Capitolo trentaduesimo.
Ci trovammo all'interno della macchina che ci avrebbe portato al luogo in cui si sarebbe tenuto l'afterparty. Questo sarebbe stata la prima volta in cui la gente e la stampa ci avrebbe visto come un effettiva coppia e devo dire che la cosa mi innervosiva parecchio. Nonostante avessi avuto molteplici esperienze negative con i paparazzi ora era tutta un altra storia, oltretutto dopo il mio incontro con Diana questa mattina non mi aiutava in alcun modo a gestire l'ansia che stavo provando.
Timmy si accorse della cosa, mi prese la mano e la accarezzò delicatamente.
"Stai tranquilla." Mi sussurrò mentre si avvicinò per baciarmi la fronte. Cercai di mostrargli un sorriso rassicurante ma molto probabilmente ne uscì una smorfia poco piacevole.
Quando arrivammo sentii il cuore battere all'impazzata. Vidi che all'esterno c'erano centinai di fan e fotografi pronti a bombardarci di foto. Timmy scese prima di me e mi porse la mano per aiutarmi a scendere. Ed ecco che partirono centinai di migliaia di flash miste a urla, cercai di mantenere la calma il più possibile anche se la mia vista fu sempre più annebbiata a causa dei flash che lentamente accecarono la mia vista.
Fortunatamente nel giro di 5 minuti ci ritrovammo all'interno della festa. Ero ancora abbastanza scossa dalla situazione di prima infatti sentii una mano scuotermi il braccio.
"Chérie, stai bene?" Annuii e presi la sua mano nella mia, era l'unico ad avere il potere di calmarmi in pochi istanti.
Quando entrammo la musica era a livelli esponenziali e quando mi resi conto di essere nella stessa stanza di alcune persone che fino a ora avevo solo ammirato attraverso uno schermo mi sentii tremendamente a disagio. La sensazione era molto simile al Met Gala, ma diversa perchè ora non stavo facendo il mio lavoro ma ero qui ad accompagnare questo meraviglioso uomo a cui stavo tenendo la mano. Chi l'avrebbe mai pensato 6 mesi fa?
Un uomo davvero altissimo ci venne incontro, lentamente lo riconobbi, era Pete Davidson. Non lo vedevo da quella sera in cui Deva era in braccio a lui e mi aveva offerto di fumare una canna.
"Da quanto tempo Tim, come stai?" Si abbracciarono. Poi Pete mi guardò e mi sorrise.
"È un piacere rivederti e anzi, rivedervi insieme." Ricambiai il sorriso.
"Ci vediamo più tardi. Divertitevi." Nello stesso istante in cui apparve scomparve in mezzo alla folla.
Poi improvvisamente sentii una mano toccarmi la spalla, mi girai di colpo e vidi il viso familiare di Emma Chamberlain. Ci abbracciammo come se ci conoscessimo da una vita. Dopo il nostro incontro al Met Gala ci eravamo scritte qualche messaggio ma non c'era mai stata l'occasione di trovarci visto che abitava a Los Angeles.
"Che bello rivederti dolcezza e vedo che sei in dolce compagnia." Guardò Timmy che ci stava fissando con un sorriso stampato in viso.
"Oh, Timmy questa è Emma, Emma questo è Timmy. Beh insomma non servono presentazioni ma ecco sì." Mi fermai dal blaterare ulteriormente. Si strinsero la mano.
"Laura mi ha parlato di te." Le disse mentre posò di nuovo la sua mano sul mio fianco.
"Beh sono lusingata dalla cosa. Sono contenta di vedervi finalmente insieme in pubblico." Rispose guardandoci dolcemente.
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From strangers to friends, friends into lovers and strangers again. - t.c.
Storie d'amoreLaura è una ragazza italiana catapultata nella Grande Mela in cui scoprirà il bello e il brutto di quel mondo così lontano da ciò a cui lei era sempre stata abituata. Un racconto nudo e crudo di ciò che è l'amore con una celebrità mondiale, tutti i...