bocca, e lo stress sarebbe sparito in un battito di ciglia. Lei, invece era un eccitata, l'ansia era data dell'argomento della canzone. Vivo l'aveva scritta per lei, non si sentiva egocentrica a dirlo. Era stato il suo regalo per l'anniversario, gliel'aveva cantata con accompagnamento musicale. Al chiaro di luna, nel giardino fiorito del ristorante di lusso dove avevano appena cenato. Si era messa a piangere, come suo solito ed era corsa a baciarlo subito dopo. Una folla si era creata intorno a loro, che al termine dell'esibizione aveva applaudito il ragazzo e aveva iniziato a cantare in coro 'Dì di sì! Dì di sì!' Urlavano tutti contenti. I due scoppiarono a ridere, insieme, spiegando che erano ancora giovani e che quella non era una proposta.
'Avrei dovuto dire di sì e sposarlo quel giorno.'
Questo era quello che pensava costantemente Francesca ripensando a quella scena. 'Forse ora non saremmo a questo punto' era la giustificazione che si dava per quel pensiero così stupido. Non era mai riuscita ad accettare di averlo perso, cosa piuttosto comprensibile dal suo punto di vista. La delusione mista alla rabbia erano difficili da mandare via. Il cuore spezzato, l'amore che comunque non se ne andava. Ma lei per fortuna non era sola, ed era forte, per quello era sopravvissuta al tutto. Muro, in realtà, non sapeva per chi fosse. Si era sempre illusa che fosse per lei anche quella. Che l'avesse scritta dopo la rottura, perché lui ancora teneva a lui. Poi con il tempo sempre più dubbi le erano sorti in mente. Prima aveva pensato fosse per se stessa, poi per la ragazza con cui l'aveva tradita, poi persino per Carola. Ma ormai, su Luigi non aveva certezze, alcuna. Quest'ultima canzone lo testimoniava, cosa aspettarsi non lo sapeva proprio. Sarebbe stata su di lei, o su un'altra, ne sarebbe stata contenta o no? Tante domande e poche risposte, questo era il suo rapporto con Luigi ultimamente.
«quando sei pronto andiamo» sorrise Maria, lui le fece un cenno con la testa per farla partire. «base» diede il segno. La base del nuovo inedito risuonò nel silenzio dello studio. Tutti erano muti, concentrati. La base era bella e orecchiabile, come sempre. Le canzoni di Luigi erano famose perché restavano in testa. Perché anche se al primo ascolto non ti facevano impazzire, dopo un po' non riuscivi a smettere di ascoltarle. Un unico ascolto, e il ritornello lo sapevi a memoria. Un paio di giorni e ti ritrovavi a saltellare davanti allo specchio urlando 'però per ogni luna che ci guarda sopra e tutta la sfortuna che ci segue ancora, noi come James Dean'. Con le cuffie nelle orecchie e intanto facevi uno di quei strani balli con le braccia, il dito che indica un punto indefinito. Ma la parte più importante non era la base, il ritmo o la voce di Luigi.
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Dancing with wind | Luigi
FanfictionFrancesca Frello è la nuova concorrente di amici21, solare e genuina conquisterà presto i cuori di tutti, concorrenti, professori e pubblico a casa. Però tra i suoi compagni, c'è un volto già conosciuto, purtroppo. Riuscirà a perdonarlo e andare ava...