N I N E T H E E N

3.5K 130 6
                                    

«la risposta è sì, comunque» interruppe il bacio Luigi

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

«la risposta è sì, comunque» interruppe il bacio Luigi. Erano sdraiati sul letto di lei, accoccolati, da almeno due ore. Avevano parlato tanto, continuando a non sfiorare quell'argomento tabù. Si erano raccontati cosa avevano fatto negli ultimi mesi lontani, e avevano parlato delle loro famiglie. «alla domanda di ieri» spiegò notando la faccia confusa della ballerina. «ti amerò anche quando non sarai più giovane e bella» sussurrò per poi riprendere a baciarla. «ti amo luì» ripeté a bassa voce anche lei, ricambiando il contatto.

«dovremmo parlare, però» sbaffarono entrambi, consapevoli che prima o poi sarebbe dovuto arrivare quel momento. Si misero a sedere l'uno di fronte all'altro, incatenarono gli occhi fra di loro. «senza girarci tanto intorno, ti va di riprovarci?» sputò fuori Francesca, dato che il cantante non sembrava intenzionato a iniziare la conversazione. Sospirò sconsolato. «perché le cose devono cambiare?» lei aggrottò le sopracciglia confusa. «intendo, stiamo benissimo ora come ora. Penso che metterci insieme rovinerebbe tutto» lei lo guardò scioccata, lasciò che le sue labbra si separassero per lo stupore che quella rivelazione aveva causato. «spero sia uno scherzo» rise amaramente, il tono chiaramente ironico. «non lo è fra, questo è ciò che penso io» esordì allora lui, che iniziava ad innervosirsi.

«non osare alzare la voce con me» si alterò la mora, spostandosi dal materasso al pavimento. Lo guardò dall'alto in basso e con il dito puntò il suo petto, furente. «prima dici che mi ami e lo farai anche quando sarò vecchia, e ora non vuoi niente di serio? Sei incoerente Luigi, e sei anche un bugiardo» sbraitò con rabbia. Lo lasciò lì a riflettere sulle sue parole mentre lasciava la stanza furiosa. Sbattè la porta con violenza nell'uscire.

«è solo un grande stronzo» rimbeccò. Prese posto sul divano al fianco di Luca e Elena. Sinceramente sperava di interrompere qualsiasi cosa stesse per accadere fra di loro, così prese a parlare con il cantante. «spiegami cosa cazzo dovrei fare con lui, perché io davvero non riesco a capirlo. Non mi dite di provarci o cose del genere perché io lo sto facendo davvero con tutta me stessa, ma lui è proprio pazzo» si sfogò, causando l'allontanamento della castana, che se ne andò verso Aisha in cucina. Al suo posto si avvicinò Carola, sempre pronta per la sua amica, che si sedette sul divano al fianco di LDA.

«che è successo stavolta?» si lamentò scherzosamente. Ma Francesca non era per niente in vena di scherzare in quel momento. «gli ho chiesto di riprovarci, di tornare insieme. Insomma mi sembrava una richiesta abbastanza ragionevole, no? Dice che mi ama, ammette davanti a tutta Italia che c'è qualcosa fra di noi, mi bacia ecc» iniziò a straparlare, tanto che gli altri due iniziarono a perdere il filo del discorso. «calma calma, che così non ci capisco niente» rise lui. «tu gli hai chiesto di stare insieme e lui cosa ha risposto?» la interrogò nuovamente. «ha detto di no» sbuffò. Gli altri due alzarono le sopracciglia sorpresi, aspettando spiegazioni. «ha fatto tutto un suo discorso per dire che non vuole una relazione seria e che lui vorrebbe restare come siamo ora. In pratica baciarmi e tutto quando ne ha voglia però senza impegno» grugnì.

«il tuo amico è un coglione» la spalleggiò subito Carola. «ehi, che c'entro io» scherzò per difendersi, poi tornò a concentrarsi con la mora che quasi prendeva fuoco dalla rabbia. «comunque io penso sia solo molto confuso e spaventato, parlaci con più tranquillità e vedrai che si risolveranno le cose» spiegò in breve la sua opinione e Francesca si ritrovò a sbuffare. «ancora? Sono sempre io a dover parlarci, a dover mantenere la calma, a fare questo e a fare quello. Se mi ama come dice sarà lui a fare la prima mossa, almeno stavolta» sbottò esasperata. Detto ciò, si alzò e si allontanò dai due amici, già stufa di sentir ripetere il nome di Luigi. In quel momento desiderava che Guido fosse lì, ma non potendo avere il suo migliore amico si sarebbe accontentata di Alex o serena. Quei due, a differenza di quelli con cui aveva appena parlato, non facevano tante domande, si limitavano ad aiutarla senza chiedere, a abbracciarla quando ne aveva bisogno, e a sparare qualche perla di saggezza ogni tanto.

Ma sfortunatamente, neanche loro erano reperibili. Serena era dal dottore, un controllo al ginocchio, aveva detto, per controllare che tutto fosse apposto. Vedeva come stava male la bionda, non potendo ballare spesso, non potendo fare tante cose. Le faceva rabbia, perché lei era lì per ballare e imparare, non per cercare l'amore, come molti avevano iniziato a insinuare. Fuori si lamentavano che serena non ballasse mai per l'infortunio, e lei ci rimaneva sempre peggio. Non dipende da me, si sfogava, fosse per me mi esibirei ogni secondo. Alex invece era stato chiamato da Lorella, non sapeva ancora perché, se lo sarebbe fatto spiegare una volta tornato.

Vagò per la casetta alla ricerca di qualcuno che, sicuramente, non le avrebbe fatto domande su Luigi. Era davvero difficile quell'impresa, soprattutto dopo il filmato del giorno prima. La scelta ricadde su crytical, entrato da così poco che non avrebbe certo posto questioni così personali, dato anche il loro scarso rapporto. «ehi» lo trovò seduto al bancone della cucina, intento a scrivere qualcosa su un foglio. «disturbo?» azzardò, già pronta ad andarsene e cercare qualcun altro con cui conversare. «figurati, stavo solo scrivendo qualche barra» rassicurò, indicando il posto vuoto al suo fianco. Chiuse il quaderno con uno schiocco sordo, portando l'attenzione su di lei. «lavori a un nuovo inedito?» indagò, sinceramente interessata. Quello annuì. «non ho molte idee attualmente» le spiegò con un tono tendente al lamento. «sicuramente troverai l'ispirazione» tentò di consolarlo, anche se in realtà non sapeva com'era scrivere una canzone.

«comunque sei stato spettacolare ieri, con un giorno in più intendo, quasi piangevo» confessò, nel tentativo ti mantenere viva la conversazione. Non era un tipo di molte parole, l'aveva capito. Ma con Luigi era sempre stata abituata a parlare quando lui non ne aveva voglia, al cantante piaceva che la sua dolce voce riempisse il silenzio della sua cameretta, per zittire il rumore della sua testa. «ah grazie» le sorrise. «anche tu sei stata bravissima, soprattutto la seconda coreografia, quella della prova tim» ricambiò il complimento. Si affrettò a ringraziarlo, mentre dalla porta faceva ritorno Alex.

«ciao raggio di sole» le sorrise, lasciando un bacio sulla sua fronte. La prima volta era stato strano, le avevano detto che non era un tipo molto amichevole e affettuoso. Le ci era voluta una settimana di chiacchierate notturne per sbloccarlo, ma da quel momento con lei era tutta un'altra persona. «ciao malinconia» si alzò per abbracciarlo. «posso rubartela?» si rivolse al nuovo arrivato, che era rimasto in silenzio a guardarli. Quando quello alzò le mani in aria, se ne andarono sulle gradinate a parlare.

«è successo qualcosa di grave?» si allarmò subito lei, provocandogli una risata. «no fra, tranquilla. Voleva solo parlare della sfida» sorrise amaramente, prendendo posto sullo sgabello davanti al pianoforte. «tanto vinci senza problemi» sorprendentemente, lei era completamente rilassata. Aveva fiducia in Alex, sapeva quanto fosse bravo, sapeva che avrebbe vinto a mani basse contro chiunque. Certo, un po' di paura c'era sempre, di quella sana, che ti serve per restare con i piedi per terra. «grazie raggio di sole» le sorrise grato, iniziando a suonare qualche breve nota. «ho litigato con Luigi» sputò fuori lei. «ma non ho voglia do parlarne» aggiunse subito dopo.

«allora non ne parliamo, che ne dici di dirmi che facevi con quello nuovo?» la prese in giro lui. «cercavo qualcuno con cui parlare, ma non credo che io e lui siamo compatibili, in amicizia intendo. In amore non ci penso neanche, amo Luigi, sfortunatamente» sorrise amaramente, quasi sconsolata. «smettila di fare la depressa, anche lui ama te»

Dancing with wind | Luigi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora