13- Tradimenti e debolezze

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<<Stai scherzando spero!>> esclamò Chloe, costringendomi ad allontare il telefono dall'orecchio.

<<No. L'ho vista davvero. Ho provato a rincorrerla, ma alla fine è riuscita a scappare>> raccontai, ricordando quel pomeriggio.
La cosa che mi aveva colpita di più era stato il suo sguardo, spaventato e spento.

<<E ora?>>

<<E ora cosa?>>

<<Lo dirai a Logan?>>

<<Certo, ma non stasera. Lo chiamerò domani>>

<<Forse è meglio se gliene parli faccia a faccia. Sai, è un argomento delicato>> disse, sottolineando la parola delicato.

<<Lo so, hai ragione. Tu piuttosto cosa mi racconti?>>

<<Niente di che. Stasera io e Justin andiamo a cena insieme. Dice che ha una sorpresa per me!>> raccontò con entusiasmo e la immaginai sorridere e fantasticare sulla serata che avrebbero passato.

<<Poi mi racconti meglio>>

<<Si certo. Domani ci vediamo?>>

<<Va bene>>

<<Vieni da me alle cinque. Ora vado a prepararmi>>

<<Allora a domani>> attaccai, per poi mettere il telefono sotto carica.
Non le avevo raccontato di Tyler. Preferivo non farlo per ora, sicuramente lui poteva darmi una spiegazione.
Sapevo che non mi aveva tradita. Nonostante i miei errori mi amava e non avrebbe mai fatto una cosa del genere.
Non dubitavo di Tyler, bensì di Jennifer, perché sapevo che lo amava ancora e che avrebbe fatto di tutto per riconquistarlo.

Forse era meglio alzarmi dal letto e andare a parlare direttamente con il sottoscritto. Per chiarire la faccenda e mettere fine a tutti questi pensieri e paranoie.
Così presi coraggio e lo raggiunsi in camera, dove lo trovai sdraiato sul letto a giocare alla play.

<<Ei!>> sorrise, senza però distogliere lo sguardo dal gioco.

<<Puoi mettere pausa?>>

<<Cinque minuti e finisce il primo tempo>> disse, poi sentii un fischio provenire dal gioco. Lui adorava fifa.

<<Okay>>

<<È successo qualcosa? È da prima che sei strana...Cazzo!>> imprecò, dopo aver subìto un gol. Poi mise pausa <<Allora, dimmi tutto>>

<<Ecco... oggi io ho visto...>> deglutii. Come avrebbe reagito? Mi avrebbe preso per una spiona? Un pazza gelosa? No, lui sapeva che persona ero. Li avevo visti per caso <<... ti ho visto con Jennifer. Qui fuori. Nella sua macchina>> dissi, cercando di evitare il suo sguardo.
Non rispose.
Chinò la testa, preso alla sprovvista.
Aprì la bocca svariate volte ma non udii alcun suono.

<<Si, mi dispiace di non avertelo detto. Non volevo mentirti, stamattina, ma Jennifer ha una situazione particolare in famiglia e solo io la conosco bene. Per questo cerca un sostegno in me>> scrollò le spalle, come per compatirla.
Avevo capito che Jennifer non viveva tranquillamente in casa, ma ad una parte di me, quella egoista e stronza, non importava nulla.
Perché ogni sua mossa aveva un secondo fine, e quindi sapevo che passare del tempo con lui per cercare dei consigli equivaleva a volerlo riconquistare.

<<Ah>> dissi solo.

<<Ah? Mi dici solo questo?>>

<<Che altro dovrei dire?>> si aspettava forse una scenata da pazza?

Il Mio Amato Fratellastro 2: Quando Tutto CambiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora