Entertainer

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Avete presente quando vi sentite in colpa, vuoti e talmente incazzati da non riuscire nemmeno a parlare? Ecco quella ero io nelle ultime due ore.

Avevo iniziato a piangere nell'esatto momento in cui mi ero resa conto che Zayn era uscito di casa diretto chissà dove in una città che nemmeno conosceva. 

A quel punto anche l'ansia si aggiunse al mio stato d'animo e l'unica cosa che feci fu bussare alla porta di camera di Liam.

«Posso?» Chiesi dopo aver sentito la sua voce sussurrare un chi è?

Appena mi vide sorrise, sorriso che si spense quasi subito dopo che vide i miei occhi lucidi e gonfi. 

«Kar che cazzo succede?»

Era preoccupato, si preoccupava sempre per me.

«Io credo di aver fatto un disastro e lui, lui piangeva e ora...» Parole sconnesse che mandarono il ragazzo davanti a me ancora più in confusione. 

«Calma prendi un bel respiro, sono qui.»

Non dissi nulla, dopo le sue parole mi tuffai tra le sue braccia e iniziai a raccontargli tutto. 

«Il capitolo  One Direction é sempre stata una ferita aperta per lui, non è colpa tua, non devi nemmeno pensarlo.

Io come anche Niall e lui stesso per primo sappiamo che gli mancano i momenti da band e gli altri, ma che è troppo orgoglioso per fare il primo passo.»

Non sapevo molto di questo, solo poche notizie dai magazine.

Allo studio mi era capitato qualche volta di incontrare l'amica di uno di loro, Lea, con la quale avevo parlato diverse volte e ci eravamo ripromesse di tenerci in contatto per un caffè.

A parte questo niente altro. 

«Forse gli servirebbe una spinta.»

Azzardai non sicura che fosse una buona idea.

«Non lo so, vedi io e Niall ci avevamo provato anni fa ma lui lo aveva scoperto prima che potessimo fare qualcosa e non ci parlò per più di due mesi.»

Perfetto anche il voto di silenzio, cosa era successo per ridursi a tutto questo? 

«Okay è rischioso ma potrei chiedere aiuto a una amica che ha contatti diretti con lui e magari se si incontrano cederanno entrambi, fingerà di essere incazzato con noi ma poi gli passerà.»

«Dio non ci credo! Tu hai già deciso e lo farai con o senza il mio aiuto non è così?

Beh mi dispiace ma stavolta non sarò dalla tua parte, non sai ciò che è successo e non sarò io a raccontartelo solo sappi che la tua idea non porterà a niente di buono!»

Se prima stavo male ora era anche peggio, un peso sul petto che peggiorava a ogni parola di mio fratello.

«Scusa se voglio aiutarlo allora! Cazzo è uscito due ore fa e non è ancora tornato non può fare così, lui non- non può Liam.»

I miei occhi erano di nuovo inondati di lacrime e la mia voce rotta, mi sentivo girare la testa tanto che mi dovetti appoggiare a lui per non cadere.

Iniziò ad accarezzarmi i capelli e sussurrarmi qualche frase di conforto all'orecchio. 

La suoneria del suo cellulare si mise a squillare qualche istante dopo e lui dopo aver dato un occhiata al mittente premette sulla cornetta verde.

«È lui.» E quando si accorse della mia richiesta silenziosa impostò il vivavoce.

«Zayn dove sei finito? Sei impazzito o cosa?»

Dall'altro capo del telefono arrivava solo della musica e quelle che sembravano delle urla.

All for you  ||Z.M|| (Wattys 2022)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora