Presentazione di Natale

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Natale seguendo i libri della Gazzola...
Per chi ha letto i libri,  il racconto è relativo prima alla specializzazione di Alice.

Alice
Credo sia proprio ora di presentare Claudio ai miei, non gli ho ancora detto che sto con lui... o almeno che sia lui l' uomo del mistero... io non so tenere nascoste le cose per molto tempo... non è che volessi tenerle nascoste, però volevo passasse un po' di tempo dopo Arthur.  Nonna ha sempre tifato per Claudio,  ci vede lungo, non le è mai piaciuto Arturo come lo chiamava... non lo vedeva per me. Per papà bastava che io fossi felice, che era con Arthur o un altro è lo stesso... è un bonaccione come dice la madre, ossia mia nonna... chi lo conosce meglio di lei? A mia madre piaceva molto Arthur,  lo vedeva come il principe azzurro... più di me, forse perché è il figlio del gran capo. Mi ha buttato sempre tra le sue braccia, credendo sempre che a sbagliare fossi io. Non ci poteva credere quando le ho detto che ci eravamo lasciati... per tanto tempo ha insistito nel chiedermi di lui... finché non mi sono stancata e le ho detto che c' è un altro... ora è curiosa di sapere questo chi è... e se ha intenzioni serie. Claudio ? Intenzioni serie? Credo di si... anche se non si è sbilanciato molto, ma quel poco che ha detto, già è tanto per lui... ed io ho imparato ad accontentarmi... anche perché nei suoi momenti migliori è fantastico... mentre in quelli peggiori è meglio lasciarlo stare... alla fine Claudio è Claudio... ed io voglio stare con lui... non so se un giorno mi chiederà di sposarlo, non è nella sua indole... ma io non voglio pensarci, anche se ho sempre sognato l' abito bianco, il velo e tanti fiori... come pure i bambini... vedremo... intanto un passo alla volta... ed il prossimo è la classica presentazione... approfittando del Natale.. io sono stanca delle domande e lui dei sotterfugi...
"Diglielo e basta,  poi un giorno ci vedremo."
Mi dice Claudio... non specificando il giorno.
E da un giorno a giorno è arrivato Natale... l' anno scorso l' abbiamo trascorso ognuno a casa sua, io a Sacrofano e lui dai suoi, per l' occasione vengono anche il fratello e la sorella che vivono fuori. Non li ho mai conosciuti... sarebbe ora di conoscerli, o almeno i genitori... però non insisto.. anche perché come ha detto nonna...  qualche obbligo in più ce l' avrei verso di loro per le feste,  Natale,  Pasqua,  compleanno ed onomastico... mentre ora ho a che fare solo con lui... vedo che lui nonostante faccia il moderno è legato ai familiari, ma non è che ami tanto le feste e la confusione... ancora di più gli obblighi... io ho sempre amato la compagnia, ma a dire la verità gli obblighi mi mettono ansia... perciò per ora mi sta bene cosi... perciò non mi voglio intrufolare a casa sua, quando mi vorrà portare... io vado.
La vigilia di Natale su consiglio della nonna è meglio stare ognuno a casa sua, è più importante stare coi suoi visto che ci sono tutti... così mi ha consigliato di farlo venire a pranzo a Natale e dopo ci defiliamo se ai miei non scendesse giù.  Ha sempre ragione la nonnina mia. Ne ho parlato ovviamente con lui girandoci alla larga per poi arrivare al punto... come dei cerchi concentrici sempre più fitti... che immagine... come faccio sempre io...
"E chi ci sarà? "
Mi chiede senza scomporsi.
"Beh... oltre ai miei... la nonna... la conosci... e basta."
Mio fratello con la moglie e Camillina vanno dai suoceri, usano cosi a Natale.
"Se è proprio necessario..."
"Vabbuò... necessario no... è solo che da parecchio che parlo di questo fidanzato..."
Ops... ho detto fidanzato... e come lo dovrei chiamare?   Per fortuna pare non gli è venuto niente, non ha fiatato...
"Anche se vado da qualche parte con te sono più tranquilli,  conoscendoti."
"Sei cosi sicura? Potrebbero odiarmi."
"Se fai lo str....o si. Fai finta che sono medici su cui vuoi far colpo."
"Mi dovrò sforzare parecchio. "
Ecco la sua vena ironica... credo che a papà piacerà... e di mamma che mi preoccupo.
"Credi che non sarò all' altezza del baccalà? "
Si riferisce ad Arthur ovviamente... glielo devo dire che a mamma piaceva... e tanto?
"Scommetto che a tua madre piaceva quell' aria british del reporter giramondo."
Ma cosa? Mi legge nel pensiero? Solo questo ci manca...
"Sacrofano... sei un libro aperto per me.. se devo venire, dimmi a che vado incontro.."
Io gli spiego tutto, tanto lui sa che Arthur è venuto anche a casa... non vorrei presentargliela male e farlo scappare... ma mi esce come un male necessario... lui non ha paura di niente....  non che abbia paura di mia madre o del suo giudizio... è più un senso di fastidio,  lui che ama essere adulato...
Il bello è che dovrà venire da solo a Sacrofano... perché io sto già lì dalla vigilia, naturalmente resto a dormire... mica torno a Roma..? E lui non è certo un ragazzino... io non vorrei costringerlo... ma vorrei essere libera di parlare di lui e che lo conoscessero veramente... anche se non è facile... ma lui quando vuole ci riesce...

Oneshot allievaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora