On My Own

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Zayn era tornato ormai da un paio di mesi.

Novembre si avvicinava e così anche il mio compleanno. 

Quei due mesi di nuovo insieme erano stati fantastici: avevamo recuperato anche i più piccoli momenti di intimità, ci eravamo spesso visti con i ragazzi, eravamo stati in Italia dai miei genitori e tornando ci eravamo anche fermati a Bradford dalla famiglia di Zayn.

Io mi ero ripresa dopo il momento di incertezze estivo trascorso in sua assenza e avevo pregato Niall di non dire nulla a nessuno.

Il nostro rapporto era sempre più solido ma pur sempre minacciato dai migliaia di insulti quotidiani. Ne ricevevo ogni giorno e avevo paura che prima o poi anche il moro lo avrebbe scoperto e non ne sarebbe stato per niente contento. 

Nel mentre però c'erano sempre Louis e il biondino a consolarmi e tirarmi su il morale.

«Kar sono tornato!» La voce di Zayn mi riscosse dai miei pensieri.

Alzai lo sguardo verso la cucina e i miei occhi si posarono sulla figura del mio ragazzo che si stava sfilando le scarpe mentre in mano reggeva le buste della spesa. 

Sorrisi nella sua direzione, sembrava allegro e pieno di energia e mentre girava per la cucina mettendo a posto ciò che aveva comprato canticchiava una canzone di Harry sempre con il sorriso addosso. 

Io al contrario ero davvero stanca, non vedevo l'ora di addormentarmi nonostante fossero solamente le sei di sera. 

Il lavoro in quel periodo era sfiancante, in ufficio c'era un via vai di gente e a me era stato appena offerto un posto per assistere come fotografa alla serata del MET Gala. Ovviamente avevo accettato e ora volevo solo più dirlo a Zayn. 

Ma tornando alla mia stanchezza, non era dovuta solo allo stress ma probabilmente era anche accompagnata da qualche linea di febbre, un tipico raffreddore autunnale a cui non avevo voglia di badare.

Proprio quest'ultimo notò che ero assorta nei miei pensieri così venne a sedersi accanto a me baciandomi le labbra e avvolgendo la vita con le sue braccia tatuate. 

Mi beai di quell'abbraccio appoggiandomi completamente al suo busto.

«Ehi.» Sussurrai chiudendo gli occhi e inspirando il suo profumo. 

«Mi sei mancato oggi.» Lo sentii sorridere per poi posarmi un altro bacio sui capelli.

«Anche tu stellina, oggi è stato fantastico io e i ragazzi stiamo lavorando a qualcosa di stupendo.»

Quando vide poi che stavo per chiedergli di cosa si trattasse mi fermò.

«Non chiedermi di cosa si tratta perché non posso dirtelo.»

«Mi hanno chiamato per il MET Gala, farò la fotografa per l'evento!» Dissi girandomi nella sua direzione con un enorme sorriso.

Sorriso che subito nacque anche sul suo viso, poi si spinse verso di me chiudendomi in un abbraccio strettissimo e sussurrandomi all'orecchio.

«Sono fiero di te!» Interruppe il nostro contatto facendomi nuovamente appoggiare a lui e iniziando a massaggiarmi la pancia da sopra il tessuto della mia maglietta. 

Quello fu la mia condanna, stanca com'ero i miei occhi iniziarono a chiudersi e proprio quando ero sul punto di addormentarmi definitivamente Zayn si alzò.

«Vado a fare la doccia, ho chiesto ai ragazzi se stasera uscivamo... sai è un po' che non passiamo una serata tutti insieme.»

La mia testa continuava a immaginarsi un letto caldo e accogliente con il moro che mi coccolava, ma capendo quanto ci tenesse non potei che accettare.

All for you  ||Z.M|| (Wattys 2022)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora