23- Solo un bacio

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La vita è imprevedibile.
Sorprendentementre strana, movimentata, triste, deludente, ma anche felice e gioiosa in alcuni casi.
Io e l'imprevedibile andavamo d'accordo. Erano successe talmente tante cose che non riuscivo nemmeno a contarle.
Ad esempio, chi avrebbe mai pensato che mi sarei trasferita?
Pensavo che avrei vissuto per sempre ad Hollywood, a casa mia, sola con mia madre. E invece mi ero trasferita nella grande New York.

Chi avrebbe mai pensato che io e Chloe potessimo fare pace? Ero così convinta delle mie idee, così tanto testarda, che non mi ero fermata a pensare a ciò che lei potesse provare. Per fortuna tutto si era risolto.

Chi avrebbe mai pensato che Isabel potesse diventare madre così giovane e non sapere chi diamine fosse il padre? A scuola non avevo fatto altro che odiarla, mentre adesso volevo solo aiutarla a superare quel terribile momento. Non aveva l'appoggio dei suo genitori, era sola.

Chi avrebbe mai creduto che un ragazzo come Ethan, così scontroso e a volte anche cattivo, potesse invece farmi stare bene e farmi provare emozioni contrastanti? Beh, di certo la me del passato, quella che se lo era ritrovato in classe dopo averlo baciato da ubriaca, non lo avrebbe mai pensato. Probabilmente sarei scoppiata a ridere.

Ma, cosa più importante, non avrei mai creduto di potermi innamorare follemente di Tyler Jonhson. E non avrei mai creduto che sarebbe stato capace di spezzarmi il cuore.

Anche io gli avevo fatto del male in qualche modo. Lo avevo sempre messo in secondo piano e non avevo dimostrato come avrei dovuto il mio amore per lui.

Eppure il loro bacio... basta, dovevo smetterla di autocommiserarmi. Tanto tra noi era ufficialmente finita.

Aprii la porta di casa e un caldo insopportabile mi fece pentire di non essere rimasta in quella piscina tutto il giorno, al fresco e rilassata.
Non c'erano rumori, così pensai di essere sola. Salii le scale, lentamente, e feci per aprire la porta della mia stanza quando sentii un piccolo rumore provenire dalla camera di Tyler.
Allora era in casa e avremmo potuto parlare.
Potevo chiedergli di Jennifer. E vedere come se la passava.

Così senza pensarci troppo bussai alla porta.
<<Avanti>> disse. Non me lo feci ripetere una seconda volta.
Entrai quasi con timore, ma lui non si accorse di me. Era troppo concentrato a sbraitare contro la play.

<<Tyler?>> richiamai la sua attenzione. Si voltò, stupito nel vedermi.

<<Jess...>> sussurrò, mettendo pausa al gioco e posando il joystick accanto a lui <<come stai?>>

<<Oh... diciamo che potrei stare meglio. Tu?>> non mi aspettavo questa domanda e soprattutto di vederlo tranquillo.

<<Bene>> chinò la testa, visibilmente imbarazzato.

Dovevo assolutamente parlargli di Jennifer.

<<Tyler, posso parlarti?>>

<<Se riguarda la nostra discussione non penso ci sia molto da dire>>

<<No, è un'altra cosa>> lui annuì.

<<Okay, allora dimmi>> riprese a giocare.

<<Oggi sono stata da Ethan e...>>

<<Sei seria? Vuoi parlarmi di Parker?>>
domandò incredulo, alzando il tono della voce.

<<Tyler, calmati e fammi finire il discorso>> presi un respiro profondo, era quello che ci voleva per riuscire a gestire tutta quella tensione <<sono stata da lui e mi ha fatto vedere un video>> deglutii, avevo paura ad andare avanti.

Il Mio Amato Fratellastro 2: Quando Tutto CambiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora