T H I R T E E N

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Nei due giorni successivi si concentrò sulla danza, ciò per cui era entrata. Evitò Luigi, come tutti gli altri. Non poteva sostenere lo sguardo delle sue amiche o dei ragazzi, che avrebbero sicuramente chiesto cosa era successo. Passò il tempo con gli altri della casetta, che non avrebbero sicuramente fatto domande scomode. Infatti, ancora nessuno sapeva della loro storia prima della scuola, Francesca ringraziò Dio per quello. Arrivò la puntata, sapeva che Luigi avrebbe presentato il nuovo inedito. Era felice per lui, nonostante tutto. Soprattutto, era eccitata e era sicura che l'avrebbe amato.

invece, non sapeva che l'avrebbe odiato a morte.

Maria entrò nello studio con il sorriso, accolta dal clamore dello studio. Francesca fu una delle prime a esibirsi, dopo la gara canto dei ragazzi.
«vieni fra» le sorrise la conduttrice, facendole segno con il braccio di scendere. Prese la felpa e la posizionò davanti alla sua insegnate.
«buongiorno» la salutò, posando con dolcezza il pezzo di stoffa grigia. Corse al centro del palco, carica.

«Balli un pezzo assegnato da Veronica, giusto?» la maestra annuì in assenso, così Maria continuò. «Base» le fece segno, così che lei fosse pronta a partire. Le prima note di guarda che luna risuonarono subito nello studio, così lei iniziò a ballare. Inutile ripete ancora quanto fosse brava. Nonostante la carica del pezzo, appariva leggiadria e armoniosa, tipico di una ballerina professionista.

Al termine dell'esibizione, il pubblico iniziò ad applaudire e acclamare il suo nome.
«molto brava» iniziò Veronica.
«sei arrivata da poco quindi ovviamente c'è ancora molto da lavorare» continuò a esporre il suo giudizio, mentre Francesca rimetteva l'archetto.
«però nel complesso a me sei piaciuta molto, otto e puoi riprendere la maglia» non se lo fece ripetere due volte e corse ad afferrarla.
«grazie» ringraziò educatamente la sua insegnante, accompagnata da un breve inchino.

«che c'è ale?» fu Maria a prendere la parola subito dopo di lei.
«perché questa faccia? Non ti è piaciuta?» interrogò, un po' perplessa.
«non è questo, lei mi piace molto. Ha una bella tecnica e molta grinta, è leggera e mi convince abbastanza» lasciò la frase in sospeso mentre il pubblico applaudiva.
«c'è sicuramente un però Maria, me lo sento» rise Raimondo, prendendola in giro.
«però non mi convince fisicamente»
«intendi dal punto di vista delle linee? Tipo piedi, gambe eccetera?» indagò la De Filippi, tutti erano abbastanza confusi.
«quelli sono molto buoni, anche se ci si può sempre lavorare. Intendo che non ha il fisico da ballerina... è un po' grossa» spiegò con quel suo solito modo di fare.

Francesca si sentì sprofondare a quelle parole, quasi come se la terra le mancasse da sotto i piedi.
«no allora ale, io ti voglio bene però non puoi certo dirmi che lei è grassa» la difese la sua insegnante. Stese il braccio e la indicò con un dito teso.
«Veronica non dirmi che lei ha il fisico di una ballerina di alti livelli, un fisico come quello di Carola o Virginia è perfetto. Ma il suo non è da ballerina, non dico che sia qualcosa di irrimediabile, ci si può sempre lavorare» difese le sue idee, insensate.
«però è anche vero che lei è brasiliana. Non è grassa, si vede proprio che ha le curve di una latina» provò a intervenire Raimondo, sentendosi preso nel profondo. Continuarono a battibeccare per un po', ma Francesca non sentiva più. Aveva le orecchie ovattate e sperava solo che la puntata finisse al più presto.

Ma non sapeva che ancora mancava la parte peggiore.

«fra se vuoi dire qualcosa sennò puoi andare» le si rivolse dolcemente Maria. Scosse la testa, gli occhi lucidi e scintillanti. Subito dopo corse verso il suo banco e ci si sedette. Carola le afferrò la mano mentre camminava, ma lei procedette per la sua strada. Nonostante ciò era successo, Luigi si girò a guardarla. Aveva quello sguardo che l'aveva fatta innamorare. Dolce, rassicurante, premuroso. La guardava come se lei potesse crollare da un momento all'altro, in attesa che lei lo facesse. Perché non importa quanto tempo sarebbe passato, quante volte si sarebbero urlati addosso, lui sarebbe sempre stato lì, pronto ad afferrarla.

Smise di guardarla solo quando li chiamò Maria.
«ora facciamo un gioco, vieni Giulia» la ballerina entrò nello studio con il solito sorriso, mentre dal soffitto cadevano palloncini di tutti i colori.
«facciamo obbligo o verità, lo conosci?» domandò la conduttrice.
«eh si» rise l'altra.
«allora qui nei palloncini ci sono delle domande fatte dai ragazzi, se non volete rispondere fate un obbligo, tutto chiaro?» spiegò allora e tutti annuirono, chi più convinto di altri.
«per prima chi facciamo?» si rivolse al pubblico che iniziò ad urlare vari nomi.

Fra questi quello che spiccò più di tutti fu quello di Francesca, che si ritrovò coinvolta in questa cosa. «pronta? Se non vuoi rispondere ti tagliamo una ciocca di capelli che ne hai tanti» la prese in giro, come suo solito.
«poi me la attacco io!» scherzò rudy, massaggiandosi la testa pelata. Tutto lo studio scoppiò in una risata mentre Giulia scoppiava il palloncino con la scritta Francesca sopra.

«non l'ho scritta io eh» Giulia scoppiò subito a ridere.
«qui chiedono 'sei innamorata di qualcuno nella scuola?'» lèsse la professionista e Francesca non poté fare altro se non sgranare gli occhi.
Il pubblico iniziò a fare un coro, di quelli che si fanno accompagnati dalle mani, per creare suspence.
«puoi non rispondere» la appoggiò con dolcezza Maria.

«la risposta è sì» confessò, semplicemente. Che bisogno c'era di nasconderlo? Molti rimasero sconvolti, Luigi davanti a lei sussultò. Il pubblicò iniziò ad urlare, eccitato. Qualcuno fece persino partire un coro con il nome del moro, che per fortuna durò poco.
«procediamo allora» continuò con Alex, che rispose alla domanda, evitandosi una doccia integrale. Francesca tirò un sospiro, sollevata.

Ma non sapeva che il peggio doveva ancora arrivare.

Dancing with wind | Luigi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora