Il regno oscuro

18 - In ritardo

Nicole entra in stanza dicendo a me e Sara di essere in ritardo.
"Non è ritardo, sono io a essere ritardata, ma che pretendi, è mattina presto." Specifico mentre in sottofondo assisto alle lamentele di Sara.
"E tra l'altro durante la notte mi sono svegliata perché il mio corpo stava per cadere nel vuoto." Spiego.
"Ma non sei caduta." Prende parola Sara.
"Dal letto sì, ma te dormivi e non hai sentito nulla, potrebbero venire gli inglesi in assalto e tu te ne freghi." Commento.
"Lasciatemi in pace." Dice andandosene Sara, e dopo poco la raggiungiamo anche io e Nicole che ha aspettato pazientemente che finissi di prepararmi.

"Tom!" Esclamo in soggiorno vedendo il biondino mangiare dei croissant.
"Che bello vederti vivo." Concludo e lui mi guarda leggermente in ansia.
"Cosina, è bello che anche tu sia viva." Mi guarda perplesso.
"Perché non ti siedi vicino a me?" Mi intima con la mano il posto al suo fianco ed io accetto.
Mi metto una mano sulla pancia dal dolore, maledetto ciclo, e mi sorprendo quando sento la mano calda di Tom posarsi sopra la mia.
"Vuoi che ti porto qualcosa di caldo?" Mi chiede preoccupato e io mi perdo nella sua infinitá di mare nei suoi occhi.
"No, cioè si... Ma puoi restare qui, cioè..." Mi maledico da sola mentre lui ride.
"Cameriera può portarmi un tè al limone per Miss Emily." Chiede ad una serva.
"Come fai a saperlo? Del tè al limone?" Gli chiedo piacevolmente sorpresa.
"Altrimenti da dove la prendi tutta la tua acidità?" Mi chiede e insieme scoppiamo a ridere.

Ho deciso da oggi entro, spacco, esco, ciao.