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Capitolo ventottesimo.

2 mesi dopo
Laura's pov:

Guardai fuori dalla finestra del mio appartamento. Era una giornata grigia di metà febbraio e le temperature erano davvero bassissime. Sentii la voce di Sofia in sottofondo, non riuscivo ancora ad abituarmi all'idea di vivere insieme alla mia migliore amica a New York, si era trasferita definitivamente a gennaio e devo dire che da lì erano cambiate molte cose.

"A che ora devi andare in aeroporto?" Mi chiese appoggiata alla soglia della porta che dava sulla mia stanza. Ero ancora seduta sulla sedia della scrivania a contemplare gli edifici e il traffico esterni.

"Tra 1 ora ho il taxi." Le risposi sorridendo.

Era un mese e mezzo che non vedevo Timmy. Era partito per girare un film a Londra e sarebbe stato lì per altri 2 mesi. Fortunatamente ero riuscita a prendermi 10 giorni di ferie e quindi oggi sarei finalmente partita per raggiungerlo.

"Allora sicura che non è un problema se Jack starà qui finché sarai a Londra?" Mi chiese dolcemente.

"Assolutamente no Sofi, l'importante che questa casa non diventi un porcile." Ridacchiai.

"Quando tornerai sarà tutto tirato a lucido, vedrai." Mi rassicurò.

"Sei felice di vederlo finalmente?" Mi chiese.

"Non immagini quanto."

Questo mese e mezzo l'avevo passato principalmente in compagnia di Pauline, Sofia, Deva, Nick, Giullian e Jack che hanno sempre cercato di farmi fare un sacco di cose divertenti e interessanti. Il lavoro andava alla grande e mi teneva la mente occupata la maggior parte della giornata. Ero davvero felice di poterlo rivedere non soltanto attraverso lo schermo di un telefono.

Un ora dopo arrivò il mio taxi, salutai con un abbraccio Sofia e le feci alcune raccomandazioni così come lei le fece a me. Quando uscì dal mio appartamento mi sentii davvero elettrizzata all'idea di andare a Londra, all'idea di rivedere il mio fidanzato.

Il viaggio in taxi mi misi le cuffiette e ascoltai musica immaginandomi come saranno questi 10 giorni. Quando arrivai all'aeroporto JKF presi il telefono e mandai un messaggio a Timmy:

"Appena arrivata in aeroporto. Ti scrivo quando atterro💓."

Inviai il messaggio ed entrai in aeroporto, imbarcai i miei bagagli e cercai il mio gate.
Una volta fatti tutti i controlli necessari, finalmente entrai in aereo, ascoltai le istruzioni delle hostess per qualche minuto fino a quando decisi di non guardarmi un film sullo schermo di fronte a me.

La maggior parte del tempo del volo lo passai dormendo e quando arrivai a Londra erano già le 6 di sera.
All'aeroporto c'era un autista che mi accolse e mi aiutò con i bagagli.

"Buonasera signorina, ha avuto un volo tranquillo?" L'autista mi chiese guardandomi attraverso lo specchietto retrovisore.

"Tutto davvero fantastico." Gli sorrisi, ammirai il paesaggio che scorreva di fronte ai miei occhi. Era la mia seconda volta a Londra, la prima volta era a 17 anni con la scuola e pensai a quanto incredibile era la mia vita in questo momento, a quanto tutto fosse davvero troppo surreale a volte.

From strangers to friends, friends into lovers and strangers again. - t.c.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora