Two Of Us

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«Louis!»

Furono due secondi, soltanto due, poi mi ripresi e smisi di guardarlo scaraventandomi sulla porta e provando ad aprirla.

Odiavo le porte di Karen per questo motivo, si potevano aprire e chiudere solo con le chiavi e lei ovviamente se le era portate via. 

Se era uno scherzo non era per niente di buon gusto, cominciai a battere prepotentemente i pugni sulla superfice di legno.

«Karen apri questa cazzo di porta! Non è divertente. Fammi uscire subito da qui.»

Nulla, se ne era andata e mi aveva lasciato li da solo ad affrontare la causa dei miei incubi in quegli ultimi due mesi.

Battei ancora i pugni.

«Cazzo Karen fammi uscire o ti giuro che tra noi finisce qui!»

Non lo volevo dire davvero ovviamente, ma tanto era tutto inutile. 

«Se ne è andata, non credo usciremo da qui molto presto.

A dirla tutta non credo che usciremo se non dopo aver chiarito.»

Era tanto che non sentivo la sua voce, certo ascoltavo spesso alcune delle sue canzoni ma non era la stessa cosa.

Lui era calmo, non so come ma lo era. 

Mi girai con cautela, quasi avessi paura che potesse saltarmi addosso da un momento all'altro, ma era solo Louis, non lo avrebbe mai fatto. 

«Cazzo!» Urlai con tutta la rabbia che avevo in corpo in quel momento.

La mia mano colpi il mobiletto di ingresso e fece cadere sul pavimento una foto della mia ragazza che abbracciava un bambino, forse suo cugino.

La cornice si frantumò in mille pezzi ma non ci prestai attenzione e camminai fino al salotto.

«Dovresti calmarti, quello incazzato dovrei essere io per tutto ciò che hai detto su di noi e anche per ciò che non hai detto forse.»

Affondai in quegli occhi azzurri come il mare, occhi che riuscivano sempre a calmarmi un tempo ma che ora mi mandavano soltanto in panico. 

Mi sentivo morire, il respiro mi si appesantì sempre di più e anche le lacrime inondarono i miei occhi.

Mi sedetti prima che le gambe tremanti mi abbandonassero e buttai fuori di tutto, tutto ciò che avrei voluto dirgli da anni.

«Cosa vuoi Louis? Sei qui per picchiarmi? Per dirmi che sono un coglione? Che ho rovinato tutto?

D'accordo accomodati, non cercherò di giustificarmi perché so di essere stato una vera merda.

Vuoi rinfacciarmi di non averti chiamato quando è morta Johannah? Mi merito anche questo. Ora sei qui puoi fare tutto avanti!»

Mi ero già ridicolizzato abbastanza, ora toccava a lui.

Mi avrebbe insultato e io sarei stato zitto, andava bene così. 

«Come stai Zayn? Va meglio, ti sei calmato?»

Una frase, semplice, semplicissima ma mi fece scoppiare a piangere.

Lo avevo trattato di merda, lo avevo fatto di nuovo qualche momento prima e lui era li a chiedermi come stavo.

Era sempre stato così, il fratello maggiore che si preoccupava e che era sempre stato li quando ne avevo bisogno.

«Perché fai così? Non me lo merito.»

Le mie mani erano rossissime per quanto avevo stretto quel cuscino e le mie guance bagnate.

«Sapevo che Lea stava tramando qualcosa, non riesce mai a mentirmi. Ieri ho letto i messaggi che si è scambiata con una certa Karen e ho capito tutto.»

All for you  ||Z.M|| (Wattys 2022)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora