11 , tuoni

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Durante il tragitto, Strecatto si era soffermato su Cico. Quella sera aveva qualcosa in più che lo spingeva ad ammirare i suoi lineamenti.

Forse era semplicemente la camicia, non lo aveva mai visto vestito in modo più elegante.
Forse era il trucco, così particolare e ben fatto.
Forse erano gli occhi, che risaltavano come non mai a contrasto con quella matita nera.
O forse era solo attratto da lui per qualche motivo?

In ogni caso, si era completamente perso guardandolo con fare sognante, finché l'altro non se ne era accorto.
Cico lo aveva squadrato dalla testa ai piedi con aria interrogativa, poi gli aveva sorriso abbassando la testa.
Stre allora aveva ricambiato con gli stessi piccoli gesti, si erano capiti ancora una volta.

Arrivarono davanti a quello che aveva tutta l'aria di un posto da cui stare alla larga, ossia un locale scuro illuminato da accecanti luci neon. L'insegna posta sul davanti ne enunciava sicuramente il nome, ma era illeggibile per la troppa luminosità della scritta. Da fuori si potevano sentire chiaramente le urla e gli schiamazzi di una massa di giovani ragazzi, e non solo.
L'odore di alcool mischiato a chissà cosa si faceva strada tra la folla e raggiungeva addirittura l'esterno, non era affatto piacevole.
Stre avrebbe voluto girare i tacchi e tornarsene a casa, in fondo il divano del salotto non era così male. Ormai però aveva il pericolo di fronte e gli amici di una vita alle spalle, non poteva tirarsi indietro. A dargli una maggiore sicurezza, Cico sembrava tranquillo e soprattutto contento di divertirsi un po'.
Alex aveva gli occhi illuminati, sia dalle luci che dalla contentezza. Pareva un bambino in un negozio di caramelle, che non vedeva l'ora di agguantarne quante più possibile.
Piadina aveva già frequentato luoghi del genere, ma questa volta avvertiva una sensazione strana. Era risaputo che il sesto senso del moro non sbagliava mai, ma per questa volta non lo aveva detto e aveva scrollato le spalle, per godersi la serata.
Mentre si guardavano incerti sul da farsi, iniziò cadere qualche gocciolina d'acqua sul naso di Fairy.

Fairy: Sta piovendo
Lyon: Lo vedo
Anna: Forza forza entriamo prima che-

Ci fu un tuono al di là delle montagne, ben evidente e molto rumoroso.
Anna e Lyon facevano la parte di quei genitori che accompagnano i bambini ai compleanni e restano impalati al tavolo senza sapere cosa fare, la situazione in cui si trovavano in quel momento era veramente simile.
Paga era visibilmente terrorizzato, anche più di Strecatto se possibile, chi glielo aveva fatto fare?
Mario e Stefano, al contrario, erano felici perché finalmente avrebbero potuto rilassarsi dopo settimane.
Il temporale stava peggiorando minuto dopo minuto: era arrivato il momento di mettersi al riparo.
Alex, con i capelli bagnati e il trucco peggio di prima, si sfilò la giacca per riparare Anna e condurla alla porta.

Anna: Grazie Alex, non c'era bisogno
Alex: Approfittane ora che so cosa sto facendo
Fairy: Ne abbiamo già parlato, oggi non si esagera
Alex: Come? Non ti sento con questo rumore

Il rimbombo dei tuoni faceva da sfondo ai loro discorsi e il ragazzo dal ciuffo blu cercava di sfruttarlo per mascherare la sua voglia di divertirsi. Piadina e Stefano ridevano alla scena, intenti ad osservare Fairy che si ostinava a ripetere quanto detto e Alex che faceva finta di non sentire.

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