Il regno oscuro

6 - Protezione

* Pov. Noemi *

Sto male, un inglese mi ha quasi strangolato con una corda, e ora ho i segni! Favoloso.

Intanto sono qui in camera mia a letto, continuo a tossire, non sto affatto bene.
Mi gira la testa e mi sento perennemente sul punto di svenire, come se non bastasse ho ripreso ad avere incubi, non solo quelli di quando hanno cercato di strangolarmi ma anche dell'incendio, che non avevo da anni.

Sto guardando il soffitto mentre aspetto di esalare il mio ultimo respiro.
Newt rovina la mia morte.
"Tieni." Mi dice mentre mi pone sul comodino un bicchiere di acqua.
"È avvelenata?" Chiedo.
"Hai fretta di morire?"
"Sai com'è, hai già cercato di uccidermi alla nascita, me l'aspetto che ci riprovi."
"Pessimista." Mi insulta.
"Hey! - gli lancio il addosso il mio cuscino - sono viva, posso ancora sentirti."
"Mi scusi madame." Dice con il suo francese impeccabile e un ghigno in volto.
"Vattene." Gli dico con la mano e lui se ne va divertito.

Proprio quando finalmente mi ero addormentata un piccione sbatte contro il muro della mia stanza, ed ora ho anche un piccione in stanza, chiunque abbia aperto le tende oggi lo uccido.
Tra l'altro io ho paura dei piccioni.
"A quanto pare hai ancora bisogno del mio aiuto, piccola Noemi." Dice Newt.
"Sei il primo che ho chiamato, la mia stanza ha la priorità su tutto, e sarebbe meglio che ti muovi a farlo uscire da lì perché, se mi ritrovo la stanza disseminata di escrementi di piccione, li faccio sterminare tutti." Spiego.
"È un piccione!"
"Appunto!" Ribatto con il suo stesso tono di voce.

Guardo il piccione volate tra l'arancione del cielo, che Newt sta guardando insieme a me.
"È proprio bello il tramonto." Constata lui.
"Per una volta sono d'accordo con te, è veramente bello."
"Ho detto alle serve di portarti un cesto di mele, per la tua pronta guarigione." Dice.
"E se fossero anche quelle avvelenate?" Chiedo.
"Le mele non si possono avvelenare."
"Parla l'esperto di veleno vero?" Lo prendo in giro.
"Esatto." Dice con un ghigno.