Ventotto.

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Siamo in aereoporto e stiamo per imbarcarci.

Sinceramente sono preoccupatissima.
Sam non mi ha parlato da quando ha detto "Vado ad avvisare Nash" e la cosa è preoccupante.

Digol ha avvisato il professore che saremmo tornati in nottata.

Adesso stiamo salendo entrambi in aereo e stiamo cercando i posti che ci sono stati assegnati.

Sam sistema i bagagli negli armadietti sopra le nostre teste e poi si siede.

Io sto all'interno e lui all'esterno.

Poggia la testa al sedile e guarda fisso un un posto.

È impressionante, davvero.
Sembra distrutto e non so nemmeno cos'è successo.

-Che ha detto Nash quando ha saputo che torniamo?
Chiedo per distrarlo.

Fa spallucce mentre ancora fissa il vuoto.

Sospiro.

-E Laila? Scommetto che si è messa ad urlare a disperarsi.
Dico ridacchiando.

È impassibile.

-Sam.
Finalmente si volta verso di me.

-Dimmi bimba.

-Cos'è successo?
Torna a guardare il vuoto e poi sospira.

-Qualche giorno fa, mi hai chiesto di Emma.
Rivolge nuovamente lo sguardo a me.
Annuisco.

-Ecco vedi.. Emma è stata importante per un certo periodo della mia vita, forse per troppo tempo e troppo importante. Con lei ho fatto le migliori cazzate. Una in particolare.

Guarda nel vuoto nuovamente.

-Siamo stati quasi tre anni insieme.
Annuisco.

-Un giorno abbiamo fatto filone a scuola e non siamo tornati a casa fino a tarda sera. Siamo andati a casa sua al ritorno, Emily sapeva che non sarei tornato a casa. Quella sera è stata una delle più belle. Con lei ho avuto la mia prima volta in assoluto.

Sospiro.
Non mi fa bene immaginare Sam con un'altra, sinceramente.

-Quella sera siamo finiti a letto.
Sorride.

-Una settimana dopo, lei mi ha detto di essere incinta. Io non potevo crederci, però ero felicissimo. Sarei stato un padre, giovane, ma pur sempre un padre.

Ah, ecco di cosa parlava Nash.

-Le cose però iniziarono ad andare storto. Qualche mese dopo la gravidanza, ho scoperto che lei stava con un altro mentre stava con me.
Sono stato male, molto male.
Inoltre, ci fu una discussione inseguito, e lei mi disse di aver abortito.

Scioccata.

-Abortito non per cause naturali, perché lei ha voluto che fosse così.

Non ho idea.
Perché abortire?

-Da quella discussione non ho voluto più saperne di lei, e così è stato, fino ad un'ora fa.

-Che ti ha detto Nate?
Chiedo.
Gli escono nuovamente le lacrime.

-È morta.

Porto una mano alla bocca e sento gli occhi bruciare.

Non so perché sto per piangere, non la conosco nemmeno.

Forse perché vedere Sam in quello stato, fa più male che altro.

Lo abbraccio istintivamente e lo sento singhiozzare sulla mia spalla.

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