Capitolo quarantunesimo.
"Che ne dici di una festa per festeggiare il tuo ritorno?" sentii la voce di Pauline attraverso le cuffiette. Stavo passeggiando da sola per Greenwich Village."Non saprei Pauline, non è un po' troppo?"
"Assolutamente no, organizzo tutto io, non devi fare nulla." Sbuffai ma sorrisi contemporaneamente, forse l'idea non era così male come pensavo.
"Va bene, ma niente di esagerato." Mi raccomandai.
"Promesso. Ci sentiamo più tardi appena avrò qualche aggiornamento."
"A dopo Pauline."
"A dopo tesoro." Riattaccai il telefono.
Mi trovai davanti ad un parco, decisi di sedermi per un po' su una panchina godendomi i primi raggi di sole della primavera. Non avrei mai e poi mai pensato di ritrovarmi in questa folle città ma devo dire che ormai era diventata a tutti gli effetti casa mia.
Improvvisamente notai una giovane ragazza, aveva il telefono rivolto verso la mia direzione, molto probabilmente mi stava scattando delle foto. Cercai di fare finta di nulla, ma la ragazza si avvicinò sempre di più a me."Ehi." Ormai era arrivata esattamente dove mi trovavo io.
"Ehi." Le risposi con un mezzo sorriso.
"Tu sei Laura vero?" Annuii lentamente. Non mi ero ancora abituata al fatto che potessi essere riconosciuta per strada.
"Possiamo farci una foto?" Sgranai gli occhi.
"Una foto con me?" Le chiesi sorpresa dalla sua richiesta.
"Sì, se non è un problema." Poco dopo mi alzai e mi feci un selfie veloce con la ragazza.
"Grazie mille. Tu e Timothée eravate stupendi insieme, mi dispiace molto sia finita." Non dissi nulla alla sua affermazione, le sorrisi e basta. Doveva passare tempo prima di ri-ufficializzare la cosa.
"Ciao." Mi salutò e se ne andò.
Non capii esattamente il motivo per cui quella ragazza volesse farsi una foto con me, non ero assolutamente nessuno, non ero famosa. Devo dire che la sensazione che provai fu davvero strana.Ieri ho ufficialmente annunciato a Tim che avrei voluto vivere insieme a lui d'ora in poi e devo dire che la cosa mi elettrizzava parecchio. Ero curiosa di come sarebbe andata, di come sarebbe stato vivere insieme a lui e vederlo 24/7, mi sentivo così fortunata che era difficile spiegare a parole come mi sentissi in quel momento.
Mi alzai dalla panchina su cui mi trovavo e mi diressi verso l'edificio dove si trovava l'appartamento di Timothée, per le prime settimane accettai di rimanere a casa sua senza dovermi sentire la terza incomodo con Sofia e Jack, per quanto la cosa faceva ridere a tutti e 3 decidemmo che era meglio che io passassi un po' di tempo con Tim prima di trovare definitivamente un posto tutto nostro.
Presi l'ascensore e in poco tempo arrivai al piano, presi le chiavi dalla borsa e aprii la porta di casa. Sembrava che Tim fosse uscito infatti notai un post it attaccato al tavolo."Sono andato a prendere qualcosa da mangiare, torno presto! X". Mi sentii le farfalle nello stomaco e non potevo fare altro che sorridere. Sembrava tutto assurdo per essere reale.
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From strangers to friends, friends into lovers and strangers again. - t.c.
Roman d'amourLaura è una ragazza italiana catapultata nella Grande Mela in cui scoprirà il bello e il brutto di quel mondo così lontano da ciò a cui lei era sempre stata abituata. Un racconto nudo e crudo di ciò che è l'amore con una celebrità mondiale, tutti i...