25.

455 18 4
                                    

Capitolo venticinquesimo.

Timothée's pov:

Due settimane dopo

24 dicembre, vigilia di Natale. Eravamo tutti riuniti intorno ad un tavolo a casa di Pauline, ognuno di noi aveva portato qualcosa da mangiare. Beh in realtà non eravamo tutti, Laura non c'era, era tornata in Italia per le vacanze di Natale, era partita più o meno 5 giorni fa.

Nonostante il mio stato d'animo non fosse dei migliori cercai comunque di mostrarmi felice. Il Natale non era mai stata una delle mie feste preferite, anzi, molte volte provavo solo noia in questo periodo, forse la sua presenza avrebbe cambiato un po' questa cosa ma era giusto che vedesse la sua famiglia dopo molto tempo.

Ero seduto vicino a mia sorella, il suo ragazzo Leo, Nick e Giullian. In sottofondo suonava l'ennesima canzone di Natale. Controllai l'orario, erano le 7 di sera quindi in Italia era l'una del pomeriggio. Avrei voluto chiamarla, ma dovevo lasciarle i suoi spazi. In questi giorni non ci eravamo sentiti molto ed erano passati almeno 3 giorni da quando sentì l'ultima volta la sua voce.

"Tutto okay?" Mi sussurrò nell'orecchio Pauline. Annuii con la testa.

"Se vuoi dopo la chiamo su FaceTime." Mi propose.

"Non c'è bisogno, avrà un sacco di cose da fare." Le risposi in modo calmo.

"Come vuoi." Pauline si alzò dal tavolo per prendere l'ultima portata.

Ormai stavo completamente scoppiando e se avessi mangiato ulteriormente mi sarei sentito male. Così mi alzai dalla tavola e andai in terrazza, presi l'accendino e la sigaretta dalla tasca. Mi sedetti sulla sedia e l'accesi. Ormai era già completamente buio, la città illuminata dalle luci natalizie. Quella situazione mi ricordava molto alcuni momenti con lei in cui fumavamo sigarette nel mio balcone accompagnate da un aperol spritz e qualche patatina. Diceva che voleva farmi vivere l'essenza dell'aperitivo italiano, sorrisi al pensiero.

Improvvisamente il mio pensiero andò ai progetti che avevo in vista per il prossimo anno. Erano davvero molti che mi avrebbero portato lontano da qui per parecchio tempo. Fui sovrastato da un senso di ansia, eccitazione e preoccupazione insieme. In men che non si dica, la sigaretta era finita.

Tornai all'interno, dove gli altri stavano finendo di mangiare. Mi sedetti sul divano, presi il telefono in mano e le mandai la foto che avevo scattato prima della tavola preparata.

"Ti penso." Ed ecco che inviai il messaggio. Rimisi il telefono in tasca e accesi la televisione.

"Chi ci sta per un film?" Urlai verso gli altri.

Tutti accettarono, guardammo il film tutti insieme fino a quando la serata non si volse al termine.


Il giorno seguente

25 dicembre, Natale. Oggi avremmo passato la giornata a casa dei miei insieme ad alcuni parenti. Arrivai piuttosto presto a casa di mia madre per aiutarla a preparare il pranzo.

"Tesoro, Buon natale!" Mi venne incontro appena varcai la soglia della porta, mi abbracciò e mi baciò la fronte.

"Buon natale mamma!" Mio padre era uscito a fare alcune ultime commissioni di Natale. Così eravamo solo io e lei, Pauline e Leo sarebbero arrivati tra 1 ora.

From strangers to friends, friends into lovers and strangers again. - t.c.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora