Lyon: Beh allora?
Cico: Entriamo prima di prenderci un raffreddore-
Paga: Siete sicuri?
Mario: Oh andiamo, cosa vuoi che succeda?
Paga: Alex e Piadina sono imprevedibili sapete...Piadina ridacchiò a bassa voce, poi si avvicinò a Paga per tranquillizzarlo. I due si volevano molto bene, anche se mancava un pizzico in più di fiducia nel loro rapporto.
Lyon tentò di aprire la porta tirandola invece che spingendola, per ben quattro volte di seguito. Cico gli indicò con l'indice la scritta "push", poi con un semplice gesto la aprì. Quello che si palesò davanti ai loro occhi era uno spettacolo che non avrebbero mai voluto vedere, come quella volta al cinema dove lasciarono la sala dopo i primi dieci minuti di film. Ora non si trattava di un cortometraggio, bensì di una folla vera e propria di persone da evitare. La previsione di Strecatto era giusta, quei pochi che indossavano un costume di Halloween erano angeli e vampiri. Qua e là erano sparsi anche scheletri e protagonisti della nuovissima serie di Netflix, sarebbe stato facile fin troppo facile perdere i suoi amici lì in mezzo. Alex prese per mano Piadina e lo trascinò verso il bancone, Fairy alzò gli occhi al cielo e si risolse ad Anna.Fairy: Cosa pensi che succeda?
Anna: Cosa voglio per cena?
Fairy: No, come pensi che vada a finire con quei due?
Anna: bue?La musica era troppo alta per parlare, Anna non capì nemmeno mezza parola pronunciata dalla ragazza di fronte a lei. Cico sorrideva guardandosi intorno con attenzione, voleva ballare. Afferrò Strecatto per la manica della maglia e lo portò in mezzo alla pista.
Il minore era talmente disorientato che si fece trascinare dall'amico, a ritmo della sua canzone preferita.Passarono minuti, forse ore, chi può dirlo.
Strecatto guardava solo e soltanto Cico quella sera, si stava divertendo insieme a lui. Era sicuro di provare qualcosa nei confronti dell'amico, stava riuscendo finalmente ad ammetterlo a se stesso. Impossibile che due semplici amici si guardino così, chiunque se ne sarebbe accorto, tranne loro a quanto pare.
Del resto, anche Cico aveva i suoi dubbi. Si era reso conto di come Strecatto fosse capace di renderlo felice più di chiunque altro, ma aveva paura che non fosse lo stesso per lui. Magari il minore lo vedeva come il suo migliore amico e nulla di più, non poteva saperlo con certezza. Strecatto avrebbe voluto che quella serata non finisse mai, o meglio, avrebbe voluto vivere in quel momento per sempre. Solo loro due, senza folla nè casse a tutto volume.In mezzo a tutta quella confusione, si distinse chiaramente il rumore di un vetro rotto.
La musica, le grida e le chiacchiere si erano fermate per un istante quasi a farlo apposta, per lasciare spazio a quel fastidioso suono.
Poteva essere accaduto qualsiasi cosa: da un bicchiere scivolato dalla mano del barista ad una finestra frantumata, da un vaso caduto dal bancone a un lampadario colpito con qualcosa, da un soprammobile ad uno specchio distrutto.
Ciò di cui tutti erano sicuri invece, era che lo strano trambusto era giunto alle loro orecchie fin troppo bene considerando il sottofondo così assordante.
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Deja vu - Strecico 💌
FanfictionCome ogni mattina, Strecatto si svegliò nella sua solita camera da letto pronto a vivere quella vita monotona a cui era abituato. Qualcosa in realtà era cambiato, ed era solo questione di tempo prima che se ne accorgesse.