Talk To Me

110 8 3
                                    

Eravamo chiusi nell'appartamento della mia ragazza da quasi quattro ore e stavamo recuperando tutti quegli anni persi.

Mi era mancato stare a parlare con Louis, passare da un argomento all'altro come se niente fosse mentre fumavamo una sigaretta (rigorosamente sul terrazzo o Karen mi avrebbe ucciso) e bevevamo birra.

Mi aveva raccontato di Lea, che lo aveva salvato dalla depressione più volte, dopo la morte di sua madre e poi di nuovo dopo la rottura con Harry per via dei paparazzi e social e di come fortunatamente si erano riavvicinati poco dopo.

Mi aveva promesso che mi avrebbe portato da lui un giorno così avrei potuto scusarmi e finalmente saremmo tornati quel gruppo di cinque pazzi scatenati uniti dalla stessa passione.

Io d'altro canto gli stavo raccontando di come la mia vita era cambiata.

«Così questa Karen ti ha proprio rubato il cuore, sei cotto Malik basta pronunciare il suo nome e i tuoi occhi iniziano a brillare.».

Disse provando a prendermi in giro

«Oh da che pulpito, disse quello che organizzava le fughe romantiche nel mezzo di un tour lasciandoci in tre su un palco a provare!»

Ricordare ciò che avevamo vissuto tutti insieme era ogni volta un'emozione unica, quanto eravamo stati fortunati a trovarci e quanto coglioni a lasciarci andare?

«Da come ne parli mi piace, si insomma sembra una ragazza con carattere e poi è merito suo se siamo qui a parlare no?

Già per quanto fossi ancora incazzato con lei lo era.

«I tuoi come stanno invece?»

Ecco, tasto dolente.

«Vuoi la verità Lou? La verità e che non lo so come stanno, non li vedo più da quando io e te ci siamo detti addio anni fa.

Credimi per quanto stronza possa essere stata Karen a chiuderci qui dentro, sto sperando faccia una cosa simile e mi aiuti anche con loro.»

Lui era scioccato, e come biasimarlo, ma poi si riprese e mi rivolse un sorriso di conforto.

«Mi dispiace Zà, dico sul serio non mi sarei mai aspettato una cosa del genere e sono certo che se ti ha aiutato con me lo farà anche con i tuoi genitori, e avrà il mio aiuto.»

«Pensavo, si insomma potremmo fingere di non avere risolto, di odiarci più di prima quando torneranno, così da farle sentire almeno un po' in colpa.»

Lui annuì con un sorrisetto complice sulle labbra. Avevo un sacco di cose da chiedergli, di suo figlio per esempio e poi della sua musica, e una ancora più importante.

«Freddie?» Lui si aprì in un sorriso mozzafiato, Ben la avrebbe pensata così credo, per poi iniziare a raccontare in ogni dettaglio, dalla prima parola del suo bambino al suo rapporto con Harry.

Era meraviglioso vedere e sentire tutta la passione che metteva nel raccontare se stesso e le persone che amava, un po' lo invidiavo non ero mai riuscito a essere estroverso come lui o gli altri.

«Ho sentito del tour.» Disse poi interrompendo tutti i suoi discorsi.

«È magnifico, come le tue canzoni, ed è anche stupendo il fatto che tu sia riuscito a superare l'ansia da prestazione.»

Lui ovviamente sapeva di tutti i miei drammi.

«Sì più o meno c'è l'ho fatta, anche se il tour comincerà la prossima settimana e io inizio a essere terrorizzato. Ti devo chiedere un favore Lou.»

Dissi poi più serio guardandolo nei suoi pozzi blu come l'oceano.

«Sei arrivato nel momento giusto, lo chiedo a te perché sono sicuro che lo farai...»

All for you  ||Z.M|| (Wattys 2022)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora