36.Senza palle

1.6K 63 138
                                    

Damiano se ne sta seduto con la schiena poggiata alla testiera del letto, la fronte sudata, i capelli legati e il petto nudo.
Fa zapping su Netflix mentre io sto seduta proprio davanti a lui, con la schiena poggiata al suo addome e le gambe rannicchiate al petto.

«Dovremmo guardare 'strappare lungo i bordi'»

Suggerisco rivolta verso la televisione, mordicchiandomi un'unghia e sistemandomi meglio con la testa sul torace di Damiano.

«Ancora?»

Chiede lui ridendo, perché effettivamente nell'ultima settimana l'abbiamo guardata già due volte.

«Mi rilassa»

Ammetto facendo spallucce, e immagino Damiano scuotere la testa con esasperazione anche se, essendo di schiena, non posso vederlo.
Fa scivolare una mano fino al mio viso e prende ad accarezzarmi distrattamente lo zigomo destro, portandomi a chiudere gli occhi per godermi più a fondo il suo tocco delicato.

«A me mette ansia invece. 'Nso abituato a riflette' così tanto su quello che sento»

Ribatte, e effettivamente è vero, anch'io mi sono sorpresa più volte a indagare quasi ossessivamente i miei pensieri dopo aver visto questa serie.
Ma non la vedo come una cosa negativa.

«Non sei abituato e quindi ti fa strano, ma secondo me è bello imparare a conoscersi»

Lui non risponde, esita solo un istante prima di riprendere a girare tra le serie tv sempre uguali, continuando ad accarezzarmi con una dolcezza che non mi sarei mai aspettata da lui.

«Tra quanto torna Ethan?»

Chiedo scocciata, questa settimana è stata una tortura. Potersi vivere solo di nascosto non è più elettrizzante come all'inizio, adesso è diventato frustrante doversi fingere ancora meno che amici per il 90% del tempo.

«A quest'ora dovrebbe già star tornando»

Constata il moro dopo aver guardato l'ora sul cellulare. Sbuffo e mi giro verso di lui, facendogli gli occhi da cerbiatto e allacciando le mani dietro alla sua nuca.

Lui risponde circondandomi la vita con le braccia e sorridendo lievemente.
Questa situazione fa schifo anche a lui, lo vedo dal modo in cui mi guarda.

Se un mese fa mi avessero detto che Damiano mi avrebbe mai guardato con questi occhi, non ci avrei mai creduto.

Si sporge verso di me e lascia un breve bacio sulle mie labbra, sfregando il pollice sulla mia schiena e facendomi venire le farfalle nello stomaco.

«Vorrei che fosse sempre così»

Ammetto, avvicinandomi di più al suo corpo così da esserne abbracciata.

«Godiamoci questo per il momento, quando non ci basterà più vedremo cosa fare»

Mi rassicura, appoggiando il mento sulla mia testa.

Vorrei dirgli che a me già non basta più, e che dovermi comportare come se non ci fosse niente per la maggior parte del tempo è insopportabile anche ora che siamo all'inizio.

«Pensi che dovremmo dirlo ad Ethan?»

Chiedo mordicchiandomi il labbro, so che sarebbe un salto nel vuoto ma alla fine è pur sempre mio fratello.

Sento il corpo di Damiano irrigidirsi immediatamente contro il mio, ed esita secondi interi prima di decidersi a rispondere.

«No»

Dice semplicemente in un soffio, e allora io mi distolgo da lui per guardarlo con le sopracciglia corrugate.

«Proprio così categorico? E come mai?»

Parole||Damiano DavidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora