Casa dolce Casa

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Appena Noah ritorna nel suo ufficio per sbrigare alcune faccende con Armando, mi affrettò a chiamare Luca il mio amico dell'agenzia.
Con Luca ci conosciamo da bambini, ed è il ragazzo più disponibile che io abbia mai conosciuto.
Ad essere sincera di questa sua peculiarità a volte io e Telia ne abbiamo anche approfittato, ma sempre in buona fede perché entrambe gli siamo molto legate.
In passato ho anche creduto che potesse nascere del tenero fra Luca e Telia, ma il tempo ha confermato che alla base della loro complicità c'è solo un genuino affetto, e la loro voglia di sentenziare le mie scelte.

A loro dire, faccio sempre la scelta più facile per paura che un tragitto più lungo mi potrebbe regalare scorci più belli, e tutto ciò andrebbe contro la mia tesi che la vita non regala belle sensazioni ma solo verità dolorose.

Quando saprà di Noah rimarrà scioccato, lui rasenta il contrario di tutto ciò che gli ho detto in questi anni.
Anche Telia nonostante lo sentiva aleggiare nell'aria dal nostro primo incontro, come dice spesso, non si aspettava che dopo solo pochi giorni io volessi provare finalmente a vivermi le emozioni.
Detta così appaio come una ragazza senza vita ne sorriso che vive la vita in maniera apatica, ma non sono esattamente così, mi definirei solo estramamente prudente nel lasciarmi andare.
Tra l'altro vivendo in un piccolo paese ed essendo malata dalla nascita non ho avuto molto modo di sperimentare le follie adolescenziali che mi spettavano, quindi ho sempre optato per una vita più tranquilla che non mi dovesse riservare sorprese spiacevoli.
Naturalmente tutto questo prima che io scegliessi Noah.
Che poi anche la parola scegliere è un eufemismo, perché in effetti "scegliere" deriva etimologicamente dal latino ex-eligere, che significa preferire, optare, selezionare, decidere, ma io non l'ho preferito ad altri ragazzi, non essendoci nessuno nella mia lista non ho nemmeno dovuto optare o selezionare la sua candidatura nella mia vita, quindi per essere più corretti probabilmente è lui che ha scelto me.
Mentre blatero con me stessa su chi avesse scelto chi, una voce a me molto cara mi riprende.

"Ancora parli da sola?"

" Ciao Luca, riflettevo ad alta voce. Come stai?"

"Sto bene grazie, Ma questa chiamata così formale è molto strana che succede?"
"Beh in effetti vorrei chiederti un piacere ma questa volta va anche a tuo vantaggio te lo prometto."

"Che succede?
Di cosa hai bisogno?"

"C'è un mio amico che vorrebbe vedere una casa e gli ho proposto quella villetta che mi facesti visitare qualche mese fa è ancora disponibile?"

"Certo che lo è.
Ma chi è questo tuo amico e da dove sbuca fuori?
Inoltre quella essendo una villa non è per tutti."

"Ricordi che ti avevo detto che doveva venire un nuovo socio di Armando?"

"Sì lo ricordo, e ricordo anche che non ti era molto simpatico ora addirittura vuoi trovarci una casa"

"Beh ora le cose sono un po' diverse sono stata un po' frettolosa nel giudicarlo sono sicura che ti piacerà"

"Non ne sono così sicuro, ma sono curioso di conoscerlo, ci vediamo in serata va bene?"

" Sì possiamo mangiare qualcosa insieme e poi andiamo a visitare la villa, lo dico anche a Telia."

"Ok a dopo"
" A dopo Luca"

La piacevole conversazione, che ho appena finito di avere con Luca, viene interrotta da uno sguardo alquanto accusatorio.
"Chi è questo Luca?"

" Come chi è questo Luca ?
Ti ho detto che chiamavo un mio amico, per farti vedere la casa"

" E perché dobbiamo andarci anche a cena?
Non è meglio che stasera c'è ne stiamo per conto nostro, magari facendo una spa di nuovo."

" Dai non brontolare, sono miei amici e voglio che li conosci un po' meglio anche tu."

" Va bene a patto che dopo dormi da me."

" Vediamo se ti comporti bene, ci penso."

" Ok mentre pensi ricorda questo..."
Sì avvicina e mi bacia, un semplice bacio a stampo, ma che per il mio cuore sembra un avvenimento indimenticabile e inizia ad accelerare senza freno.

Cerco di fare la disinvolta, non appena allontana le labbra dalle mie.

" Ora è meglio che ci prepariamo per uscire, Luca odia i ritardatari."

" Io ti bacio e tu pensi a Luca.
Poi dici che questo presunto amico deve piacermi."

" Non è che mi stai diventando geloso?"

Non mi risponde con la voce, ma in questo momento sul suo volto leggo ogni tipo di arrabbiatura.

Dopo dieci minuti di silenzio, finalmente arriviamo di fronte alla villa.

" È questa?"

" Sì non la trovi pazzesca?"

" Ma è tutta da rifare?"

" Questo è un dettaglio, invece vedi quanto è bella, ha anche una fontana nel giardino."

"Dovresti lavorare con me, invece di stare in quel negozio"

La voce di Luca, mi fa girare di scatto e come se fosse la cosa più giusta e normale del mondo mi  abbraccia sollevandomi un po' da terra.

Gli occhi di Noah percorrono perplessi il mio viso e poi si poggiano arrabbiati su Luca.

" Piacere lei deve essere l'agente immobiliare.
Io sono Noah il fidanzato della ragazza che ha appena sollevato tra le braccia."

"Piacere sono Luca, il migliore amico di Danica e Telia."

Poi si gira verso di me, e con tono al quanto deluso mi chiede da quanto c'è questa novità.

"Ti spiegherò tutto dopo a cena, ma ora fagli vedere la villa."

"Va bene signorina, ma non pensare di eludere le mie domande.
Allora prima che entriamo è giusto dire che il valore dell'immobile è molto alto e non è per tutti."

Quest'ultima affermazione sembra essere una velata ma non troppo frecciatina a Noah, che non si perde d'animo e risponde a tono.

"Quanto potrebbe costare mai una catapecchia da ristrutturare?"

" Quella che lei definisce una catapecchia signor Noah è appannaggio di pochi, essendo uno stabile di notevole grandezza situato in un posto centrale della città.
Comunque la capisco, molti altri prima di lei, hanno sottovalutato la villa consapevoli che non faceva per loro.
Un po' come  la storia della volpe e l'uva, la conosce signor Noah?"

"Mi dispiace ma non conosco le favole comunque la mia domanda era diversa, quanto costa questa catapecchia?
Anzi non me lo dica nemmeno qui c'è un assegno firmato in bianco ci metta la cifra che chiede il proprietario.
Questa casa deve diventare mia."

L'aria che si respira tra questi due non è delle migliori, si è creata una bolla di gelosia, dovuta probabilmente all'arroganza di Noah e alla delusione di Luca di non essere più l'unico Gallo del pollaio.

"Tesoro non è meglio che ci pensi un attimo?
E magari domani diamo una risposta a Luca."

"Non ne ho bisogno, perché leggo  nei tuoi occhi che questa casa ti piace tantissimo e non ho bisogno di altro, in fondo in futuro ci verremo a vivere insieme."

Se la prima parte del discorso è molto romantico, sentirsi il peso di un qualcosa che non si era ancora deciso, fa innervosire la mia determinazione a non far decidere gli altri per la mia vita.

"La casa deve piacere a te, perché l'unica cosa certa in questo momento e che  ci andrai a vivere tu, e non io."

Ad approfittare immediatamente di questa mia reazione e Luca che mi spalleggia aggiungendo che  il futuro nessuno lo può prevedere.

La faccia di Noah, esprime rabbia in tutti suoi bellissimi lineamenti ma, nonostante questo rimane impassibile e aggiunge una sola frase: "Esatto il futuro nessuno lo può prevedere magari oltre a te in questa casa ci saranno i nostri figli."
Dopo questo scambio di opinioni abbastanza frizzante il resto della serata procede più o meno sullo stesso andamento.
Per fortuna con me c'era Telia, ed entrambe cerchiamo di porre rimedio all'incompatibilità di questi due.




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