Tornati a casa notai che anche le luci del piano di sopra erano spente, non c'era nessun rumore, perciò scrissi a mia madre per sapere dove fossero lei e Michael.
Mi rispose pochi secondi dopo, dicendomi che si erano fermati ad una tavola calda perché avevano troppa fame. Sorrisi, felice che il loro rapporto migliorasse di giorno in giorno. Non potevo dire lo stesso di me e Tyler, visto che ci ignoravamo da un'ora ormai e, adesso che potevamo parlare da soli, lui se ne stava sul divano, in silenzio, a giocare con il telefono. Alzai gli occhi al cielo e mi diressi a passo svelto in salone.
<<Mi spieghi che ti è preso oggi?>> domandò, lasciandomi spiazzata. Non pensavo avesse voglia di rivolgermi la parola, soprattutto non con quel tono così freddo. Presi coraggio e lo attaccai a mia volta.
<<No, spiegami che cosa è successo a te>> sapevo che alzare la voce non avrebbe risolto niente, ma ero confusa e volevo mettere le cose in chiaro una volta per tutte. Spense il telefono e lo poggiò accanto a lui.
<<Ti rendi conto che ti sei comportata da bambina!>>
<<E tu mi sembravi quello di una volta>> dissi senza riflettere.
<<Quello di una volta?>> domandò scettico, balzando in piedi. Eravamo uno di fronte all'altro, arrabbiati.
<<Si, esatto. Il Tyler che ci prova con tutte>>
<<Stai dicendo delle cazzate assurde Jess>> si allontanò scuotendo la testa.
<<No, io sto dicendo quello che ho visto. Stavi per giustificarti con Jennifer per averla lasciata! Ed è successo tanti mesi fa! Lei ancora non ti ha dimenticato evidentemente e tu le hai dato corda!>> lo accusai. Solo il giorno prima le cose tra noi andavano benissimo e mi ero ripromessa che sarebbero andate bene per sempre, niente più bugie o litigi. E invece eccoci qui <<E poi che cazzo significa "ti chiamo dopo"? Perché vuoi chiamarla? Che cosa devi dirle?>>
<<Ma non hai visto che oggi stava a pezzi?>> urlò di rimando, facendomi indietreggiare. Non risposi, la sua reazione aggressiva mi parve inaspettata << Jennifer è sola, ha una famiglia di merda, la sua migliore amica è scomparsa e noi siamo andati a casa sua per ricordarglielo! Forse si, mi ama ancora e io voglio chiamarla per mettere le cose in chiaro>>
<<Non potevi metterle in chiaro a casa sua?!>>
<<Che cazzo Jessica veramente vuoi farmi la morale? Tu, a me?>> si indicò ghignando << Tu, che fine a due giorni fa pensavi solo e sempre a Ethan, lasciandomi da solo come un cane!>> questa volte non urlò, ma sentii il tono di voce ferito. Il mio cuore perse un battito. Ignorai il dolore che sentii nel petto, le lacrime che volevano farsi strada sul mio volto, e continuai a guardarlo con la stessa intensità con cui lui fissava me. Immediatamente il senso di colpa prese il sopravvento, dato che mi stava rinfacciando un grande errore che non mi sarei mai perdonata.
<<E adesso cosa c'entra Ethan?>> ribattei, semplicemente perchè non sapevo cosa dire.
<<C'entra invece! Ti stai incazzando per una cosa che non esiste, mentre quello che hai fatto tu è molto più grave, visto che, ti ricordo, vi stavate per baciare l'ultimo giorno di scuola>> mi accusò, facendomi sentire uno schifo. La sua voce stillava veleno. Non parlai, chinai solo la testa <<basta così Jess, non voglio più parlare>>
<<Io invece voglio eccome! Dobbiamo chiarire questa faccenda>>
<<Non abbiamo altro da dirci. Và in camera tua>>
<<No!>>
<<Ho detto vai in camera tua. Altrimenti potrei dire qualcosa di cui mi pentirò>>
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Il Mio Amato Fratellastro 2: Quando Tutto Cambia
RomanceSequel "Il Mio Amato Fratellastro" Dopo un'inaspettata rivelazione, Jessica si sente persa. Tutte le sue sicurezze cadono nel vuoto e lei non sa come recuperarle. Il trasferimento a New York ha scombussolato la sua vita. Certo, ha conosciuto persone...