18 , proposta

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Strecatto aprì gli occhi nella sua solita camera da letto, pronto a vivere quella monotona vita a cui era abituato. Sbadigliò rumorosamente, aveva dormito poco per via della questione rimasta irrisolta con Cico. Non poteva pensare di aver ferito il suo migliore amico in quel modo, doveva assolutamente riparare. Prese il telefono, poi si portò una mano alla bocca. Sullo schermo, appariva la data del 31 Ottobre e l'orario delle 7:10, ancora. Preoccupato, pianse per un po' con il viso contro il cuscino. Non aveva idea di cosa stesse succedendo, che i suoi incubi fossero peggiorati di punto in bianco?
In un momento di calma, decise di chiamare Cico. Non era importante quanto fosse presto, doveva capire se il ragazzo era arrabbiato con lui e soprattutto se aveva ricordi della sera precedente.

Stre: Pronto? Cico...
Cico: Eilà buongiorno, tutto apposto?
Stre: Insomma e tu?
Cico: Si dai, ti avrei chiamato più tardi sai?
Stre: Oh davvero?
Cico: Ho una cosa importante di cui ti devo parlare, ti va se ci vediamo al parco?

Strecatto era incredulo, tutto ciò che era accaduto alla festa era stato come cancellato dalla mente di Cico, e non solo. Sicuramente questa volta avrebbe fatto più attenzione e non avrebbe fatto piangere l'amico, ma d'altra parte voleva andare avanti e superare il giorno di Halloween. La giornata pareva ripetersi, ma perché? Cosa sbagliava?
La soluzione era davanti ai suoi occhi, ma era troppo confuso per carpirla.

Stre: Certo, a dopo!

Determinato a risolvere la questione, uscì di casa e si diresse al parco vicino a casa sua. Ogni volta sembrava la prima, le emozioni forti che provava non cambiavano mai. Si sentiva euforico, nervoso, allegro e soprattutto tanto tanto fortunato.

Era arrivato in anticipo, di gran lunga.
Sfruttò i minuti in più a suo vantaggio, ed elaborò un piano. C'era bisogno che non fosse solo nella sua missione contro il tempo, perciò aveva deciso di rivelare a Cico dell'esistenza di un loop apparentemente infinito.
Non sapeva se ci avrebbe creduto, nè tantomeno se lo avrebbe aiutato. Però ci sperava, ci sperava con tutto se stesso.
Camminò avanti e indietro un paio di volte, finché non sentì chiamare il suo nome.

Cico: Stre! Eccoti! È tanto che mi aspetti?
Stre: Nono sono appena arrivato, siediti...

Così dicendo indicò la panchina, per poi sedersi insieme all'amico. Era pronto ad esporre la situazione, funzionava così: avrebbe preceduto la notizia di Cico in modo da provargli che effettivamente aveva già vissuto la giornata e, a quel punto, il più grande non avrebbe potuto smentire in nessun modo le parole di Strecatto.

Cico: Ecco vedi, ho qualcosa da dirti...
Stre: Penso di saperla già
Cico: Com'è possibile? Io- Non ne ho parlato con nessuno insomma...
Stre: Cico, c'è una cosa che devi sapere. Ultimamente, ho sperimentato personalmente che la giornata del 31 Ottobre si ripete in continuazione. Io non so il motivo e non so perché riesco a rendermene conto solo io, è come se la memoria di tutti voi venisse resettata ogni volta. So che è difficile da credere, veramente. Però posso darti prova di questo. Posso dirti quello per cui mi hai chiesto di vederci prima che lo faccia tu.

Cico: Senti Stre, siamo ad Halloween non a Carnevale-
Stre: Ma io non scherzo! Avanti davvero non mi credi?
Cico: Come faccio a credere a una storia del genere? Con chi ti sei messo d'accordo? Cacciate le telecamere-

Stre: Io so che tu hai discusso con Alex e so perfino che riguardava una ragazza. Se proprio vogliamo dirla tutta, so anche che in questo periodo non sei interessato alle ragazze.
Cico: Cosa? E come-
Stre: Me lo hai detto tu, già un paio di volte.
Cico: Impossibile, devi aver parlato con Alex...
Stre: No te lo assicuro! È tutto vero-
Cico: Gli avevo chiesto di non raccontarlo in giro, è una cosa piuttosto privata. Pensavo di aver risolto con Alex e invece finirò a litigarci di nuovo. Ma si può?

Stre: Non ti fidi di me? Alex non c'entra nulla, non te la prendere con lui. È una sorta di loop mi spiego?
Cico: Ti rendi conto di cosa stai dicendo? È assurdo!

Strecatto era irrequieto, ma non voleva mollare così facilmente.
Era giunto il momento di attivare il piano B, ossia andare dritti al punto.
Cico non voleva saperne di credere a quello che Strecatto stava dicendo con assoluta sincerità, perciò era necessario chiedere  direttamente aiuto e chiudere la questione con meno giri di parole.

Stre: Ho bisogno di aiuto, non so come fermare tutto questo. Ci stai?

Deja vu - Strecico 💌Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora