La vibrazione del mio cellulare mi sveglia dal mio sonno non profondo.
Accendo la lucetta accanto a me e vedo che fuori la finestra è ancora notte.Emily dorme.
Prendo il cellulare e illumino lo schermo che, al primo impatto, mi ceca.C'è un messaggio da un numero sconosciuto che dice:
"Non sei più venuta."Penso subito a Sam.
"Mi dispiace, ho avuto da fare ed ero stanca." rispondo.Dopo due minuti arriva la risposta.
"Apri la porta."Ma è pazzo?
Mi alzo di scatto e mi sistemo velocemente.Ma tu guarda cosa mi tocca fare alle tre del mattino. Santa pasienza.
Guardo dallo spioncino della porta, non c'è nessuno fuori. Così apro la porta e mi affaccio.
Nessuno.
Così prendo il cellulare e controllo se c'è qualche messaggio.
Niente.Qualcuno picchietta alla porta ed io mi giro di scatto. Vedo dallo spioncino, nessuno.
Ma che siamo in un film horror?
Apro la porta, mi affaccio prima a destra, che non c'è nessuno.
Poi mi volto verso sinistra.-Dio!
Quasi urlo e lui mi tappa la bocca.-Non vorrai mica svegliarli tutti.
Sorride. Dopodiché si allontana.-Che fai qui? È tardi, Sam.
Entriamo in camera e ci sediamo sul mio letto.-Mi annoiavo.
Dice sottovoce. Ridacchio.-Be', dovevi svegliare proprio me? Hai tanti amici.
Sospira.-Chissene frega.
Alzo un sopracciglio.-Be' a me frega, quindi se non ti dispiace, e non ti dispiace, la porta è lì, va via.
Ridacchia e mi avvolge i fianchi con le braccia, buttandomi sul letto e facendomi stendere completamente.
Lui è sul lato destro del letto, non sopra di me. L'avrei castrato se si fosse permesso. Ha il braccio poggiato sul cuscino e la testa poggiata sulla mano.-Tu sei pazzo.
Sorride.-Pensavo lo sapessi.
Dice, mi guarda dritto negli occhi.
Oh no.Distolgo subito lo sguardo.
Ricorda Holland: farti incantare con il suo sguardo fa tutto parte del piano di portarti a letto. Non farti ingannare.Mi metto a sedere sul letto.
Fottuti pensieri che hanno sempre ragione.Guardo l'orario sul cellulare e sono le quattro menoventi.
-Seriamente Sam, va via, ho sonno.
Si avvicina.-E se volessi restare?
Eh no.
-Vorrà dire che andrò a dormire nella tua stanza.
Sorrido.-Nah, resta qua.
Dice.È troppo vicino per i miei gusti, e lo spazio tra noi è poco.
E poi fa caldo.-Devo andare in bagno.
Dico e mi alzo, senza nemmeno lasciarlo rispondere.Entro e apro subito la fontana con l'acqua fredda. Ne prendo un po' tra le mani e poi la butto in faccia, faccio lo stesso per altre due volte e poi asciugò la faccia.
Sospiro.
Lentamente torno di là.
Sam è ancora strdaiato sul mio letto, mi appoggio al mobile dietro di me e lo osservo.Non avevo notato che fosse vestito con panni normali invece del pigiama. Aveva un pantalone di tuta nera lungo, largo sopra e stretto alle caviglie.
Infine una maglia bianca e delle Nike bianche.Si alza e si avvicina a me.
La distanza tra noi diminuisce sempre di più.Mi alza il mento con un dito e mi guarda dritto negli occhi, senza dire una parola.
Mi bacia la fronte.
-Buonanotte.
Dice e, lentamente si allontana ed esce dalla camera.Resto pietrificata a ripensare cosa sia successo qualche secondo fa e, solo al pensiero, mi fa male lo stomaco.
Torno a letto, mi giro sul lato destro, che ha assunto un forte odore diverso dal mio. L'odore di Sam.
Resto sveglia per un'altra ora, il sonno si è praticamente andato a fottere.
La mattina mi sono svegliata alle sette, avevo dormito poco e male un'ora. Avevo le borse sotto gli occhi, infatti oggi ho messo un po di fondotinta in più rispetto alle altre mattine.
Alle ore di lezione ho rischiato veramente di addormentarmi, fortunatamente c'è stato Oliver a svegliarmi ogni volta che la mia testa cadeva sulla sua spalla o sul banco.
Ora sto andando in mensa e sinceramente non ho nemmeno fame, voglio solo dormire.
Mi siedo accanto a Nash e senza nemmeno salutarlo, appoggio la testa sulla sua spalla e abbraccio il suo braccio.
-Hey bellezza.
Dice e mi da un bacio in fronte.
-Ciao.
Sussurro.-Ma che ti è successo?
Chiede ridacchiando.
Mi sposto dalla sua spalla e appoggio la testa sul tavolo.-Non sono riuscita a dormire sta notte.
Annuisce.-Come mai?
E ora che gli dico?-Morfeo si è dimenticato di me.
Lui ridacchia e mi lascia un bacio sulla guancia.-Se vuoi andiamo in camera e dormiamo insieme.
Sussurra al mio orecchio.
Sorrido.-Sono troppo stanca per alzarmi.
Dico semplicemente.-Ti porto io.
Cinge i miei fianchi con il suo braccio.-No tranquillo.
Ridacchio.
Sospira.-Come vuoi bellezza.
Mi lascia un bacio sulla fronte e ritorna a scherzare con il resto del gruppo.Mi guardo in torno.
Nessuna traccia di Sam.Vedo semplicemente Laila venirmi incontro. Si siede accanto a me.
-Devo parlarti.
Mi dice.-Non possiamo farlo domani? O anche meglio mai?
Lei forza un sorriso.-No.
Si alza ed io sono costretta a seguirla.Usciamo dalla mensa e ci accostiamo vicino ad una delle tante finestre. Mi appoggio al davanzale e incrocio le braccia.
-Parla.
Dico.-So che tu e Nash vi state frequentando.
Annuisco.-E so anche che a lui piaci tanto.
Annuisco nuovamente.-E credo ti dispiacerebbe se Nash litigasse con te.
Annuisco ancora.-Ecco vedi, so cosa è successo ieri notte.
Alzo un sopracciglio.-Che intendi?
-So che Sam è venuto in camera tua.
La guardo senza dire una parola.-Sentimi bene, se vuoi che il tuo Nash, non sappia niente e che non ci rimanga male, ti conviene stare lontana da Sam.
Sbuffo.
Si avvicina pericolosamente a me.-Hai capito?
Alzo un sopracciglio.-Nash non ti crederebbe mai. Si fida di me.
Lei sorride.
-Basta mostrargli il video.
Aspetta, cosa?-Quale video?
-Quello delle telecamere di sicurezza, ovvio.
-E tu come fai ad averlo?
Chiedo.-Cose personali.
Dice e se ne va.Qui sono tutti pazzi.
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grenade || s.w
Fanfiction2015 - LEGGERE "AVVISO IMPORTANTISSIMO" Holland è un'adolescente di 18 anni, è sempre stata la ragazza chiusa e timida, non ha molti amici, ma andare al college le cambierà la vita. Lì, si farà dei veri amici, e sopratutto scoprirà cosa vuol dire...