Il regno oscuro

37 - Si sono gelosa, perché tu sei tutto

* Pov. Sara *

Io dormo sempre tranquillissima, tranne ieri che ho visto Emily e Tom dichiararsi guerra a vicenda.
Li ho fermati e ho cercato di fare cambiare idea ai due pazzi, i figli causano crisi di nervi, eh il panico pre-genitoriale.

Mia madre e mio padre sono qui in Inghilterra!
E mi hanno riferito che presto dovrò sposare Michele.
Così, senza nemmeno conoscerlo bene, non ho nemmeno perso tempo per cercare di fargli cambiare idea, tanto è inutile.
Mi hanno cercato di sollevare l'umore con "Le grandi cose iniziano bene a seconda di come ci comportiamo". o "Devi amarlo dentro di te." Ecco, e questa cosa non mi piace, come ora non mi piace prendere il tè con il suddetto sposo.
E ci odiamo, o meglio io odio lui.

I giorni passano con io che finisco dentro un lago e lui che mi tira fuori, noi che andiamo a cavallo costretti da forze superiori, noi che ci scambiamo sguardi e infine il matrimonio di Angelica dove, Michele sta ballando con un'altra.

"Odio le inglesi..." Mormoro senza accorgemene nemmeno.
"Ah sì e come mai?" Mi chiede una voce alle mie spalle, Michele.
"Nulla, vai dalla tua inglesina."
"Cos'hai contro le inglesi?" Mi chiede d'un tratto incuriosito.
"La lingua, il comportamento, tutto diciamo?!" Riferisco ironica.
"Capisco, allora le andrebbe un ballo con me?" Mi chiede.
"E perché dovrei accettare?"
"Per evitare un omicidio tra queste mura."
"Giusta osservazione, anche se non credo di essere in grado di uccidere."
"Oh quando sei gelosa direi di sì."
"Chi ha detto che sono gelosa?" Ribatto.
"Beh lo si nota abbastanza sai?" Sbuffo e accetto la sua mano per poi iniziare a ballare.

"Comunque non sono gelosa." Continuo borbottando mentre balliamo.
"Non mentire." Mi sussurra trai capelli.
"Ok, va bene, lo ammetto, forse un pohettino sono gelosa."
"E perché?" Mi chiede ed io alzo gli occhi al cielo.
"Perché tu sei antipatico? Non lo puoi spiegare ed è esattamente quello che non posso fare io." In realtà sto mentendo, sono gelosa di lui, perché ormai è diventato parte integrante della mia vita, e non è possibile estirpare le radici che ha messo la sua presenza su di me.