Continuo col pensiero di Claudio perchè è importante, visto l' argomento, che sia proprio lui, un uomo a raccontare la storia. E' risultato più lungo ma non ho voluto staccare per fare una terza parte, perciò termina qui.
Claudio
Quei lividi sul polso di Alice non mi sono proprio piaciuti... non faccio altro che pensarci... a lavoro e non... nonostante abbia trovato altro da fare... come la compagnia di una donzella per un paio di notti... che al momento mi ha fatto deliziare e divertire, ma non mi ha preso del tutto, Appena tornato al lavoro infatti ho iniziato a pensare ad Alice... non so se è per la sua vicenda sentimentale alquanto fastidiosa o perchè nonostante sia anni luce lontana dal mio prototipo di donna lei mi piaccia... per capire meglio la porto di più rispetto agli altri allievi, che sono per la maggior parte donne in verità, ai sopralluoghi, con meraviglia di Roberto e piacere di Visone subito infatuato dalla dolcezza di Alice... Roberto da parte sua si meraviglia che io continui a portare Alice nonostante la sua innata tendenza a curiosare nel sopralluogo e nella vicenda delle vittime... che io non ho mai sopportato... e non continuo a sopportare... e non capisco perchè con lei chiudo un occhio... anche se la rimprovero sempre... oppure non voglio capire o non voglio accettare che lei mi piaccia, che ha qualcosa in più delle altre donne che ho frequentato, visto che mi attira così tanto... ne approfitto anche per chiedere di Anselmo... ma lei mi dice solo che hanno fatto pace, lui si è fatto perdonare, non so come... e che cambierà, non lo farà più... e bla bla bla... tutte quelle cose che dicono gli uomini per farsi perdonare... e spero per lei che sia effettivamente così...
Questa pace, infatti, dura poco, non so ad Anselmo che cosa sia andata storto... ma un collega mi dice che li ha sentiti litigare... e Giorgio mi dice che ha visto lui strattonare Alice perchè lei voleva andare via dal laboratorio e non farsi vedere litigare dagli altri che arrivavano... lo so che a me non dovrebbe interessare, non dovrei entrare nelle vicende private e soprattutto sentimentali degli altri, dei miei subordinati soprattutto, ma lei non la vedo realista e soprattutto neanche tanto forte fisicamente da difendersi... con la scusa di un progetto da verificare vado in sala specializzandi per vedere se lei è li e come sta... forse dovrei rendere partecipi della vicenda anche i due allievi in quanto uomini magari potrebbero aiutarla in caso di pericolo e non scappare come conigli... ma non so come lei la prenderebbe se andassi a spifferare i fatti suoi, non credo proprio che si sia confidata con loro... forse con Lara ha parlato... mi sembra che ci sia una sintonia... chissà! Mi fermo sulla porta, lei sta scrivendo al pc... e non si accorge subito di me... è molto concentrata, invece Lara e qualcun altro se ne accorgono eccome... ed iniziano a ridacchiare... io tossisco e lei si gira accorgendosi della mia presenza.
Allevi... cosa sta scrivendo con tanto impegno?
Dottore... è un lavoro per la wuo... mmm... Boschi.
Immagino l' importanza, ti avevo detto di controllare il progetto.
Ma la Boschi...
Ehhhh... lasciala stare... dà la colpa a me... prima vengo io... poi lei...
Mentre parlo... Lara ammicca, cosi porto Alice verso il distributore per prendere un caffè e parlare del lavoro... lei è capace ed intuitiva, per cui si deve impegnare e questo potrà portarla in alto... ed anche Valeria se ne renderà conto, che lei è un passo avanti rispetto agli altri...
ma via la timidezza eh?
le dico toccandole il naso... lei è sbigottita da questa mia confidenza ma non risponde arrossendo... poi aggiunge che anche Giorgio le ha fatto i complimenti in laboratorio...
vedi... io ho sempre ragione... ora però la pausa è finita, mettiti all' opera... lei sorride e rientra in sala, senza accorgersi che Anselmo ci stava guardando dalle scale... io l' ho intravisto con la coda dell'ì occhio, lui subito si è defilato... spero che non la prenda di nuovo a male parole...
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Oneshot allieva
Fanfictiononeshot su Alice e Claudio a se stanti non seguendo un ordine temporale, così come mi vengono.