Prima di iniziare volevo solo precisare una cosa che ho ribadito anche nella mia bacheca, ma dato che non tutti leggono i messaggi lì preferisco ripeterlo. Ci saranno dei capitoli, come questo, dedicati ad un personaggio secondario che secondo me è importante e a cui voglio dedicare un piccolo spazio. Oggi parleremo di Chloe. Spero vi piaccia!
Chloe pov's
Appena mi svegliai, quella mattina, non resistetti alla tentazione di accendere subito il cellulare.
Mi stropicciai gli occhi e quando la schermata home apparve luminosa sotto il mio sguardo, mi accorsi che erano appena le otto e trenta.
Era domenica, e soprattutto era estate, avrei potuto restare a letto tutto il giorno e godermi questo attimi di pura tranquillità che sarebbero terminati con l'inizio della scuola.
In realtà, però, non ero tranquilla nemmeno in quel momento. Ma diciamoci la verità, quando mai gli adolescenti sono sereni?Comunque mi concentrai sul fatto che Harry non mi aveva più scritto.
Chloe, usa il cervello, sono le otto e mezza di mattina e lui ieri è stato ad una festa fino a non sai quanto... probabilmente dorme.
Mi convinsi che quella era una spiegazione più che logica.
Però mi sentii tremendamente in colpa un secondo dopo perchè pensai inevitabilmente a Justin.
Io e lui avevamo tanto di cui parlare, eppure sapevo che se mi fossi presentata a casa sua mi avrebbe trattata male come faceva sempre.
Dall'altra parte cosa avrei dovuto fare? Stare a casa senza un chiarimento? Tenendogli nascosti i messaggi compromettenti di Harry?
No, non apparteneva alla mia personalità comportarsi in questo modo.
Dovevo parlarci, con o senza la sua felicità nel vedermi.Quindi, non sentendo più il bisogno di riposare, mi alzai dal letto e mi recai in cucina. Mia madre era già sveglia.
Andava a dormire molto presto perciò non si svegliava mai più tardi delle otto. E poi, tranne il weekend, lavorava sempre.<<Buongiorno mamma>> dissi, chiudendo la porta per non fare rumore, dato che mia sorella ancora dormiva.
<<Buongiorno amore. È andata bene la serata di ieri?>> si sedette a tavola con una tazzina di caffè in mano. Soffiò sul liquido essendo ancora caldo.
<<Si, abbastanza divertente>> mi limitai a rispondere, perchè ovviamente non potevo dilungarmi sul distrastro successo tra Tyler e Jessica. Tantomeno parlarle così presto di Harry. Tra noi non era successo un bel niente.
<<Non ti sento molto convinta, come mai?>>
Aprii il frigorifero e riempii un bicchiere di latte. Poi presi dei biscotti al cioccolato dalla credenza, così presi posto accanto alla donna, che adesso mi sorrideva.
<<Semplicemente è stata una festa come tante altre. Non è successo niente di che>> scrollai le spalle.
<<Probabilmente senti la mancanza di Justin. Ricordo che con lui andavi volentieri a questi eventi>>
Poggiai forse con troppa violenza il bicchiere sul tavolo. Ecco, mia madre non era a conoscenza dei problemi con lui. Volevo evitare di parlargliene solo perchè... non lo sapevo neanche io.
Quindi abbassai lo sguardo, facendo intendere più di mille parole.<<Tesoro, non dirmi che vi siete lasciati!>> esclamò, prendendomi la mano e stringendola alla sua.
<<Non proprio. Ci sono solo delle discussioni>>
<<Non mi sembrano sciocchezze da come hai cambiato umore>>
<<Litighiamo da un pò. E io pensavo di lasciarlo>> dirlo ad alta voce faceva male. Non solo perchè il senso di colpa mi mangiava viva, ma soprattutto perchè, nonostante tutto, a lui ci tenevo. Era una brava persona e davvero uno splendido fidanzato, però probabilmente questo momento così difficile, lo stare incatenato dentro casa per avermi difesa, lo aveva portato a chiudersi in se stesso e automaticamente ad attuare un atteggiamento diffidente verso gli altri.
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Il Mio Amato Fratellastro 2: Quando Tutto Cambia
Storie d'amoreSequel "Il Mio Amato Fratellastro" Dopo un'inaspettata rivelazione, Jessica si sente persa. Tutte le sue sicurezze cadono nel vuoto e lei non sa come recuperarle. Il trasferimento a New York ha scombussolato la sua vita. Certo, ha conosciuto persone...