Alle palme

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Volevo scrivere questa storia in concomitanza con la domenica delle Palme, ma non ci sono riuscita, avevo qualche scena in testa da mettere sulla carta, ovvero sul pc... ed eccomi qui. In questa storia Alice e Claudio hanno un bambino di pochi mesi e naturalmente sono le Palme.

Alice
Sto allattando il piccolo Fabio da nonna. Mi ha accompagnato ieri sera Marco... anzi ho approfittato del suo passaggio, lui è venuto a prendere delle cose che gli servivano e stamane già è ripartito per casa sua a Roma,  da Lara e Camilla. Lara non è voluta venire... non è credente, come Marco... che si è perso per la strada... non si sono neanche sposati e per ora neanche il battesimo hanno fatto a quella povera creatura... come dice nonna. Io invece sono venuta apposta per le Palme, da sola perché neanche CC ci crede e si è rifiutato di venire con la scusa di un lavoro da terminare, oltre alla reperibilità... fino all' anno scorso per le feste, quando ovviamente non era di turno mi organizzava dei fantastici weekend fuori porta e qualcuno all' estero quando si trattava di 3-4 giorni... non solo per trascorrere del tempo insieme altrove, ma anche in modo da evitare chiese e cerimonie. Credo che anche per Pasqua si defilera', ma io non vorrei, vorrei iniziare la nuova vita insieme a Fabio con questa benedizione a Pasqua, mannaggia. Mi farò consigliare da nonna, come al solito.
L' ho convinto a farlo battezzare e vorrei farlo qui a Sacrofano e non a Roma, ma i nostri amici, anzi i miei amici sono tutti lì... nonna mi ha detto di andargli incontro e non pretendere troppo da lui, tanto col tempo si lascerà andare, l'importante che non proibisca niente a me o al bambino... e ci mancherebbe dico io... ma io vorrei vivere questi momenti con lui, certe volte mi sembra di tornare indietro nel tempo, quando lo dovevo convincere a lasciare le mie cose da lui, addirittura cosa mangiare a colazione, o nel dire di noi agli altri... lui che prima non s' era fatto scrupoli di farsi vedere con le altre...

Non erano importanti...

Mi disse poi... per convincermi... ed ora anche queste ricorrenze non sono importanti per lui...

Lascialo stare... non insistere...

Mi dice la nonna mentre mi aiuta a cambiare il piccolino... e forse ha ragione... abbiamo sempre litigato quando insistevo.. e poi alla fine mi ha dato le chiavi di casa sua, di sua iniziativa... ed i passi avanti che ha fatto sono stati lenti... ma sempre per sua decisione... ed aspettiamo allora...

Ricordati che ho sempre ragione... bella mia...

Come dice sempre lui... che ha sempre ragione, in tutto questo allora io non ho mai ragione? Mi sa di no... intanto cerco di sistemare questa massa di capelli ritti in testa del mio tesoro... ribelli come quelli del padre, che ha risolto tagliandoli, anche se ha bisogno sempre del gel per sistemarli... è sempre affascinante il mio CC, ma riflettendoci lo preferivo con quel ciuffo al vento... certe volte m' incantavo a guardarlo... ma forse eravamo troppe a guardarlo... meglio che lo ha tagliato...
Sistemo Fabietto nel passeggino e mi cambio... indossando infine il cappotto, fa freddo... andiamo a piedi in chiesa... e poi c' è sempre un bel venticello qui, copro per benino anche Fabio, cercandogli d' infilargli un cappello cucitagli da nonna...

Aspetta faccio io... menomale che ne ho fatto qualcuno più grande, in previsione dei capelli...

Ma come fa a prevedere tutto? Comunque il cappellino gli va benissimo, il mio piccolo è un amore... in chiesa incontriamo quasi tutti e tutti si fermano a guardare il mio capolavoro... vabbè nostro, ma ora CC non c' è... si perde tutti i complimenti che mi fanno tutte le persone che mi conoscono, qui ci conosciamo tutti... prendiamo le palme all'entrata della chiesa, che il parroco ci ha messo a disposizione e ci sediamo... proprio dopo il suonare della campanella arriva qualcuno vicino a me... azz... io mi ero messa all'estremità della panca per guardare il passeggino... ed ora? Mi giro e mi rendo conto già dal profumo che sento che è lui... è venuto... il mio CC è qui... mi sorride come se io lo aspettassi ed io non posso fare altro mentre il sacerdote inizia la Messa che stringergli la mano... poi la nonna lo saluta con una strizzatina d'occhio... io vorrei chiedergli cosa lo ha spinto a raggiungermi, ma non lo posso fare, dovrò aspettare, come del resto devo fare sempre con lui. Uno che invece non vuole aspettare è il figlio, che non so come... l' avrà riconosciuto, coperto com' è nel passeggino, si muove e comincia a brontolare, con urletti sempre più acuti, finchè non tira fuori le braccia dalla copertina allungandole... vuole palesemente essere preso in braccio... Claudio non può fare altro che prenderlo, per evitare che continui a strillare e.... che anzi la smetta al più presto. Come per miracolo appena Claudio se lo stringe al petto, lui poggia la testolina al suo collo e smette.. Claudio gli accarezza la schiena con tenerezza ... sono gelosa... neanche con me il piccoletto fa così... comunque sono bellissimi.. accarezzo la gamba di Claudio e cerco di non distrarmi troppo... lui lo tiene in braccio per un tempo infinito, fino a che il cucciolotto non si addormenta ed allora lo posa di nuovo nel passeggino, sotto l' occhio attento di tutte intorno a noi... e tutti non vedono l' ora di fermarsi vicino a noi finita la Messa, anche se si erano fermati all'entrata, perché evidentemente sono curiosi di conoscere Claudio... sono state rare le occasioni in cui siamo usciti a Sacrofano, siamo stati quasi esclusivamente a casa di nonna. Tanto è il loro vociare che il bambino si sveglia infastidito... stavolta lo prendo io e menomale che non piange... altrimenti che figuraccia...

È uguale al padre...

Per via ovviamente di quei grandi occhi blu, ora sgranati ad osservarli... per fortuna è socievole e non si lamenta... però non possiamo stare troppo tempo fermi, fa freddo.. e con questa che non è poi neanche una scusa scappiamo in auto... nella sua auto calda... come lui... visto che il tratto è breve, tengo il piccolo in braccio, sistemando alla meglio la cintura...

Come mai sei venuto?

Non riesco ad impedirmi di chiedergli...

Lui alza le spalle e fa un gesto della mano, per dire così...  Mi sembra di tirargli le parole di bocca con la pinza, uffa'... mentre il piccoletto vorrebbe togliersi il cappello dalla testa, ma lo blocco, dobbiamo scendere e prenderebbe freddo.  Entrati dentro la prima cosa che fa infatti Fabio è sfilarsi quel cappello... facendo fuoriuscire i capelli ritti ed elettrizzati, peggio di prima... li accarezzo e sono morbidi, che tenerezza... mi fa, poi come al solito acchiappa la cravatta del padre e se la mette in bocca come lui si avvicina... con fatica lui gliela toglie di bocca... e lo distrae facendolo dondolare tra le braccia... io aiuto nonna ad apparecchiare la tavola... menomale che nonna cucina sempre di più ed aveva previsto di darmi teglie di cibo da portarmi dietro... come mai Claudio ha cambiato idea? Gli mancava il figlio? Ma è venuto addirittura in chiesa... poteva venire per il pranzo, sarebbe stato bene accetto lo stesso.

Ti ha voluto fare contenta...

Come al solito nonna mi legge nel pensiero...

Ma io non gli ho chiesto niente...

Gioia mia... le bugie a me non le dici...

E vabbè ... non ho... insistito...

Conoscendoti... gliel' avrai detto cento invece di mille volte.

Ma lui ha sempre divagato... poi aveva da fare.

Ed avrà cambiato idea... perché ti devi fa mille domande? Sei proprio pesante sai? Vivi con più leggerezza!

Una parola... io so così, mica posso cambià da un giorno all'altro?

Ja rilassati, goditi sta giornata... e mangiamo...

Esclama preparando i piatti... Claudio vorrebbe posare Fabio nella culla, ma lui niente... gli si aggrappa alla giacca... lui sospira e si siede...

Dammelo a me... mangiamo uno alla volta...

Ma Fabio è irremovibile, vuole stare in braccio a lui... però Claudio riesce a sistemarselo sulle gambe in modo da mangiare, con una mano lo tiene e con l'altro tiene la forchetta... mentre il birbante lo guarda a bocca aperta dal basso verso l'alto... Lo guardo e capisco che ha ragione nonna, perché mi devo fare mille domande sul comportamento di Claudio? Volere che per forza  mi dica il significato di tali gesti? Perché una cosa si ed una no? Dopotutto lui è un uomo di piccoli e grandi gesti... che parlano da soli.. ha capito che ci tenevo alla sua presenza ed è venuto, senza tante parole... è vero non servono le parole... a lui non sono mai servite, basta uno sguardo, una carezza e mostra tutto il suo amore per me... per noi... e questo mi basta... non posso chiedere quello che non può darmi, già mi sta dando tutto... finito di mangiare mi alzo e vado dietro di lui abbracciandoli entrambi... e baciandolo sulla guancia...

Che c' è? Calo di zuccheri?

Mi prende in giro...

Ti amo tanto...

Anch'io sacrofano...

Grazie... di essere qui...

Non è poi questo grande sacrificio...

Stupido...

Mentre nonna ci guarda sorridendo... birichina..

Oneshot allievaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora