Non appena chiusi la porta dietro di lui mi accasciai a terra scoppiando in un pianto disperato, che cosa avevo fatto?
Avevo appena perso una delle persone più importanti della mia vita ma pensavo davvero quello che avevo detto, i mille dubbi che avevo represso in quei mesi erano tornati a galla e per capire cosa volessi davvero mi serviva del tempo da sola.
Non sarei mai riuscita a riflettere sulla nostra relazione apparentemente perfetta a New York, ne tantomeno in quell'appartamento dove c'era ancora il suo profumo così buttai un po' di vestiti in una valigia e nonostante l'orario chiamai Ariette.
Attesi qualche minuto mentre cercai di regolarizzare il respiro fin quando la voce assonnata del mio capo rispose.
«Karen? Cosa è successo stai bene?» Era preoccupata, chi non lo sarebbe stato se avesse ricevuto una chiamata nel cuore della notte?
Tirai su col naso sperando le bastasse a capire che no, non stavo affatto bene.
«Ho fatto un casino.» Singhiozzai debolmente.
«No, tu non stai per niente bene. Hai bisogno che venga li?» Mi chiese dolcemente con la voce ancora impastata dal sonno.
Stupidamente scossi la testa, poi ricordandomi che non poteva vedermi risposi.
«No non preoccuparti, ho solo bisogno di tempo. Sto per partire, so che per prendermi qualche giorno dovrei avvisare prima ma le cose mi stanno andando male in questo periodo e ho davvero bisogno di allontanarmi da New York.»
Dissi tutto ciò con un groppo in gola, era dura per me ammettere che la città che amavo più di tutte si stesse trasformando nello scenario dei miei drammi.
«Non capisco, sembrava tutto okay questa mattina.» Questo voleva dire che ero brava a fingere.
«Il problema è che l'ultima volta che è stato davvero tutto okay era Luglio.» Feci una pausa mentre lei sospirava.
«Per quanto credi che starai via?»
Non lo sapevo, avrei anche potuto decidere di non tornare ma questa possibilità era davvero remota.
«Non lo so, mi serve tempo. Posso lavorare da remoto come abbiamo fatto quest'estate. Assegnami i progetti che di solito dai agli specializzandi e manda uno di loro al posto mio al Gala, ho visto i loro lavori se la cavano piuttosto bene.»
Era difficile anche rinunciare a quel posto dove avrei potuto incontrare tantissime celebrità ma ora come ora pensavo solo alla mia salute mentale.
«Mi fido di te Karen, sei la migliore allo studio e se dici che se la cavano manderò loro. Puoi continuare il progetto per la mostra natalizia, fallo con calma e pensa a te stessa d'accordo?»
Ero fortunata a lavorare per lei.
«D'accordo. Grazie Ariette, ti voglio bene!»
Ora dovevo decidere dove andare.
In Italia? Non volevo pesare ai miei genitori.
Parigi? Mi era sempre piaciuta come città ma in quel momento la città dell'amore non faceva proprio per me.
Forse la soluzione migliore era Londra, dove tra l'altro la mia migliore amica Sophie si era appena trasferita per studiare arte contemporanea.
Riuscii a trovare un volo diretto a Heathrow e a imbarcarmi prima dell'alba, il volo fu il più noioso e triste della mia vita, sembrava di vivere la tipica scena dei film in cui la protagonista dopo aver perso l'amore della sua vita sale su un aereo per tornare a casa.
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All for you ||Z.M|| (Wattys 2022)
FanficSono passati anni da quando Zayn Malik ha deciso di lasciare gli One Direction, ora è finalmente pronto per lanciare il suo primo album da solista. Qualcosa va storto e quando tutti gli scatti per la copertina vanno accidentalmente persi l'unica fot...