39- L'estate addosso

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Il sole brillava lucente in cielo. Mi accaldava e rassicurava al tempo stesso. Mi donava un senso di felicità e calma disarmante. Passeggiavo tra i vialetti della grande città. In giro c'era poca gente, in fondo erano solo le otto e trenta del mattino. Non era da me svegliarmi così presto ma quella notte, nonostante avessi dormito abbracciata a Tyler, non ero riuscita a chiudere occhio. Come immaginavo, appena la vacanza in California era finita i problemi si erano scaraventati su di me tutti insieme. Le paranoie avevano fatto ritorno, come anche la voglia di scappare. Eppure ero scappata già una volta, ed era finita male. Tanto valeva prendere coraggio e camminare a testa alta.

Ancora volta mi ritrovai a pensare al radicale cambiamento della mia vita. Innanzitutto c'era stato il trasferimento, un giorno difficile, nonostante sapessi quanto fosse importante per mia madre, per farsi una nuova vita lontana dalla casa in cui avevamo sofferto entrambe e soprattuto per tentare di amare di nuovo. Per fortuna c'era riuscita, incontrando un uomo speciale come Michael.

Poi l'inizio della scuola. Non avevo mai avuto eccessive difficoltà nel fare amicizia, ma comunque l'idea di quel cambiamento mi spaventava. Ero ormai abituata alla vecchia scuola, i miei amici, se così si potevano definire dato che non li avevo più sentiti, alla mia routine quotidiana. Avevo paura di affrontare quel momento, ma, alla fine, era stato meglio di ciò che mi aspettassi. Pur non piacendomi avevo Tyler, e inoltre avevo appena fatto amicizia con Kyle. Successivamente avevo conosciuto Chloe, totalmente diversa da me. Era timida, introversa e timorosa di dire la sua. Aveva un carattere dolce e pacato che mi piacque dal primo istante. Certo, c'erano state molte incomprensioni, in particolare non mi erano mai stati pienamente chiari i suoi sentimenti verso Tyler, ma riappacificarmi con lei mi aveva fatto davvero piacere. Adesso invece avevamo nuovamente discusso e non sapevo proprio come sarebbe andata a finire.

Mentre pensavo a tutto questo non mi accorsi di essere quasi giunta davanti casa sua.

E infatti la incontrai. Era appena uscita di casa e mi vide all'istante. Quindi si avvicinò.
<<Buongiorno>> esordì. Notai che teneva in mano il guinzaglio con cui portava il cane. Mi chinai per accarezzarlo.

<<Ciao Chloe. Gia sveglia?>>

<<A Mia piace fare le passeggiate mattutine>> disse, indicando il cane con un segno della testa.

<<Immagino. A quest'ora si sta una favola>> ammisi, guardandomi intorno. Il sole si faceva sempre più accecante, così la invitai a spostarci sotto un albero all'ombra <<Come stai?>>

<<Bene. Tu?>>

<<Abbastanza bene>> ci fissavamo entrambe senza sapere cosa dire. La situazione era imbarazzante e la tensione sempre più forte.

<<Ho saputo che tu e Tyler siete tornati insieme>> contro ogni altra mia aspettativa, fu lei ad aprire bocca.

<<Vedo che le voci girano in fretta>> sorrisi, scuotendo la testa <<Comunque si, è vero>>

<<Figo>> disse solo questo. Il cane cominciò ad abbaiare alla vista di una macchina che passava <<Mia, stà buona!>> esclamò la padrona e l'animale obbedì. Doveva essere un bulldog inglese.

<<Chloe, senti, ne approfitto per scusarmi per ciò che è successo l'ultima volta che ci siamo viste. So di aver sbagliato nei confronti di Justin, come anche nei tuoi, e mi dispiace>> chinai la testa, quelle erano sicuramente tra le scuse più sincere che avessi mai detto. Non mi giustificai in alcun modo, non dissi "mi dispiace ma avevo troppi problemi" perchè una frase del genere sarebbe stata scorretta. Insomma, i problemi li avevano tutti, ma non per questo si dimenticavano delle persone che tenevano a loro.

Il Mio Amato Fratellastro 2: Quando Tutto CambiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora