10.

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Capitolo decimo.

"Cosa non perdoneresti mai a qualcuno?" Mi chiese in modo serio.

"Il tradimento, la mancanza di rispetto, la violenza. Tu?" Lo guardai in attesa dell risposta.

"Non posso fare altro che condividere con te."

"Ti hanno mai spezzato il cuore? Hai mai spezzato il cuore di qualcuno?" A quella domanda deglutì rumorosamente.

"Mi hanno spezzato il cuore. E spezzato no, devo dire no." Vide che ero pensierosa.

"Vuoi parlarne?" Alzai lo sguardo e fissai per un po' i suoi occhi, mi ci perdei letteralmente dentro fino a quando non tornai in me.

"In un altro momento te ne parlerò. Rispondi tu ora." Non volevo rovinare la serata parlando del mio ex.

"Entrambe." Lo guardai sorpresa.

"Beh non avevo dubbi fossi un spezza cuori." Ridacchiammo.

"Pensi che esistano anime gemelle?" Mi chiese curioso.

"Assolutamente sì. Ci credo molto a queste cose. Tu?" Annuì deciso e passò alla prossima domanda.

"Canzone preferita?"

"Se devo sceglierne una in assoluto è Sweather Weather - The Neighbourhood, te?" Gli chiesi.

"Sad people - Kid Cudi, quella canzone mi fa venire i brividi ogni volta." Gli presi un ricciolo tra i capelli e cominciai a giocarci, vidi che questa cosa gli piaceva molto, proseguì con le domande.

"Libro preferito?" sorrisi ripensando all'estate in cui divorai quel libro

"Norwegian Wood - Haruki Murakami. Quel libro è inspiegabile, lui mi piace un sacco e poi probabilmente Notti bianche di Dostoevskij. All'università abbiamo letto un sacco di autori russi pazzeschi."

"Perché hai studiato russo all'università? Mi avevi detto francese." Annuii, rimase sorpreso da questa cosa.

"Sì, ho studiato entrambe." Ridacchiai

"Tu mi stupisci sempre di più. Sei la persona più interessante che conosco."

"Non penso proprio, conosci persone assurde."

"Fidati che alcune persone che conosco sono più noiose di quanto tu creda. Tu hai qualcosa che mi fa andare via di testa." Arrossii a questa affermazione.

"Non sono nessuno io." Dissi a bassa voce

"Ehi ehi ehi, non dire mai più così. Tu sei assolutamente qualcuno, guardati dove sei arrivata con le tue forze a soli 22 anni." Mi accarezzò lentamente il viso e comincio a baciarmi lentamente. Cos'avevo fatto per meritarmi di conoscere una persona così fantastica?

"E il tuo libro preferito?" Gli chiesi curiosa.

"Il Giovane Holden di J. Salinger." Sorrisi.

"Una mia cara amica in Italia me l'aveva consigliato e mi è piaciuto moltissimo."

Sorrise e proseguì con le domande.

"Cosa ti piace di più di me?" Scoppiai a ridere.

"Non aspettavi altro che farmi sta domanda, vero?" Ridacchiai e risposi.
"Beh allora, i tuoi occhi sono penso il verde più bello che abbia mai visto, i tuoi capelli, il tuo sorriso e mi piace che sei molto altruista, gentile e maturo. Sai come parlare alle persone, sei attento e intelligente." Non feci in tempo di finire la risposta che mi stampò un bacio a stampo prendendomi il viso tra le mani.

"Adesso rispondi tu" ero troppo curiosa, ma allo stesso tempo nervosa.

"Il tuo sguardo dal primo momento mi ha colpito, hai gli occhi più belli di questo universo. Adoro il tuo sorriso e le fossette che ti vengono. Hai la faccia da stronza ma in realtà sei la persona più buona che conosca, mi piace la tua sensibilità e semplicemente il tuo modo di essere." Rimasi scioccata, nessuno mi aveva mai detto tutte quelle cose.

"Passiamo alla prossima domanda perché non so come comportarmi con tutti questi complimenti." Arrossii nuovamente.

"Non rifiutarli, accettali tutti. Sono sincero al 100%. La lista sarebbe ancora più lunga ma poi mi prenderesti per psicopatico." Scoppiammo a ridere.

Suonò Apocalypse canzone dei Cigarettes after sex. Nonostante si sentissero un po' di rumori del traffico esterno della città che non dorme mai, in quel momento sembrava fossimo le uniche persone rimaste sul pianeta terra. Ormai eravamo rimasti al buio con solo la luce dall'esterno ad illuminarci i visi.
Osservai i suoi lineamenti, gli accarezzai quella mascella così perfetta, quasi tagliente. Passai per dietro la nuca, fino ad arrivare ai suoi capelli. Chiuse gli occhi e si lascio trasportare dalle mie mani, lentamente mi avvicinai e gli baciai la guancia, il collo, tornando al naso, l'orecchio. Lo sentii ansimare silenziosamente. Continuai a stampargli piccoli baci per il collo. Avrei voluto che quel momento non finisse mai, ormai avevo perso la cognizione del tempo, potevano essere le 3,4 o le 5, non mi interessava. Volevo solo stare con lui in quel preciso istante.

"Ho voglia di te." Mi sussurrò all'orecchio, a quell'affermazione cominciai a baciarlo con più foga, le nostre lingue fuse in una soltanto.
Mi baciò il collo e lentamente mi tolse la maglietta, rimasi solo con il reggiseno.
Mi accarezzò la pelle, mi baciò le clavicole e scese fino ad arrivare all'altezza dei miei seni.
Mi tolse il reggiseno e mi succhiò i capezzoli, avevo i brividi su tutto il corpo. Lentamente gli tolsi pure io la maglia e gli baciai tutto il dorso, fino ad arrivare all'orlo degli slip. Tornai su e lo baciai nuovamente. Mi misi a cavalcioni su di lui. Ci guardammo intensamente. Mi accarezzò i capelli.

"Cazzo se mi fai impazzire." Sussurrò con voce roca. Le canzoni dei Cigaretteres After Sex continuarono a suonare.

Gli baciai la punta del naso e tornammo a baciarci come se non ci fosse un domani. Improvvisamente mi prese in braccio e mi portò nella sua stanza, che ricordavo da quella prima notte insieme a lui. Completamente al buio illuminati soltanto dalle luci del edificio di fianco, mi appoggiò delicatamente sul letto e si mise sopra di me, mente aprii le gambe, ancora in jeans. Me li tolse e rimasi solo con l'intimo. Giocò con l'orlo delle mie mutandine, facendomi gemere. Lo guardai, il suo viso, i suoi occhi che mi fissavano, avrei voluto divorarmelo. Non esisteva persona più perfetta.
Mi baciò la pancia e lentamente sfilò i miei slip. Rimasi completamente nuda sotto i suoi occhi, osservò il mio corpo e lentamente cominciò a toccarmi ed entrò con due dita, a quel gesto gemetti nuovamente. Vidi che si abbassò e sentii la sua calda lingua dentro di me, sentivo di essere in paradiso, la sua lingua continuava con foga a farsi spazio dentro di me, gli tirai i capelli i capelli dal piacere, si tolse e lo presi verso di me. Gli strappai letteralmente via i pantaloni della tuta e i boxer e in men che non si dica ero sopra di lui. Cominciai a sentirlo dentro la mia bocca, lo vedevo contorcersi dal piacere e continuai. Mi misi a cavalcioni su di lui e finalmente lo sentii dentro di me. Finalmente eravamo di nuovo una cosa sola.
L'unico rumore, in quel momento, oltre alla musica erano i nostri gemiti di piacere.
Improvvisamente si catapultò sopra di me e lo spinse dentro con forza, urlai dal piacere.
Si avvicinò a me e ci baciammo mentre lui si spingeva sempre più dentro di me, ad ogni spinta non riuscivo a trattenere i gemiti, tutto era così perfetto in quel momento.
Eravamo completamente in estasi entrambi fino a quando non venimmo contemporaneamente. Era l'orgasmo migliore che io abbia mai avuto, era come toccare il cielo con un dito.
Distrutto si distese di fianco a me e mi stampò un bacio sulla guancia, lo guardai.

"Sei incredibile." Gli dissi sussurrando all'orecchio, presi un suo ricciolo tra le dita.
Mi baciò lentamente.

"Sei bellissima." Mi fissò intensamente negli occhi illuminato ormai dall'alba imminente. Non potevo fare altro che guardarlo. Non poteva essere reale.

Entrambi completamente nudi, ci addormentammo abbracciati l'un l'altra e giuro che avrei voluto rimanere così per tutta la vita.

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Capitolo pieno di emozioni.
Non è perfetto, ma è autentico e spero che vi piaccia. :)

From strangers to friends, friends into lovers and strangers again. - t.c.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora