Fool For You

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Erano passate tre settimane. Lei non era ancora tornata e io stavo sempre peggio. 

Non mi aveva chiamato o mandato nessun messaggio, semplicemente era sparita dalla mia vita e questo mi faceva troppo male. Non riuscivo a pensare ad altro se non a lei e alla nostra storia e ogni volta che rimuginavo su di noi e guardavo le nostre foto finivo a piangere e a darmi dello stupido.

Era finito tutto: non ci sarebbe più stata Karen al mattino accanto a me, non avrei più sentito il suo profumo e non avrei più potuto stringerla a me. 

Non pensavo davvero tutte le cose che le avevo detto quella notte, dentro di me anzi ci immaginavo già a fumarci una sigaretta mentre le sussurravo quanto la amo, nella mia testa io la avevo già perdonata ma ero soltanto riuscito ad urlarle contro una marea di cazzate.

Non parlavo più con nessuno, passavo le giornate sul divano di Louis come un vecchio depresso e avevo anche iniziato a puzzare di depressione. 

Ogni tanto sorridevo o meglio fingevo un sorriso, quando c'era Freddie che mi parlava.

Non sapere come stava o cosa stesse facendo mi faceva uscire di testa. Preso da un momento di rabbia scagliai il bicchiere che tenevo in mano contro al muro urlando, un urlo disperato forse più una richiesta d'aiuto alla quale accorse Harry.

«Cazzo! Zayn! Zayn stai bene?» Mi venne accanto scuotendomi, era preoccupato. 

«Zayn rispondimi. Questa storia deve finire, lei non tornerà da te nemmeno se rompi qualsiasi cosa ti capiti a tiro!» Aveva ragione in fondo. 

Dai miei occhi cadevano calde lacrime e mentre il riccio mi strinse in un abbraccio io finalmente riuscii a sussurrare qualcosa. 

«Mi dispiace sono una persona di merda, l'ho ferita e l'ho allontanata da voi mi dispiace cazzo.» 

Il mio petto si abbassava e alzava freneticamente scosso da continui singhiozzi. 

«Non c'è la faccio Harry, senza di lei non c'è la faccio a fare niente! Non riesco più nemmeno a dormire perché se chiudo gli occhi vedo lei.»

Vedermi così gli faceva male, mai quanto tutto quello faceva male a me. 

Mi alzai e lasciai il salotto, salii in macchina con gli occhi ancora appannati, fuori pioveva e le ruote della macchina facevano fatica ad attaccare sull'asfalto.

Cercai di togliermi il suo sorriso dalla mente ma più ci provavo e più si faceva nitido. 

Poi sentii il rumore di un clacson e una brusca frenata.

-Louis-

Non appena Harry mi aveva raccontato della scenata di poco prima da parte di Zayn ringraziai che Freddie stesse dormendo e che non avesse sentito nulla. 

Per non parlare della preoccupazione che avevo in quel momento sapendo che il moro era uscito in macchina con quella pioggia, speravo solo non facesse stupidaggini. 

Avevamo ripulito tutto il disastro che aveva fatto, non eravamo arrabbiati con lui, un po' ci faceva pena. Questa lontananza lo stava distruggendo sempre di più, chiunque vedeva che stava soffrendo.

«Papà!» Vidi il mio bambino avanzare verso di me con gli occhietti ancora semichiusi e le braccia tese mentre aspettava di essere sollevato da terra. 

«Vieni qui campione, sai che hai dormito tantissimo?» Non era da lui, di solito il suo riposino pomeridiano non gli faceva saltare la cena, ora invece erano le nove di sera.

Scosse la testa appoggiando la testa sulla mia spalla.

«Perché lo zio Zayn prima urlava?» In realtà aveva sentito tutto. 

All for you  ||Z.M|| (Wattys 2022)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora