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Capitolo ottavo.

Raccontai tutto a Sofia, devo dire che l'aveva presa piuttosto bene. Dopo di che, riposai per qualche oretta o almeno cercai anche se il pensiero cadeva sempre e solo su una persona.

Come promesso a Pauline, la raggiunsi a casa sua. Mi aprii la porta con un sorriso a 200 denti.

"Eccola qua, colei che non regge l'alcol." Scoppiammo a ridere, mi fece entrare.

"Tisana?" Mi chiese, annuii.

Mi sedetti sul divano, mi massaggiai lentamente le tempie, il mal di testa non mi era ancora passato. Onestamente, non sapevo nemmeno cosa raccontare a Pauline, era pur sempre sua sorella, forse era meglio omettere alcuni dettagli tipo il fatto che abbiamo fatto sesso.

Si avvicinò, mi passò la tisana ai frutti di bosco, la mia preferita.

"Lo sapevo che l'avresti adorata." Le sorrisi soddisfatta.

Si sedette vicino a me e mi scrutò con uno sguardo malizioso. Mi sentii mancare l'aria per un secondo per l'imbarazzo.

"Beh, com'è andata? Ti ha trattata bene mio fratello? Gli spacco la faccia se non l'ha fatto." Le diedi un piccolo colpetto sul braccio.

"Pauline, è stato gentilissimo tranquilla. Fin troppo devo dire." Abbassai lo sguardo e arrossii.

"Ahhh qualcuno qui è cotto." Scossi violentemente la testa in segno di disapprovazione, forse non volevo ancora ammetterlo a me stessa.

"Tutto questo non va bene." Dissi quasi sussurrando.

"Perchè no?" Mi guardò con le sopracciglia corrugate.

"Facciamo parte di due mondi completamente diversi. Non potrebbe mai funzionare e poi non è nemmeno detto che provi interesse nei miei confronti."

"A me sembra che ti stai facendo un po' troppe paranoie. Ti posso assicurare che mio fratello è una persona più semplice di quanto tu possa credere, okay il suo lavoro è decisamente molto importante ma alla fine anche noi seppur lavorando dietro le quinte facciamo parte di quel mondo che tu trovi così spaventoso." Stavo per parlare quando mi interruppe.

"Ah e poi è palese che è interessato a te, sennò non ti avrebbe mai chiesto di passare la notte insieme. E fidati lui non è proprio il tipo per le avventure di una notte." Arrossii nuovamente e sentii una vampata attraversarmi tutto il corpo.

"Pauline, io ti voglio troppo bene, non voglio rovinare la nostra amicizia."

"Ma rovinare cosa? Sarei la persona più felice al mondo se una delle mie più care amiche diventasse anche mia cognata." Scoppiammo a ridere e per poco non sputai l'acqua bollente che avevo in bocca.

"Dai smettila, come fa a essere interessato ad una come me?"

"Forse perché sei bellissima, intelligentissima e semplicemente perfetta." Le diedi un ulteriore colpetto sul braccio.

"Smettila, non è vero Pauline. Potrebbe avere chiunque, figurati se va a complicarsi la vita con una come me." Scoppiò a ridere e scosse la testa.

"Tu aspetta e vedrai." Fece un sorriso malizioso.

"No, tu non fare assolutamente niente." Alzai la voce abbastanza nervosa di cosa avrebbe potuto fare.

"Non farò niente infatti, ma non vedrò l'ora di urlarti "te l'avevo detto" un giorno." Ad un certo punto sentii il telefono vibrarmi, lo presi in mano.

Timothée: Una foto in allegato

Aprii la foto che mi aveva mandato, era un dizionario italiano. Mi vibrò di nuovo il telefono.

"Quando cominciamo? ;)" Mostrai il messaggio a Pauline. Rimase a bocca aperta.

"Ma per caso l'universo ti sta dando dei segnali?" Ridacchiò.

"Smettila, mi sa che ha soltanto bisogno di una professoressa di italiano." Ridemmo a crepapelle.

"Sì certo, ha proprio un urgente bisogno d'imparare meglio la lingua." Tirò fuori la lingua simulando un bacio e forse anche qualcos'altro. Non riuscivo a smettere di ridere, avevo le lacrime.

Passai tutto il pomeriggio e la serata da Pauline, ordinammo qualcosa da mangiare e guardammo Me before you piangendo per praticamente tutta la durata del film. Io e Timothée ci eravamo mandati parecchi messaggi quel pomeriggio, come se ci conoscessimo da anni.

Quel fine settimana ci mandammo almeno 200 messaggi, riuscivamo davvero a parlare di tutto. Era un continuo stuzzicarsi e prendersi in giro e parlare della vita in generale.

Arrivò lunedì e mi diressi verso lavoro. Era una giornata stupenda, il cielo era azzurro senza una nuvola in vista ed ero di buon umore, anche se quella sensazione così spensierata un po' mi spaventava. Dov'era la fregatura?

Arrivai un ufficio, salutai Nick con due baci, Deva e Pauline. Ad un certo punto arrivò Pascal, il nostro capo.

"Bene ragazzi, i prossimi due mesi saranno molto intensi. Dobbiamo prepararci alla New York Fashion Week e al Met Gala. So che parlavamo di chi avrebbe partecipato a cosa. Ora vi do i nomi." lo ascoltammo tutti attenti.

"Allora visto che il programma della Fashion Week è molto persistente, avrò bisogno di un po' di voi. Nick, Deva, Josh, Hannah, Angelique e Tatiana ho scelto voi. Per quanto riguarda il Met Gala avrò bisogno soltanto di tre persone." Speravo di essere scelta per poter partecipare ad uno di quegli eventi, sarebbe stato un peccato se avessi dovuto lavorare solo dall'ufficio.

"Pauline, Rebecca e Laura. Siete le più giovani, le più nuove, ho moltissime aspettative su di voi e sono sicura che farete un ottimo lavoro." Non riuscivo a smettere di sorridere, ma stava succedendo davvero? Avrei fatto da corrispondente per la nostra compagnia al Met Gala?

"Il vostro compito sarà di riuscire ad avere un insight all'interno del Met Gala, partendo dal red carpet fino ad arrivare dentro l'evento. La vostra documentazione verrà messa sul nostro sito web, saranno presenti moltissime agenzie stampa ma noi dovremmo differenziarci perchè non siamo in cerca del gossip ma dei vari look che verranno presentati con le relative case di moda. Ora vi sembrerà complicato, perchè è il primo anno che partecipiamo, ma sarà tutto più chiaro nelle prossime settimane."

"Ah è un ulteriore bonus per voi, sarete invitate anche all'after party del Met Gala." Mi sentii sopraffatta dall'emozione, tutto questo sarà davvero fenomenale.

"Bene ragazzi, mettiamoci al lavoro ora. Altri dettagli ve li comunicherò appena ne avrò."

Io e Pauline ci abbracciammo.

"Sarà una serata epica, sono pronta a commentare tutti i look. Ah e poi ci sarà Timmy." Mi fece l'occhiolino, mi ero completamente dimenticata di questo dettaglio. Ora mi sentivo decisamente più nervosa del dovuto.

Le prossime settimane mi avrebbero regalato molte sorprese.

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Ciao, che ne dite? Cerco di metterci molte conversazioni perché voglio farvi entrare nel vivo della cosa il più possibile. Ma prometto che avrete le farfalle nello stomaco molto presto :)

From strangers to friends, friends into lovers and strangers again. - t.c.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora