30 - Forse un giorno capirò

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Mi sveglio alle due di mattina per una strana sensazione, la sera prima avevo bruciato una foglia di alloro, saranno i sensi di colpa.

Non riesco nemmeno più ad addormentarmi, non smetto di pensare a quel screanzato di Michele.
Nicole mi direbbe che cio che è difficile attrae, ma Michele non è difficile è completamente idiota che è tutt'altro.

Decido di fare qualcosa di utile, ripassare francese, so le basi ma con la grammatica proprio non ci siamo.
Sento la porta aprirsi di scatto e mi sbrigo ad alzarmi ma managgia a me che nella fretta sbatto il mignolo del piede contro lo spigolo.
"Che ci fai qui?" Bisbiglio a Michele per non svegliare Emily, lui in risposta fa spallucce e un sorriso da prenderlo a pugni, mi apre la porta facendo cenno di parlare da un'altra parte.

"Ti ho preso una pianta per la tua camera." Mi dice dandomi una pianta di cactus ma prendo, non lo ringrazio e mi rintano in camera mia.
Trovo Emily che mi osserva, continuamo per cinque minuti e poi scoppiamo a ridere.
"Lo sia che è pericoloso?" Mi chiede Emily una volta ritornata seria ed il la guardo con gli occhi increduli.
"È ossessionato da me, è diverso." Le faccio notare.
"Magari potrebbe essere migliore di Damiano..."
"Qualcosa di lui mi resterà per sempre." Annuncio appoggiandomi sul mio letto.
"Più tardi mi accompagni a bere?" Mi chiede Emily.
"Cosa vuoi bere?" Le chiedo.
"È una battuta?" Mi chiede mettendosi a ridere, ovviamente lei vuole gli alcolici.

Il regno oscuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora