"Le bugie non si dicono"
La voce di mia mamma rimbomba prepotentemente nei miei orecchi mentre la guardo senza vergogna negli occhi così simili ai miei.
Mi sento in colpa, a dirle che ieri è stata una serata magica, e che mi sono divertita un mondo con Telia, ma come posso gestire la verità e dirle:
"Tua figlia si è sentita di nuovo male per una piccola distrazione."Povera donna insieme a mio padre hanno rinunciato a vivere per prendersi cura di me e della mia malattia.
Anche se non siamo due cose diverse perché non esiste Danica senza Diabete, D&D per sdrammatizzare.
Questa malattia è uno zaino pesante ormai cucito sulle mie spalle, naturalmente non mi sto lamentando orma so che tutto è diverso per me e la vita la prendo come è, senza illusioni.Ma non è giusto fare soffrire chi ha il cuore provato già dalla consapevolezza che la creatura che più amano non potrà mai avere quella normalità che una mamma spera.
Dopo averle raccontato nei minimi dettagli, particolari mai avvenuti, soffermandomi con consapevolezza su cose che di sicuro gli fa piacere ascoltare come aver mangiato sano e aver fatto le mie dosi di medicina cerco di svincolarmi, devo ritornare in Albergo per dargli il resto dei miei pochi risparmi.
Mi sono chiesta spesso cosa avrei fatto con questi risparmi ma non decidevo mai nulla perché non erano mai abbastanza, e forse non sono molti nemmeno per la stanza di stanotte, visto il lusso che mi circondava, ma non ho altro, e chiedere ai miei è impossibile.
La mia malattia ha influito anche sullo stato economico della mia famiglia, quando hanno scoperto che ero diabetica e lo sarei stata per il resto della vita, mi hanno portato da decine di professori che continuavano a spillare soldi facendo pressione sulle speranze dei miei genitori.
Probabilmente questo accanimento da parte di mia madre è dovuto al senso di colpa, come se fosse solo dovuto al suo patrimonio genetico questa disgrazia che mi ha trasmesso.
Il tempo e le assicurazioni di chi invece fa questo mestiere con coscienza ha aiutato tantissimo i miei genitori a fare i conti con la realtà.
Il medico che ormai mi cura da anni è diventato praticamente uno di famiglia, e non lo sostituirei mai per la sua schiettezza e per la sua professionalità.
Fin da subito ha chiarito la mia posizione, rendendomi responsabile delle mie scelte, a tre anni ero già autosufficiente per farmi le insuline.
Non è stato facile, ma i drammi credo siano altri, i temporali ti aiutano ad apprezzare una giornata di sole, ma un uragano non ti farà più riprendere perché potrebbe distruggere tutto ciò che ami ed io sono solo sotto la pioggia.
Mi sono lasciata distrarre da mille pensieri che appartengono al passato, mentre ora devo correre per inseguire il mio presente.
E per quanto non piacevole il presente consiste nel pagare una stanza di un albergo mega lussuoso.
Mi viene da sorridere pensando che se almeno ci fossi stata con il mio ragazzo invece che con la mia migliore amica forse sarebbe meno doloroso spendere i miei risparmi, ma poi mi ricordo che non ho un ragazzo e probabilmente non lo avrò mai.
Non sono una bambina, ne ho la faccia da perdente, ma non esiste qualcuno che appartiene ai miei sogni.
I ragazzi che fino ad ora ho conosciuto sono stati semplicemente banali,
c'erano quelli che scappavano quando vedevano la mia malattia, oppure la categoria che proprio non sopporto, quelli che mi davano ragione per ogni cosa e non perché spesso ho ragione ma perché
avevano pietà della mia condizione.
Che poi la pietà non mi si addice, sono una donna come tutte le altre, con sogni e paure, che non vuole altro che vivere la propria vita.
Giuro sto bene, ormai nella mia vita mi sono prefissata uno scopo, diventare qualcuno d'importante per me stessa.
Appena mi rializero economicamente viaggerò per il mondo, scoprendo tutto ciò che un piccolo paese mi ha precluso.
Forse non tutti riescono a capire la mia voglia di volare più in alto di questo piccolo paese, e in fondo le mie motivazioni non sono nemmeno convincenti per gli altri, perché sono le mie carenze.
Un ristorante messicano,un volo in mongolfiera, un sorriso sincero che non abbia nulla di perfetto e la lista potrebbe allungarsi notevolmente perché le mie stranezze sono molte.
La passeggiata per arrivare in albergo non dura molto, perché ormai le scorciatoie di Cerignola sono le strade che preferisco, lontane da chi esce per farsi vedere o per perdere tempo perché non vuole raggiungere la meta che si sono prefissati.
Questa è solo la mia teoria, ma anche su questo ho le mie idee come ormai avrete capito.
Arrivati nel esatto punto in cui ieri ho vomitato ripenso alla faccia di quel tipo.
Non conosco nemmeno il suo nome, e questo non che mi interessa ma almeno potevo mandarlo a quel paese stamattina con il suo nome.
Devo ammettere che ha carattere, non ha smesso di provocarci un attimo, e ha continuato anche quando gli ho riservato gratuitamente la mia rabbia, ma la colpa e sua si intromette in cose che non gli competono.
Arrivati alla reception per fortuna non c'è il ragazzo di stamattina, ma la mia gioia di trovare qualcun altro dura un attimo perché devo ricominciare tutto da capo." La prego deve prendere questi soldi, stanotte sono stata ospite di questo albergo e voglio pagare."
" Signorina mi dispiace ma non posso aiutarla, qui non risulta nessun addebito ma la camera è stata pagata "
" Ok allora mi dica chi ha saldato il conto per favore"
" Mi dispiace c'è una postilla che chiede riservatezza."
"La mia rabbia sta iniziando a cedere e tra un po' inizio ad urlare, poi peggio per voi."
Vedo nei suoi occhi un certo timore, ma continua a fare il mafioso silenzioso.
Allora mi gioco la carta del direttore, in fondo crescendo qui conosco l'uomo che possiede l' unico albergo del posto, almeno di nome."Mi chiami il signor Pensa gli dica che Danica lo vuole vedere"
"Ha un appuntamento?"
" Brillante receptionist se avevo un appuntamento non stavo qui da tre ore a perdere tempo, non crede"
Il mio sottile sarcasmo non deve piacergli perché entro un minuto mi trovo due buttafuori che mi invitano ad andare fuori, non ho molta scelta perché questi scimmioni sono più forti di me, ma mi rimane la mia intelligenza, su questo nessuno mi può battere.
Faccio finta che accondiscendo ma alla loro prima distrazione mi fiondo via scappando per trovare l' ufficio del Capo.
Mentre corro compiacendomi di quello che ho appena fatto vado a battere probabilmente contro un muro per il dolore che sento andandoci incontro.
Ecco lo sapevo la mia fortuna, infatti i due scimmioni in un attimo sono su di me e mi sollevano come una piuma, questa volta non con molta gentilezza visto che si sentono derisi." Lasciatela immediatamente"
Chi è? Mi chiedo,ma in un attimo capisco non ho ancora alzato il volto ma mi rendo conto che la voce e del tipo.
I miei occhi infatti danno conferma al mio intuito." Si può sapere perché sei sempre nei guai ?"
" Si può sapere perché non pensi agli affari tuoi?"
" Non per sottolineare ma è solo grazie a me che questi gentilissimi signori non ti hanno buttato di peso fuori."
" Non avevo bisogno del tuo aiuto, con questi due scimmioni ci stavo parlando io."
" Ok come desideri, dolcissima rompiscatole"
Non finisce nemmeno di parlare che fa cenno a quei due Hulk di riprendermi ." Giù le mani, ok sconosciuto,comanda a questi personaggi della Marvel di mettermi giù."
" Ragazzi scusate il suo disagio psicologico, lasciatela a me."
" Sicuro signor Colton"
" Tranquilli ho domato animali più selvaggi lei è solo intimidita da me"
" Illuso"
So di essere in una posizione scomoda ma proprio non riesco a stare zitta.
Appena i due girano le spalle avanzo ignorando di proposito l' egocentrico." Miss Brutto Carattere dove credi di andare?"
" Grazie dell'aiuto ma ora puoi ritornare dalla tua mamma, bimbo viziato e arrogante."
"Ancora con questa lingua biforcuta, nonostante è da ieri che ti salvo la vita."
So che ha ragione ma il suo modo di porsi mi irrita.
" Non sono affari che ti riguardano comunque devo parlare con il proprietario dell'albergo, voglio pagare la camera in cui ho dormito ieri."
" Ma il signor Pensa non è in questo Albergo, e poi ieri quando vi ho accompagnati qui ho visto un uomo anziano che vedendovi così rovinate e disperate ha voluto aiutarvi.""E chi è lo ricordi ?"
"È andato via stamattina, ma perché lo cerchi con tanta insistenza."
" Non mi piace avere debiti con nessuno e poi non ero disperata ieri sera, avrei semplicemente pagato stamattina."
"Goditi questa possibilità hai passato la notte in un albergo di questo valore, e qualcuno ti ha voluto fare un regalo."
Il suo sorriso mi infastidisce subito, pensa che io non possa pagare il mio debito e si legge da ogni parte del suo volto." Guarda che io ci sono abituata, ho un azienda tutta mia che promette molto bene sulle piattaforme di e-commerce più importanti al mondo.
Ma non preoccuparti so che non puoi capire, probabilmente tu vieni mantenuto da tuo padre.""Vedo le menzogne che porti dentro e non mi interessa continuare questa discussione ciao miss Brutto Carattere"
Prima che io possa aggiungere altro, si volta e va via.PS questo capitolo e per la mia amica Carmen che questa settimana sta affrontando un ricordo doloroso💞
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ISTRUZIONI PER LA FELICITÀ
RomanceLa verità è l'opposto delle bugie e il nero è nettamente lontano dal bianco, ma se tutto fosse così classificabile non esisterebbero le meravigliose eccezioni della vita. Un soffitto di nuvole fa da contorno perfetto a dei muri fatti di alberi, e se...